Possibili basi e origini di vita extraterrestre
Tutta la vita sulla Terra è basata su carbonio, idrogeno e ossigeno, e questo fatto potrebbe essere una costante anche per quanto riguarda altri pianeti alieni. Ci sono però altri elementi chimici che potrebbero ipoteticamente costituire la base per la vita, come ad esempio il silicio o l'azoto. Il punto di vista secondo il quale il carbonio è necessariamente la base di tutta la vita sugli altri pianeti, in quanto le sue proprietà chimiche e termodinamiche lo rendono di gran lunga superiore a tutti gli altri elementi, è stato soprannominato sciovinismo del carbonio.
Lo studio scientifico sulla possibile base biomeccanica della vita extraterrestre è noto con il nome di esobiologia o xenobiologia. Per alcuni la vita nell'universo è nata e si è evoluta autonomamente in punti diversi, differenziandosi. Mentre per altri, sostenitori della teoria detta panspermia, la vita è stata generata da un unico tipo di spore che hanno provveduto a una base comune per ogni specie su ogni pianeta.
Sull'esistenza di forme di vita aliene
È possibile che già nell'antico Egitto, in Babilonia e presso il popolo sumero si credesse nell'esistenza di vita extraterrestre. Anche nell'Antica Grecia, nel VII secolo AC, alcuni filosofi intuirono che nell'infinita estensione dell'universo sarebbe stato possibile imbattersi in altri mondi popolati.
Diogene Laerzio riferisce ad esempio come Anassagora ritenesse la Luna abitata. Nella sua opera De Rerum Natura (circa 70 a.C.), Lucrezio speculava apertamente della possibilità di vita su altri mondi:
«Pertanto dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell'Universo, con tipi differenti di uomini e di animali.»
Quando il cristianesimo prese piede, l'idea di vita extraterrestre divenne un'eresia, in quanto in contraddizione con la pretesa centralità dell'uomo nel piano della creazione divina. Nel 1600 Giordano Bruno venne condannato al rogo dal potere ecclesiastico per queste ed altre idee ritenute contrarie alla dottrina cattolica dell'epoca.
Ai giorni nostri, alcuni sostengono che gli alieni visitino regolarmente il nostro pianeta. Gli UFO sarebbero i loro mezzi di trasporto su cui a volte portano alcuni umani per studiarli. Alcuni attribuiscono il fenomeno dei cerchi nel grano direttamente all'azione extraterrestre (fulmini globulari, sfere di luce o BOL). Gli scienziati invece ritengono che l'unico contatto possibile con vita extraterrestre sia quello con i microorganismi su altri pianeti e sulle loro lune. Anche se questa fosse l'unica opzione, sarebbe pericolosa comunque, considerando le possibilità di contagio da batteri particolarmente aggressivi di origine extraterrestre (basti pensare che gli Indios d'America sono stati falciati a milioni dalla banale influenza europea).