Il medico americano Joseph Rhodes Buchanan affermò nella metà del secolo scorso: "...il passato è sepolto nel presente."
Questa affermazione a distanza di tanti anni fa ancora riflettere: tutto ciò che avviene ed è avvenuto lascia traccia nelle cose e questa teoria potrebbe essere alla base di numerosi fenomeni paranormali quali anche le apparizioni di defunti.
Successivamente il geologo Denton fu certo di poter correggere la teoria del professor Buchanan ed affermò che "... il passato non è sepolto nel presente ma vive in esso e può essere letto con la stessa esattezza con la quale un osservatre dell'epoca ha potuto assistere all'evento in questione!" e continua dicendo: "... non si può entrare in una stanza di giorno e di notte senza lasciare dietro di se una scia, una traccia del passaggio nelle cose che sono in quella stanza."
Un ulteriore esempio di un esperimento condotto dal professore francese Luys nel 1893 può far riflettere; in una seduta di terapia per guarire una donna affetta da psicosi depressiva le poggiò sul capo una corona metallica calamitata. Successivamente usò la stessa corona su di un paziente affetto da isteria e notò che il secondo paziente riproduceva i sintomi da psicosi depessiva della precedente paziente a distanza di tempo.
Accadde però che arroventando la corona e facendole perdere il potere magnetico, perse anche l'impregnazione psichica di cui era dotata.
E' comunque vero che nel 1930 ormai la teoria dell'impregnazione psichica aveva pochissimi sostenitori. Solo trent'anni dopo fu ripresa da Milan Ryzl a Praga dove si ebbe come la certezza che il fenomeno di impregnazione è un mezzo che fa da tramite tra un oggetto e un medium.