18/11/2008 10:32 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.504 Post: 167 | Registrato il: 03/04/2007 Registrato il: 16/01/2008 | Città: NOLA | Età: 56 | Sesso: Maschile | | | |
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E' dura...premesso che ho grossi dubbi che l'informazione possa essere veramente "libera" in qualsiasi posto al mondo, credo che sia importante che sia trasparente, nel senso di conoscere le fonti di finanziamento dei vari mass media in modo da poter conoscere a priori quali interessi vengano rappresentati, cercare di diversificare le "campane" da consultare in modo da poter valutare i diversi approcci e cercare di farsi un'idea personale sulla bsae degli elementi in possesso. Va detto che un giornalista che riporta solo i fatti scevri da qualsiasi opinione personale forse non è neanche un vero giornalista, almeno per quello che chi desidera fare quel mestiere possa pensare, è importante però sapere chi scrive e come la pensa per poter poi fare la tara.
Un giornalista libero? Credo che ce ne siano nel senso che non si fanno condizionare dalle proprietà non nel senso che non abbiano proprie idee che traspaiano dai loro scritti, in ogni caso credo che un giornalista con un minimo di etica professionale non possa certo lavorare per Mediaset, anche solo per il conflitto di interesse e per i pesanti condizionamenti fatti dal padrone ai propri giornalisti, in Rai si lavora solo su raccomandazione politica, i giornalisti della carta stampata sono tutti guarda caso fedeli alla linea editoriale dei propri giornali, insomma il quadro è fosco, anche perchè quella dei giornalisti è una corporazione molto chiusa nella quale si riesce ad entrare solo (almeno nel 99% dei casi) grazie a clientele e conoscenze e quindi è anche molto ricattabile! Potrei citare per l'indipendenza Milena Gabbanelli e il team di Report ma se vai su Indymedia vedrai che anche su di loro c'è chi ha da ridire... |
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