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Binetti: a rischio l'equilibrio tra le due anime del Pd
Dall'aborto alla contraccezione, tutto ci divide dai radicali
"Come cattolici
non possiamo capire"
di ORAZIO LA ROCCA
ROMA - "Perplessità, smarrimento e preoccupazione per una scelta che, come cattolici, non possiamo capire". C'è aria di bufera tra i cattolici del Pd per l'intesa con i radicali. Se ne fa portavoce la senatrice teodem Paola Binetti, che annuncia "battaglia" e si chiede "ora che fine farà l'equilibrio raggiunto all'interno del partito tra area cattolica e riformista?".
Stesso interrogativo da Enzo Carra, altro teodem di punta del Pd che ha già chiesto "un incontro chiarificatore a Veltroni per capire cosa sta succedendo". Carra ieri sera era alla Messa celebrata dal cardinale Camillo Ruini alla basilica di S. Giovanni in Laterano per don Luigi Giussani, presenti, tra gli altri, Rutelli, Alemanno, Tajani, Baccini, Sanza, Pera. Vedrà Veltroni prima di mercoledì prossimo, il giorno del meeting delle componenti cattoliche del Pd. "Un giorno molto importante", puntualizza la senatrice.
Perché, senatrice Binetti, c'è tanta attesa? Potrà succedere qualche cosa di traumatico?
"Di traumatico nulla, ma di certo i cattolici del nostro partito, che sono tanti, dovranno fare quadrato per difendere i loro valori stando sempre all'interno del Pd".
Come mai i radicali vi danno tanto fastidio?
"Perché sono portatori di una cultura totalmente opposta a quella dei cattolici. Da sempre. Dall'aborto alla contraccezione, dall'eutanasia al valore della famiglia formata dall'unione di un uomo ed una donna. Tutto ci divide dai radicali. E per questo, dopo questa intesa non possiamo non essere perplessi ed amareggiati. Anche perché a questo punto che fine farà l'equilibrio raggiunto tra le componenti del Pd nel Manifesto dei valori e nel programma?".
Che farete?
"Prima di prendere posizione, vogliamo leggere come sarà codificata questa intesa con i radicali. Anche se le prime mosse dei vari Pannella, Bonino e Cappato ci preoccupano enormemente. Un solo esempio: vogliono candidare un personaggio come il dottor Viale che, come è noto, è uno dei fautori della pillola abortiva Ru486. Perché questa candidatura?".
Si andrà verso una scissione se la coabitazione con i radicali non funzionerà?
"No, noi cattolici ci coalizzeremo ancora di più per difendere i nostri valori dentro il partito. Già a partire dal meeting che tutte le nostre componenti cattoliche terranno mercoledì all'Auditorium del Garante della Privacy. Nulla di personale contro figure come Emma Bonino, che da ministro ha fatto un buon lavoro. Ma è la sua cultura radicale che è in antitesi ai nostri valori. Vedremo, comunque, su che basi poggerà questo accordo. Poi si vedrà".
(23 febbraio 2008)
Repubblica.it |