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SUPERSAGGIO
F150, Ferrari F1 top secret
Un tricolore con le ruote

Maxi bandiera bianca rossa e verde sull'alettone della macchina e tanti messaggi lanciati da Montezemolo sulla responsabilità di rappresentare il made in Italy con orgoglio. La monoposto presentata oggi però è molto diversa da quella che poi correrà nel mondiale: non si vuole lasciare nessun vantaggio agli avversari

MARANELLO - Montezemolo lo ha spiegato subito: "Non corriamo in un campionato con scapoli e ammogliati, siamo in un campionato molto combattuto". E in questa battuta c'è tutta l'essenza della presentazione di oggi della monoposto F150, una macchina che in pratica nasconde tutte le novità che arriveranno: nessun vantaggio agli avversari, la lotta è serratissima e le vere 'carte' verranno svelate solo quando la monoposto scenderà in pista.

E nemmeno quando Alonso debutterà con la vettura il 1 febbraio sul circuito Ricardo Tormo di Cheste, vicino Valencia, in occasione della prima sessione di test ufficiali ci saranno tutte le novità. E' lo stesso Tombazis, chief designer, a spiegare che "La macchina cambierà molto da qui alla prima gara. Cambierà tutta l'aerodinamica, ma anche gli scarichi. Insomma siamo solo al primo passo verso uno sviluppo infinito".

Così la F1 presentata oggi ha addirittura l'alettone anteriore della vecchia monoposto, la coda provvisoria e tanti particolari da definire. In compenso, però, è un vero e proprio omaggio al made in Italy, un inno alla nostra tecnologia: sull'alettone campeggia una colossale bandiera tricolore, mentre non mancano altri riferimenti all'Unità d'Italia, di cui quest'anno ricorre il centocinquantesimo anniversario, a partire dallo stesso nome della macchina F150.

Il tema del tricolore insomma è ricorrente, anche nelle parole di Montezemolo, quando spiega "Qualcuno poi ha notato l'attenzione al tricolore su questa macchina. Abbiamo la responsabilità di rappresentare il made in Italy. E nel momento in cui il nostro Paese si distingue per essere 'tutti contro tutti' questo vuole essere un bel messaggio di orgoglio".

MONTEZEMOLO "ABBIAMO DUE PILOTI STRAORDINARI" - "Sono due piloti che per motivi diversi non vogliono perdere più il campionato all'ultima gara - continua Montezemolo - Nel 2008 Massa ha tagliato il traguardo da campione del mondo e dopo 5 secondi non lo era più. Abbiamo aggiornato la squadra, con una stabilità dinamica. Fernando ha fatto una stagione straordinaria al suo primo anno, poi abbiamo il nostro bambino, lo chiamiamo da sempre così Massa. È il campione del mondo morale del 2008, nel 2009 ha fatto guidare suo fratello, adesso è tornato lui, avrà una stagione straordinaria e avrà un grande futuro in Ferrari".

Una cosa è certa. Dalla manifestazione di oggi appare evidente come ci sia una rabbia e una voglia di vincere mai vista in Ferrari. In tanti anni di presentazioni una cosa del genere non si era mai vista: Domenicali parla di "urlo per la vittoria rimasto strozzato in gola ad Abu Dhabi" e Montezemolo di "piloti che per motivi diversi non vogliono più perdere il campionato all'ultima gara".

"LA VOGLIO VINCENTE, NON BELLA" - "Non voglio neanche pensare all'anno scorso... Lasciamo perdere - ha spiegato poi il presidente - meglio pensare al fatto che quest'anno dobbiamo e vogliamo vincere. Spero di vincere molto con questa macchina, non importa se è bella o brutta: Enzo Ferrari me lo ripeteva sempre, 'meglio vincente che bella'. Noi Siamo la squadra da battere. Dal 1997 ad oggi la Ferrari o ha vinto il Mondiale o lo ha perso all'ultima gara. In questi anni abbiamo avuto la forza di essere ai vertici e siamo sempre la squadra da battere. La Ferrari deve vincere". Sulla stessa linea l'ad della Fiat Sergio Marchionne: "'La cosa importante non è che sia bella ma che vinca". E poi, commentando l'idea di un ritorno dell'Alfa Romeo alle corse: "Vediamo: come idea non è male".

