Gli animali non vivono la disabilità come gli umani. Se possono muoversi, camminare e giocare non si sentono umiliati e neppure dei "diversi" nonostante abbiano degli handicap anche importanti. Una conferma di quanto sostengono gli specialisti viene dalla storia di Daisy, la gatta diventata cieca in seguito ad un incidente, che nonostante la menomazione non ha perso la voglia di vivere, ma ha anche riacquistato l'istinto di abile cacciatore.
L'incidente - Alla sorprendente ripresa della micia ha contribuito anche l'amore della sua famiglia adottiva e soprattutto l'affetto di Kathi Robinson. La micia e la sua "nuova mamma", un'insegnante texana, si sono conosciute circa 7 anni fa, quando all'età di circa cinque mesi la gattina giocava in una strada di fronte alla scuola in cui di lavorava. Due anni dopo Robinson trovò Daisy in fin di vita a causa di profonde ferite alla testa. Era stata investita da un'auto e abbandonata sul bordo di un marciapiede.
Le cure e la convalescenza - La signora portò immediatamente l'animale dal veterinario che la operò salvandole la vita, ma purtroppo non riuscì a evitare che l'animale rimanesse cieco. Il gattino non stava bene e così dopo 17 giorni di degenza in una clinica per animali la famiglia Robinson decise di adottarla. Dopo alcuni mesi il miracolo. E' la stessa signora Robinson a raccontare a un giornale locale, il The Dallas Morning News, il prodigio della sua micia : "Nel giorno della festa della mamma, circa tre anni fa, ho aperto la porta e la mia Daisy mi stava aspettando con un uccello morto in bocca che aveva catturato".
La ripresa straordinaria - La mancanza della vista non sembra creare grossi problemi alla gatta: non solo è comunque una predatrice, ma non le capita mai di scontrarsi con una panca sul patio o contro gli alberi in giardino. Melissa, la figlia della signora Robinson, racconta: "Non mi ricordo che Daisy abbia impiegato molto tempo a orientarsi in casa appena tornata dall'ospedale dopo l'operazione". La gatta si innervosisce solo quando gli ospiti decidono di prenderla in braccio, ma la signora Robinson crede che sia dovuto al senso di disorientamento che la gatta avverte quando viene improvvisamente sollevata da terra. Ma anche in questo caso impiega poco a fare le fusa e a farsi coccolare da grandi e piccoli.
Tiscali
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