Città del Vaticano, 28 dic. (Apcom) - "Gli occhi amorevoli di Dio si rivolgono all'essere umano, considerato nel suo inizio pieno e completo". Anche se "ancora informe nell'utero materno", l'"embrione è una piccola realtà ovale, arrotolata, ma sulla quale si pone già lo sguardo benevolo e amoroso degli occhi di Dio". Benedetto XVI riprende l'argomendo fecondazione durante l'udienza generale del mercoledì e, di fronte ad oltre 30mila fedeli, affronta il tema dell'embrione e dell"azione divina all'interno del grembo materno".
Il Papa ha sottolineato che "è vero, sono imperfetti e piccoli, tuttavia per quanto riescono a comprendere, amano Dio e il prossimo e non trascurano di compiere il bene che possono". Dunque, "anch'essi - spiega il Papa - contribuiscono, pur collocati in posto meno importante, all'edificazione della Chiesa, poiché, sebbene inferiori per dottrina, profezia, grazia dei miracoli e completo disprezzo del mondo, tuttavia poggiano sul fondamento del timore e dell'amore".
"Estremamente potente - ha aggiunto il pontefice - è l'idea che Dio di quell'embrione ancora informe veda già tutto il futuro: nel libro della vita del Signore già sono scritti che quella creatura vivrà e colmerà di opere durante la sua esistenza terrena".
FONTE: VIRGILIO
28/12/2005
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