DOMENICALI: "DOBBIAMO RIPRENDERCI IL MONDIALE PERSO AD ABU DHABI" - "Il lancio di una nuova macchina rappresenta un momento importante, di sintesi del nostro lavoro, ma un momento di partenza per cercare di raggiungere quei traguardi sportivi fondamentali per tenere alto il marchio della nostra azienda". Queste le prime parole del team principal della Ferrari Stefano Domenicali, poco prima l'apertura del telone della F.150, la nuova monoposto per il mondiale 2011.

"La F.150 nasce con un obiettivo molto semplice, che non voglio nominare, dobbiamo solo raggiungerlo. Partiamo da una stagione dove abbiamo vissuto momenti difficili, ma anche belli. Abbiamo una squadra motivata, si è rinnovata senza stravolgimenti ma con la logica di miglioramenti. Abbiamo una coppia di piloti affiatata che ha voglia di dimostare il proprio valore. La F150 nasce da regolamenti diversi e quindi si parte dalla base dell'affidabilità. Lo sviluppo quotidiano sta andando avanti e la vettura che vedrete in Bahrain per la prima gara sarà diversa di quella dei primi test di Valencia. Benvenuto alla Pirelli che avrà davanti una sfida difficile, ma sapra fare del proprio meglio. Speriamo di riprenderci con gli interessi quello che abbiamo perso ad Abu Dhabi".

Insomma, tanta foga di fare bene non si era mai vista, neanche nell'ultra competitivo team di Maranello. Vedremo ora, dai primi test di Valencia, se tanta rabbia riuscirà a tradursi in tempi sul giro e vittorie a raffica.

Fonte: Repubblica


29/01/2011 14:36
 
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SUPERSAGGIO
Alonso: "Scordiamoci Abu Dhabi"
VIDEO: I primi giri della F150

Lo spagnolo si è preparato maniacalmente per questa nuova stagione. E sulla F150 dice: "Mi aspetto che sia soprattutto affidabile. Ma c'è ancora tanto da fare, e dettagli da conoscere. Dovremo essere più bravi degli altri team a conoscere le tecnologie". Felipe Massa vuole cancellare un brutto 2010: "Se fossi in un team che non mi chiedesse di vincere il titolo non sarei qui oggi: la garanzia di avere una vettura al 100% ce l'ho già, non devo chiederla"

MARANELLO (Modena), 28 gennaio 2011 - "Adesso ho i loro cellulari e li chiamo ogni due giorni per mettergli pressione. Speriamo che faccia l'effetto desiderato". Fernando Alonso chiude così la sua conferenza stampa nel giorno della presentazione della F150, l'arma con cui vuole vincere il suo terzo mondiale e riscattare la bruciante sconfitta nell'ultimo GP del 2010. I cellulari sono quelli dei suoi meccanici, ragazzi che "adesso conosco meglio, compresi i loro nomi, all'inizio non era facile ricordarli tutti". Perché la grande differenza rispetto alla scorsa stagione è che lo spagnolo adesso è integrato pienamente nella squadra. E da vero leader, come già aveva dimostrato l'anno passato trascinando il team nella rimonta, già alla presentazione della nuova vettura ha fatto capire che si aspetta la stessa assistenza nel 2011.


DIGERITO — Fernando non ha affatto digerito la sconfitta di Abu Dhabi, quando dopo le qualifiche sarebbe bastato gestire serenamente il GP. "Non ricordiamolo se no mi arrabbio ancora" ha detto Montezemolo. Lo spagnolo non ne ha nemmeno accennato, tanto è già concentrato sulla nuova sfida. Maniacalmente fissato sui dettagli, preparazione atletica inclusa. "Quest'anno l'ho cominciata dopo, voglio avere una forma costante tutto l'anno, con un picco per Australia, Malesia e Cina, le più impegnative per il fisico". Che F150 si aspetta? "Mi aspetto sia soprattutto affidabile. Preoccupazioni? Al momento nessuna. C'è tanto da fare, ci sono molti dettagli da conoscere, e la macchina che vediamo oggi alla prima gara del Bahrain sarà totalmente diversa. La nostra e quella degli avversari, quindi è inutile preoccuparsi ora".

