Cronaca - Rivendevano al mercato nero, a prezzi ridottissimi, milioni di litri di gasolio in evasione d'imposta perché destinato al mercato agricolo. Blitz della Gdf: 16 arresti e 18 avvisi di garanzia emessi
Roma, 7 giugno 2007 - La frode è colossale, le manette scattate 16, gli avvisi di garanzia emessi 18. La scoperta è della Guardia di Finanza di Roma, l'hanno chiamata operazione "Gasoline": rivendevano al mercato nero, a prezzi ridotti fino al cinquanta per cento, milioni di litri di gasolio in evasione d'imposta perché destinato al mercato agricolo. Una frode del valore di 43 milioni di euro, compiuta da una organizzazione composta da un floricoltore dei Castelli Romani, ritenuto il più grande beneficiario nazionale di gasolio esente, e da tre persone titolari di depositi fiscali e commerciali di prodotto petrolifero in Abruzzo e Umbria.
Al termine di due anni di indagini, le fiamme gialle sono intervenute all'alba di oggi in sei città (Roma, Terni, Rieti, L'Aquila, Caserta e Latina), dopo una serie di controlli a produttori agricoli e florovivaistici che beneficiano della totale o parziale esenzione dall'accisa sull'acquisto di gasolio in funzione del suo particolare utilizzo: riscaldamento di serre e alimentazione di mezzi agricoli.
Le sedici persone arrestate su disposizione del Gip di Velletri sono, tra gli altri, tre funzionari pubblici, quattro titolari di distributori stradali, cinque titolari di depositi commerciali e il proprietario di una ditta di autotrasporti. Nell'operazione sono stati impiegati oltre 150 militari.
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