Nelle vetrine dei negozi di animali della Lombardia non si potranno più vedere esposti cuccioli di cani, gatti, coniglietti o criceti. Mentre la Toscana sta approvando una legge per permettere l'ingresso degli animali in tutti i luoghi pubblici, la Lombardia ha infatti deciso di vietare l'esposizione di "animali da affezione" nelle vetrine. Pena una multa da 500 a 3.000 euro. Oggi il Consiglio regionale ha infatti approvato un emendamento al collegato ordinamentale (la Legge che serve a cambiare le altre leggi) presentato dalla leghista Monica Rizzi su proposta della Lav (la Lega antivivisezione). "Sono soddisfatta - ha detto Rizzi - perché si tratta di un segnale di attenzione e di civiltà". Soddisfatta è anche la Lav. Il coordinatore per la Lombardia Simone Pavesi ha spiegato che questa nuova norma ha due obiettivi: "quello di tutelare gli animali che purtroppo continuano ad essere commercializzati come merci e quello di invitare i cittadini a trovare un compagno a quattro zampe in un canile o in un gattile". Secondo la Lav, infatti, gli animali nelle vetrine sono spesso "in sofferenza per il sole d'estate, le luci delle insegne luminose, i rumori molesti provenienti da strade trafficate". Lo stesso emendamento vuole anche incentivare l'iscrizione dei veterinari al Servizio Sanitario Regionale facendo in modo che solo i veterinari accreditati possono occuparsi dell'identificazione degli animali e di tutte le operazioni che riguardano il microchip di riconoscimento e l'anagrafe canina.
fonte[Modificato da speedy13 22/03/2008 09:53]