| 03/05/2008 20:15 |
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Psicofonia
E' notte, entriamo in una vecchia casa di campagna, percorriamo le stanze illuminate solo dalla luce della luna che filtra dalle imposte sgangherate. C'è qualcuno che dorme sul vecchio divano della cucina, lo sentiamo respirare sommessamente, ci spostiamo nel salotto anche qui qualcuno riposa sulla sedia a dondolo posta di fronte al camino spento da anni. Perchè dormono qui? perchè non in camera? Andiamo a vedere.. i vecchi pavimenti di legno scricchiolano al nostro passaggio sebbene cerchiamo di essere il più silenziosi possibile. Le porte delle camere sono chiuse, ma non a chiave. Entriamo, la stanza è disabitata, i vecchi mobili sono ricoperti da teli di plastica polverosi , solo un tavolo è sgombro. Sopra di esso scorgiamo nella penombra qualcosa che stona tremendamente con i mobili antichi e l'atmosfera di una casa come sospesa nel tempo. Sono apparecchiature elettroniche... microfoni, registratori, amplificatori... sono in funzione, tendento l'orecchio possiamo sentire il flebile ronzio del nastro che gira nel registratore... cosa staranno ascoltando? Perchè registrano il "silenzio"?
La risposta è semplice quanto affascinante o se volete terrificante. Queste persone cercano di registrare voci e suoni che non provengono dal nostro mondo. C'è chi dice che provengano da dimensioni parallele, da universi che scorrono insieme al nostro ma su "piani astrali" differenti. Ma la spiegazione più comune è che siano voci di persone defunte.
Ci sono persone che giurano che in questo modo riescono ad avere addirittura dei dialoghi con i propri cari scomparsi.
Questa è la psicofonia.. letteralmente la possibilità di inviare messaggi fonici (uditivi) con la psiche cioè con la mente.
I nastri vengono ascoltati il mattino dopo amplificando al massimo il segnale e percepiti in mezzo al rumore di fondo e "scremati" dalle ventuali interferenze radio che attraversano l'etere. Alcuni sostengono che i nastri vadano ascoltati addirittura al contrario.
I messaggi sono spesso enigmi che solo il parente del defunto riesce a decifrare, sono ricordi, raccomandazioni o semplicemente rassicurazioni sulla pace che troveremo quando anche noi saremo "dall'altra parte".
Purtroppo come sempre c'è chi specula sul dolore altrui. Come i finti medium, ci sono i finti specialisti di psicofonia.. vengono a casa di una madre disperata per la perdita del figlio, piazzano qualche microfono.. fanno delle indagini di nascosto sulle abitudini della persona scomparsa e del suo passato... poi giocando sulla suggestione, sul dolore..e dobbiamo dirlo molto spesso sull'ignoranza, fanno credere di aver stabilito un canale psicofonico con l'aldilà...un canale che si rivelerà alla fine parecchio costoso.
Ma a noi questi signori non interessano.. a noi interessa chi studia questi fenomeni per passione e lo fa con scrupolo e serietà.
Una cosa sinceramente non capisco. Ammettiamo che davvero le persone scomparse vogliano usare questo canale per contattarci. Perchè queste voci spesso sono quasi incomprensibili? Perchè bisogna aumentare il volume al massimo per capire qualcosa? C'è qualcosa di imperfetto. Queste persone vivono nell'aldilà, in quello che noi chiamiamo paradiso, che è la casa di DIO e che è DIO. E lui è LA perfezione. Invece queste voci sembrano trasmesse da una radio pirata che per qualche secondo riesce a mandare il suo messaggio destabilizzante nell'etere , ma l'audio è pessimo, la voce intermittente e stridula come se venissero usati strumenti vecchi e scassati.
Anche i fantasmi sono apparizioni flebili, immagini sfocate, suoni appena udibili... io mi domando perchè tutto questo? Non sappiamo cosa ci aspetta dopo la morte. Chi è credente si aspetta il paradiso.. altri la reincarnazione.. altri ancora credono che si finisca semplicemente in una dimensione parallela alla nostra ed isolata. Solo che a volte si creano come dei tunnel temporanei e qualcosa viene da noi.. o noi andiamo da lui.
Lo spazio non è l'ultima frontiera. Ce ne è un'altra ... più vicina eppure così nascosta e inesplorata... è la frontiera dellla nostra mente della nostra esistenza, della vita e della morte. Non so se e quando arriveranno risposte alle tante domande ma una cosa è sicura, dobbiamo continuare a cercare. Dobbiamo essere dei pionieri coraggiosi che partono per strade inesplorate.
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