La testimonianza: "La prof ha lividi sul corpo"
"Dopo quell'incontro nell'aula di sostegno la professoressa aveva dei lividi sul corpo". Una rivelazione che ribalterebbe la posizione dell'insegnate di matematica trovata in classe insieme ad alcuni studenti minorenni in atteggiamenti equivoci. A rivelare questo nuovo particolare sulla vicenda della scuola media di Nova Milanese è Lunetta Mazzilli, dirigente scolastico che vive proprio a Pietracatella, il paese di cui la supplente è originaria.
"Lividi sul corpo" - Secondo quanto riferito dalla Mazzilli, l'insegnante 32enne "aveva dei lividi sul corpo. Gente che la conosce molto bene avrebbe sentito dire alla ragazza: ho sbagliato a non andare subito al pronto soccorso", ha aggiunto. Intanto in paese la tensione è salita. Mercoledì pomeriggio una troupe del Tg5 è stata aggredita mentre tentava di fare delle interviste davanti alla casa della professoressa. Poco dopo però l'avvocato dell'insegnante ha telefonato al giornalista della troupe per scusarsi dell'accaduto.
La testimonianza dell'insegnante - "Sono io la vittima, quei ragazzi erano violenti, mi prendevano a pugni". L'insegnante incassa e risponde alle accuse dei ragazzini. "La mia colpa? Essere stata troppo debole con loro. Mi hanno distrutto la vita. Devo decidere se denunciare quei ragazzi. Non voglio colpevolizzarli ma devo difenderemi", ha detto in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. "Ho subito violenza, mi sono ritrovata in un ambiente violento. Mi lanciavano penne, mi prendevano a pugni. Non ero nuda ero terrorizzata da quei tre ragazzini".
Il paese dalla parte della professoressa - La donna è tornata al suo paese, Pietracatella in Molise, che la difende a spada tratta. Al preside della scuola milanese che l'accusa di mancanza di moralità, risponde di avere i "valori" forti, trasmessi dalla famiglia. "Ho fatto anche la ricercatrice - spiega ancora al giornale di piazza Costituzione -. E sono appassionata di civiltà antiche, di antropologia, fotografia, ginnastica artistica". Il prossimo passo sarà di nominare un "avvocato donna perché mi vergogono di riferire quelle parole sconce che i ragazzi dicevano sul mio conto".
La versione dei ragazzini - Due dei cinque ragazzini sentiti dai magistrati (ai colloqui hanno partecipato anche i genitori e uno psicologo) hanno rivelato che la professoressa di matematica di tutto parlava fuorché della sua materia. "In classe parlava solo di sesso, degli uomini che aveva avuto e che le piaceva tanto ballare". Uno dei giovani ha anche raccontato che la professoressa gli avrebbe chiesto 50 euro per un bacio.
notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/06/11/16/luci_rosse_p...