Per chi difende la causa animalista il Mifur è certamente una manifestazione da abolire, così come probabilmente l'intero comparto industriale della pelle e delle pellicce che in Italia ha ancora un giro d'affari piuttosto elevato, con tanto di grandi firme della moda.
Per protestare contro l'edizione 2008 del Mifur, 100% Animalisti (www.centopercentoanimalisti.com), l'ala “dura” dei movimenti per la tutela dei diritti degli animali, ha organizzato un presidio davanti al Castello Sforzesco, nel centro di Milano che ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di attivisti armati di striscioni, costumi e cartelli in difesa dei diritti degli animali. L'obiettivo era quello di ricordare le stragi che si consumano quasi quotidianamente in Italia come nel resto del mondo in nome dell'alta moda o del pret a porter per realizzare, pellicce, borse e accessori.
Un massacro che francamente sembra anche a noi tanto anacronistico quanto inutile e che non ha davvero più ragion d'essere se davvero si desidera preservare quel poco di natura che ancora ci resta. Perché c'è un nesso indissolubile tra la tutela dell'ambiente e quella degli animali, che non dovrebbero vivere rinchiusi in gabbie in attesa di essere scuoiati vivi per diventare colli di pelliccia per belle signore. Visoni, ermellini, volpi, ma anche conigli, gatti e addirittura cani vengono immolati sull'altare della moda. E questo francamente è insopportabile.
Alla manifestazione si è presentata anche Michela Vittoria Brambilla, che però, forse anche per il clima pre elettorale, dopo una contestazione a suon di fischi ha lasciato rapidamente piazza Castello.
fonte