Schicchi e la Henger ai tempi del loro sodalizio
Dall'hard alla condanna in tribunale. La pornostar ungherese e il suo manager ed ex marito Riccardo Schicchi sono stati condannati per sfruttamento della prostituzione e violazione della legge sull'immigrazione.
Il giudice della nona sezione penale di Roma, ha inflitto 6 anni di reclusione a Schicchi e 4 anni e 6 mesi ad Eva Henger. Pena sospesa per entrambi.
Con il regista-manager e la ex pornodiva, sono stati condannati a due anni di carcere anche Francesco Corso, Andrea Della Verde, Andrea Autullo e Antonio Ricciardello per concorso in reato. L'altra accusa, quella di associazione a delinquere, è andata in prescrizione. Assolti Diomede Castaldo e Alfredo Pelliccia.
Il processo si è aperto nel 1997, quando era risultato che le ragazze ingaggiate nell'Est europeo e soprattutto in Ungheria, da Riccardo Schicchi ed Eva Henger per la loro società Diva Futura, intrattenevano con attività sessuali e spettacoli hard i clienti dei locali Ream Game, Pegasus, Dame e Sexy Games.
Nove anni dopo, i giudici hanno riconosciuto Riccardo Schicchi come promotore e organizzatore dell'associazione a delinquere per sfruttamento della prostituzione, insieme ad Eva Henger. Tra gli assolti anche Gianfranco Romagnoli, accusato a suo tempo di collaborare al reclutamento delle ragazze, spesso introdotte irregolarmente in Italia.
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