La nuova parola che aleggia nei piani alti delle major discografiche è ‘all you can eat’, tutto quello che puoi mangiare; si tratta di far pagare un obolo mensile grazie al quale poter scaricare quanta musica si vuole invece di comprare brano per brano.

Il guanto di sfida dell’era digitale lo ha lanciato la Universal, spalleggiata dalla Sony/BMG, a iTunes rea di detenere un mercato di monopolio (controlla l’80% del mercato) e quindi di potersi permettere di ripagare in modo ‘indecente’ le major, questo secondo il gran capo della Vivendi (che controlla la Universal).

Il nuovo negozio on-line gestito dalle due case discografiche è ancora un progetto del quale non si hanno notizie certe o confermate, ma secondo alcune voci catturate dalla BBC si tratterebbe di un servizio ad abbonamento di 5 dollari al mese grazie ai quali un utente può scaricarsi quanta musica vuole, in modo legale; una mossa decisa a togliere fette di mercato a iTunes.

Contro la Apple rinnova la sfida anche ‘Bill Gates del dopo Zune’ che ha deciso di concentrarsi su un altro negozio virtuale realizzato con il supporto della Nokia: anche Total Music, questo il nome scelto dalla Microsoft, baserà la propria forza sulla sottoscrizione all you can eat e sarà on-line dal 2008.

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