Cdl ordina bandiere Udc per il 2 dicembre
I centristi: "Un atto di pirateria politica"
ROMA - Da Palermo a Roma, ma senza autorizzazione. L'Udc, da giorni, si è dissociato dalla manifestazione organizzata dalla Cdl per il 2 dicembre invitando i propri elettori a confluire presso il Palasport di Palermo, con un gesto di plateale dissociazione. Eppure, come riporta il Corriere della sera sulla prima pagina di oggi, il comitato direttivo della manifestazione ha ordinato 1500 bandiere del partito di Lorenzo Cesa, senza chiedere nulla ai diretti responsabili.
Le reazioni non si sono fatte attendere: "Siamo al degrado totale" ha tuonato il segretario dell'Udc Cesa visibilmente irritato quando gli è stato chiesto un commento sulla vicenda delle bandiere. "Stiamo verificando altri casi - spiega - ma se è vero siamo all'inquinamento della vita democratica, chiediamo le scuse". "Invece di occuparsi di far cadere Prodi come urlano in continuazione si occupano di farci lo sgambetto. Riteniamo che sia una cosa offensiva, l'Udc non è in vendita", conclude il segretario.
Comunque, costerebbe poco perché ogni bandiera - 100 centimetri per 140, stampate su poliestere (solo Legambiente esige il cotone) - costa 2 euro e 60 e, con uno sconto per il "pacchetto Udc" che include anche 1000 pettorali, la cifra totale si aggirerebbe intorno ai 4000 euro.
E Vietti, portavoce dei centristi, rincara la dose: "Ci aspettiamo smentite serie e tempestive, altrimenti dovremmo constatare che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio atto di pirateria politica. Anzichè essere uniti nella lotta contro Prodi, si gioca a fare lo sgambetto agli alleati".
In mattinata arriva la smentita secca di Forza Italia per bocca del suo vicecoordinatore Fabrizio Cicchitto: "Non possono esistere equivoci in materia. Nè il Comitato per la manifestazione nè Forza Italia hanno commissionato l'acquisto di alcune bandiere dell'Udc per cui si sta creando un caso sul nulla. Abbiamo fin dall'inizio affermato che non volevamo aprire o sviluppare polemiche con l'Udc. Questa è stata e rimane la nostra linea in questa vicenda".
Ma secondo il titolare della fabbrica di bandiere che ha ricevuto la commessa, intervistato dal Corriere della Sera, la richiesta sarebbe arrivata direttamente dal comitato organizzatore della manifestazione.
Intanto Silvio Berlusconi incita alla partecipazione "per la libertà e contro chi semina odio".
(30 novembre 2006)