La salute del gatto anziano inizia a tavola. Dopo i 7 e gli 8 anni i nostri amici hanno bisogno di modificare la loro alimentazione, non solo perché sono meno attivi fisicamente ma perché con l'avanzare dell'età cambia il loro metabolismo.

Il loro organismo non è più in grado di assorbire le sostanze nutritive come prima e quindi l'aggiunta di un cucchiaino di lardo mescolato ai cibi e l'integrazione con il lievito di birra, sarà un sostegno importante ad un fisico che spesso, a quell'età, tende al dimagrimento eccessivo. La stessa stitichezza, altro piccolo malanno frequentemente presente, può essere combattuta a tavola attraverso l'aggiunta di paraffina liquida ed una maggiore presenza di fibre vegetali e di pesce grasso.

Nei gatti vecchi è tuttavia quasi sempre sconsigliata la dieta casalinga. Spesso, infatti, è difficile dosare in modo equilibrato il pasto per un animale avanti con gli anni. In soccorso dei loro padroni arrivano le aziende specializzate in alimenti per gatti che promuovono dei menù differenti a seconda delle fasce d'età. Propongono diete senior che hanno un tenore di proteine moderato ma contengono il giusto apporto di vitamine, molti grassi, per aumentarne l'appetibilità, e tante fibre per mantenere la motilità intestinale.
L'importante comunque è che il nostro gatto mangi. La peggior dieta è sempre meglio del digiuno in un animale anziano che si debilita rapidamente e fa fatica a recuperare. Attenti comunque anche all'obesità. Per evitare spiacevoli patologie l'amico felino non dovrebbe pesare più di cinque chili. Perciò per il bene del nostro gatto è fondamentale attenersi scrupolosamente alle quantità riportate sulle singole confezioni e non superare le dosi consigliate.