E’ partito giovedì sera dal Roxy di Los Angeles il tour 2007 dei Sex Pistols, una manciata di date in tutto (ce ne saranno sette in Gran Bretagna a cavallo della metà di novembre) per celebrare il trentennale dell’annus mirabilis della band e del punk tutto.

Proprio il 28 ottobre di quell’anno usciva Never Mind The Bollocks, il primo e unico album in studio della band di Johnny Rotten, Steve Jones, Paul Cook e Glen Matlock, poi buttato fuori senza tanti complimenti dal manager Malcolm McLaren per far posto al suo pupillo Sid Vicious. Il valore di quell’album è incalcolabile, trattandosi di uno dei pochi dischi che hanno davvero cambiato la storia della musica, anche se sono in molti a pensare che i Pistols siano stati "la grande truffa del rock’n’roll".

Di sicuro senza di loro molte cose non sarebbero successe. Anche in Italia, dove il punk tenne a battesimo un’intera leva di musicisti, molti dei quali destinati ad andare lontano. "Era il 1977 - ha raccontato Piero Pelù qualche tempo fa in un suo pezzo pubblicato da Max - e io davanti alla televisione inghiottivo un programma che per sottotitolo aveva "tutto quanto fa spettacolo". S’intitolava Odeon, lo firmavano Brando Giordani ed Emilio Ravel. Fecero vedere un servizio da Londra di Michel Pergolani, dove valanghe di ragazzi coi capelli sparati in aria e gli spilloni nelle guance mandavano affanculo la telecamera col dito e sputavano addosso al cameraman. Fantastico!".

Per festeggiare i trent’anni dall’uscita di Never Mind The Bollocks vi invitiamo a metterlo sul piatto (l’hanno appena ristampato in vinile) e a leggere il nostro speciale. Buon ascolto e buona lettura!

http://www.delrock.it/articoli/2007-10/never-mind-the-bollocks-here-s-the-sex-pistols-1977-2007.php