Aiutiamo Roberto a ritrovare il sorriso
Il sorriso di Roberto
Roberto ha tre anni. Vive a Gavoi, un piccolo centro della provincia di Nùoro, con i suoi genitori e una sorellina poco più grande di lui. E' un bellissimo bambino, biondo, con gli occhi chiari che ama giocare e stare insieme agli altri bambini. Ma la sua giovane vita potrebbe non avere un futuro: il piccolo Roberto è infatti affetto da una grave e rarissima malattia degenerativa, la leucodistrofia metacromatica, che lo condanna e che può essere curata solo negli Stati Uniti. I costi per le cure sono esorbitanti, tanto che i genitori hanno dovuto lanciare una richiesta di aiuto. La risposta è stata immediata: a Gavoi si è costituito un comitato spontaneo che intende raccogliere fondi per aiutare la famiglia del bambino a sostenere le spese del viaggio.
"Salvare Roberto non è solo una questione di denaro, è anche una questione di tempo, perché dalla malattia non si guarisce, si può solo fermarla prima che uccida. Ogni settimana di attesa, diminuisce la capacità di Roberto di camminare, di muoversi, di vivere" è scritto in una semplice lettera scritta da Dario e Lella, la mamma e il papà del bimbo, nella quale è racchiuso tutto il dramma di questa famiglia. La speranza è che gli organi di stampa, dando risalto alla notizia, possano raggiungere più persone possibile che aiutino Roberto a ritrovare il sorriso. "Perché sappiate dell'importanza e dell'urgenza del nostro caso - scrivono ancora i coniugi gavoesi -, vi chiediamo per un attimo di ripensare alle foto dei vostri bambini che a tre anni spengono le candeline sulla torta, in attesa che queste crescano di numero, come accade nei compleanni. Ebbene tutti potrebbero, e da bambini avremmo potuto noi, assomigliare a Roberto".
La campagna "pro Roberto" è partita.
Chi volesse aiutare il piccolo è stato aperto un sito Internet, proroberto.it, e creato un c/c postale 74955907 nel quale fare i versamenti. Per chi volesse ulteriori informazioni è stato aperto un indirizzo e-mail: aiutaroberto@gmail.com.
tiscali sociale