Sanno parlare con i loro cuccioli con un linguaggio tutto per loro, sanno distinguere il valore delle monete e se non vogliono rimanere incinte prendono una sorta di pillola anticoncezionale. Insomma, più le si studiano più si capisce che le scimmie sono caratterizzate da comportamenti molto umani.
L'ultima ricerca a gettare una luce nuova sul comportamento delle nostre parenti prossime è opera di un italiano, Dario Maestripieri, che lavora all'università di Chicago. Nel suo studio, pubblicato dalla rivista Etology, ha scoperto che le femmine del macaco usano con i loro piccoli fin dalla nascita un linguaggio particolare, con toni alti e versi molto semplici, del tutto simile a quello che usa l'uomo quando si rivolge ai neonati.
Oltre a non spaventarli, il linguaggio ha anche una specifica funzione evolutiva per i cuccioli: ''I piccoli umani e di altre specie di primati nascono con delle predisposizioni per stimoli visivi e acustici particolari - spiega il ricercatore - i neonati umani sono attratti dalle caratteristiche dei volti umani e da suoni come quelli del baby talk. L'uso di questo linguaggio e le interazioni sociali che ne susseguono favoriscono lo sviluppo cognitivo e comportamentale del piccolo. Questi benefici sono ben noti nella specie umana, e si applicano anche ad altre specie di primati''.
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