È prevista per mercoledì prossimo la prima uscita pubblica di Natascha Kampusch, la ragazza austriaca, sequestrata per otto anni e fuggita dalla prigionia il 23 agosto scorso. Lo ha riferito il suo agente, Dietmar Ecker, precisando che Natascha verrà intervistata in diretta sul canale austriaco Orf.
La giovane austriaca ha ricevuto ricchissime offerte per interviste, pubblicazione di biografie e fotografie, ma l'emittente Orf ha fatto sapere di non essere disposta a sborsare un euro per l'intervista. La decisione di apparire in pubblico e raccontare in prima persona quanto le sia accaduto è stata presa da Natascha autonomamente nonostante il parere negativo del padre, Ludwig Koch, e i consigli del gruppo di psicologi che la sostiene nel difficile percorso di recupero emotivo dal lungo sequestro.
Nei giorni scorsi ha colpito, da una parte, la freddezza con la quale la ragazza sembra gestire i rapporti coi genitori, e dall'altra, i sentimenti emersi per il suo carceriere, Wolfgang Priklopil. Gli esperti spiegano le reazioni delle ragazza con le pressioni psicologiche imposte da Priklopil che, subito dopo il rapimento, avrebbe raccontato alla piccola Natascha di avere chiesto un riscatto per la sua liberazione. L'uomo avrebbe poi convinto la vittima che i suoi genitori si rifiutarono di pagare, che non gli importava della figlia e che non le volevano bene. Questo spiega il singolare attaccamento della piccola al suo aguzzino che per anni ha rappresentato per lei l'unico contatto umano.
La ragazza ancora non chiede della madre e del padre e con loro ha avuto soltanto pochi incontri. Da parte sua il padre, intervistato da Rai Uno, ha espresso tutta la felicità per avere potuto riabbracciare Natascha e ha dichiarato di volere dedicare la sua attività futura ad aiutare i genitori di bambini scomparsi.
In questi otto anni Ludwig Koch si è quasi rovinato finanziariamente per cercare sua figlia. Ricerche, investigatori privati, ha addirittura fatto dragare il letto del fiume vicino a Strasshof, la cittadina vicino a Vienna dove Natascha era segregata. Ora vuole solo ritrovare il giusto rapporto fra padre e figlia, rispettando i tempi e la volontà di quella che ora lui stesso definisce "una giovane donna finalmente libera".
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