Ancora una sentenza choc della Cassazione. "La bocca è zona erogena, paragonabile alle parti genitali"
Al giovane albanese un anno e due mesi di condanna e 5 mila euro di multa
Baciare l'ex per riconquistarla
è violenza sessuale
Il fatto accaduto a Belluno. La ragazza ha cercato di opporsi in tutti i modi
ROMA - Rubare un bacio alla ex per tentare di conquistarla è violenza sessuale. Codice penale alla mano. E siccome non basta, quel bacio può costare anche cinquemila euro di multa.
Questa volta non c'entrano i vescovi e le lobby vaticane. E nemmeno sono gli effetti di Vallettopoli e dintorni. Tutto avviene in punta di diritto, sentenza della Cassazione 12425, tenerla a mente perchè farà discutere.
La terza sezione penale della Suprema Corte ha ritenuto valida la condanna a una anno e due mesi per violenza sessuale a un fidanzato respinto che dovrà anche risarcire, con cinquemila euro, l'ex ragazza che non aveva gradito il tentativo di riavvicinamento.
Veramente speciale la motivazione. I giudici affermano che "nella nozione di atti sessuali si devono includere non solo quelli che coinvolgono la sfera genitale, bensì tutti quelli che riguardano le zone erogene su persona non consenziente". Insomma, fuori dai tecnicismi, bocca o altri parti intime è la stessa cosa.
Per i supremi giudici è dunque "vietato" dalle stesse norme sulla violenza sessuale "qualsiasi comportamento, anche se non esplicitato attraverso il contatto fisico diretto con il soggetto passivo, che sia finalizzato ed idoneo a porre in pericolo il bene primario della libertà".
La Cassazione osserva anche che "il riferimento al sesso non deve limitarsi alle zone genitali, ma comprende anche quelle ritenute dalla scienza non solo medica, ma anche psicologica e sociologica, erogene, tali da essere sintomatiche di un istinto sessuale". Tra i comportamenti puniti "va ricompreso anche il mero sfioramento con le labbra sul viso altrui per dare un bacio, allorchè l'atto, per la sua rapidità ed insidiosità, sia tale da sovrastare e superare la contraria volontà del soggetto passivo". La motivazione non lo dice, ma par di capire che anche un'effusione sul collo, se non gradita, possa essere paragonabile alla violenza sessuale.
Non c'è dubbio che siamo di fronte a qualcosa che lascerà il segno. Tutta "colpa" del bacio sulle labbra dato da un albanese di 30 anni Florian Q. alla sua ex ragazza, Anna F. che lo aveva lasciato. Il ragazzo era andato sotto l'abitazione della giovane per chiederle di tornare insieme a lei. Al rifiuto di Anna, il ragazzo aveva iniziato ad agitarsi, aveva buttato a terra una bicicletta, poi, tentando il tutto per tutto, aveva afferrato Anna baciandola sulla bocca. In primo grado era scattata la condanna emessa dal tribunale di Belluno il 23 febbraio 2005, confermata in seguito dalla Corte d'appello il 10 marzo 2006 e ora anche dalla Cassazione.
(26 marzo 2007)