Aveva cercato di lanciare una maledizione sui New York Yankees seppellendo una maglietta dei Boston Red Sox nelle fondamenta del nuovo stadio atto a ospitare il baseball nella "Grande Mela". Lui, Gino Castiglioli, un muratore 46enne di chiari origini italiane, tifosissimo della franchigia di Boston, aveva architettato questo mistico sortilegio dopo essere stato ingaggiato per la costruzione della base della nuova arena nel quartiere del Bronx.

"Una voce anonima ci ha avvertito del fattaccio", spiega il presidente newyorchese Randy Levine. "In un primo momento abbiamo pensato di lasciar perdere, perché ormai la maglia si trovava sotto metri di cemento, poi ci abbiamo ripensato: perché lasciare impunita una persona che si è macchiata di un'azione così meschina?" E così, dopo cinque ore di trivellazioni con il martello pneumatico (non è stato facilissimo individuare il punto esatto della sepoltura) la "jersey" incriminata (la #34 di David Ortiz) è stata riportata alla luce e il malocchio scacciato. Ma Castignoli rischia grosso: la società sta infatti pensando di intraprendere un procedimento penale per punire la mascalzonata dell'operaio che, dal canto suo, non sembra minimamente preoccupato né dispiaciuto per l'accaduto.

"Quando ho saputo che ero stato scelto per far parte della squadra addetta alla costruzione del nuovo Bronx Stadium" spiega il muratore, "ho detto che mai e poi mai avrei posato una sola pietra per erigere il tempio della mia squadra rivale. Poi, però, ci ho ripensato, e ho architettato la trovata della maglietta. E sì, devo dire che ne è valsa la pena. Non capisco tutto questo accanimento nei miei confronti: alla fine la mia operazione non ha provocato nessun danno strutturale alle fondamenta dello stadio e non ha procurato del male fisico a nessuno".

Beh, forse una spiegazione c'è, e non è neppure molto difficile da trovare: i Red Sox, la squadra del cuore di Castiglioni, hanno sofferto per 86 anni della cosiddetta "Maledizione del Bambino" , coincisa con un lunghissimo periodo di delusioni e insuccessi cominciato negli anni '20 con la cessione di Babe Ruth - in quel momento idolo incontrastato della franchigia del Massachussets - proprio agli New York Yankees. E nella Grande Mela non se ne sono certo dimenticati...

Daniele Fantini / Eurosport

Ha preso il via ufficialmente il 7 agosto la Major League Baseball European Academy 2008. Per la quarta volta consecutiva l`evento sara` ospitato presso il Centro Preparazione Olimpica CONI di Tirrenia , sede anche dell`Accademia FIBS. Il progetto riunisce in Toscana i migliori talenti fra i 15 e i 19 anni del baseball europeo e africano selezionati nei mesi scorsi attraverso una serie di try-out condotti sul territorio e ha lo scopo di fornire ai ragazzi tre intense settimane di lavoro full immersion in un ambiente e con lo staff tecnico ideali per esprimere tutto il loro potenziale.

Dal 2005 ad oggi, i partecipanti sono stati 118, provenienti da 21 diversi Paesi, e 24 di loro (fra i quali 6 italiani) hanno sottoscritto contratti professionistici con organizzazioni MLB, mentre 11 sono attualmente parte di squadre universitarie negli Stati Uniti. Quest`anno gli atleti prescelti sono 51. Inoltre, attraverso specifici programmi coordinati con le Federazioni nazionali, diversi tecnici potranno seguire e partecipare ai lavori in stage settimanali durante tutta la durata della MLBEA. Coach osservatori sono comunque sempre i benvenuti a Tirrenia e si confida che molti tecnici italiani, favoriti dalla vicinanza, vogliano approfittare di questa opportunita` di incontro e confronto.

Lo staff tecnico presente a Tirrenia e` una vera e propria parata di stelle: assente per la prima volta Jim Lefebvre, impegnato a Pechino con la Nazionale cinese, la conduzione tecnica della Academy e` affidata quest`anno a Barry Larkin (ex Cincinnati Reds), responsabile per la battuta e Bruce Hurst (Boston e San Diego), responsabile per il lancio, coadiuvati dagli altri ex-majorleaguer Lee Smith (Cubs e Cardinals), che si occupera` dei lanciatori e Brent Mayne (Royals) che sara` al lavoro con i ricevitori. Con loro, un selezionato gruppo di istruttori: German Geigel (Detroit) per gli esterni, Rod Delmonico (Florida International University) per gli interni e la corsa sulle basi, Mike Lord (Boston), Peter Gahan (Cleveland), Bill Holmberg (responsabile tecnico dell`Accademia italiana e scout dei Chicago Cubs), Jeff Krushell (ex-Blue Jays, Baseball Canada) per la preparazione atletica e Paul Spicuzza fisioterapista.

L`organizzazione, coordinata dallo staff della MLB International con Tom Gillespie, Will Simon e Dan Bonanno, ha il supporto dello staff italiano dell`Accademia FIBS diretta da Giorgio Moretti. Inoltre, la MLBEA potra` contare anche quest`anno sulla presenza di un mito del calibro di Rod Carew (Twins, Angels, nella Hall of Fame dal 1991) in qualita` di guest hitting instructor: un po` di leggenda a contatto con i talenti del Vecchio Continente. Come ogni anno, molti saranno anche gli osservatori e gli scout delle franchigie di Major League presenti per studiare e `misurare` i ragazzi durante il lavoro sul campo.

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