DIVERTIMENTO — Alonso non vede l'ora di mettersi al lavoro: non lo dice per educazione, ma fa più volte capire che in queste giornate si fanno molte chiacchiere, poi inutili in pista. "I test saranno fondamentali - prosegue - comincerò io lo sviluppo ma poi quando girerà Felipe (Massa; n.d.r.) resterò ai box per capire come continua quanto cominciato. Con così pochi giorni di test a disposizione, il compagno di squadra diventerà un'emanazione di te". Con il ritorno del Kers e l'aggiunta di un pulsante per azionare l'ala mobile per i piloti ci sarà un aggravio di lavoro. "Questo fa parte del gioco - fa il filosofo Fernando - bisognerà essere più bravi dei rivali a diventare abili con questi comandi aggiuntivi. E' meno divertente? Forse su una Gran Turismo ci si diverte di più perché si pensa di più alla guida. Ma la F.1 ormai è diventata molto tecnica". E in fondo sono pagato per questo, vorrebbe dire.

ORGOGLIO MASSA — Anche Felipe Massa vuole buttarsi alle spalle un 2010 duro. Nella considerazione generale è scivolato inesorabilmente dietro al due volte iridato asturiano. Ma il brasiliano rivendica con orgoglio il motivo per cui è pilota del Cavallino: "Se fossi in un team che non mi chiedesse di vincere il titolo non sarei qui oggi - ha detto - la garanzia del team di avere una vettura al 100% ce l'ho già, non devo chiederla". Dunque anche Felipe punta al bersaglio grosso. Ottimista soprattutto perché le gomme Pirelli potrebbero favorirlo: "Dal 2009 al 2010 la Bridgestone ha modificato i pneumatici togliendo aderenza alle anteriori. Per il mio stile di guida è stato molto penalizzante. Le nuove gomme sembrano invece regalare più aderenza all'avantreno, cosa che preferisco. Speriamo bene".

DIETA — Felipe si attacca a tutto, pure al fattore peso. "Ho iniziato presto la preparazione in Brasile puntando a perdere quei chili che potrebbero anche essere decisivi - ha argomentato - col ritorno sull'auto del Kers e una distribuzione dei pesi obbligata, anche qualche etto potrebbe essere fondamentale. E io sono già uno dei piloti più leggerini.". E' davvero buffo sapere che nella F.1 della super tecnologia e dei mille pulsanti sui volanti, anche la dieta dei piloti potrebbe far vincere un GP.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato


Fonte: gazzetta


10/02/2011 22:51
 
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Ferrari, grana con la Ford
E la F150 diventa F150th

Il costruttore americano ha citato il Cavallino per l'impiego del nome che è già un marchio registrato del suo pickup, l'F-150. La replica da Maranello: "La nostra denominazione completa è "Ferrari F150th Italia"

DETROIT (Usa), 10 febbraio 2011 - Alla Ford non è piaciuta affatto. O semplicemente pensano di ricavarne qualche soldo o pubblicità aggiuntiva. Fatto sta che la Ferrari F150, presentata lo scorso 28 gennaio a Maranello con cui il Cavallino lotterà per il Mondiale di F.1 del 2011, è stata battezzata con lo stesso nome del suo pickup F-150. E per questo ha deciso di citare la Casa italiana per violazione di marchio registrato.

VANTAGGI — "F-150 è un importante e popolare marchio registrato di proprietá Ford che identifica la F-Series, gamma leader nelle vendite sul mercato americano dei pickup da ben 34 anni e da 29 anni in quello degli autoveicoli - precisa Ford in una nota - grazie alle intense attività di vendita e promozione e all'uso esclusivo, Ford ha tratto inestimabili vantaggi dal suo marchio F-150. Il grande valore acquisito in anni di lavoro è seriamente minacciato dall'adozione del nome F150 da parte di Ferrari". La Ford ha così chiesto alla corte di impedire alla Ferrari di utilizzare quel nome e una non precisata richiesta di danni, inclusi 100mila euro di danni per violazione Anticybersquatting Consumer Protection Act.

LA RISPOSTA FERRARI — Nel pomeriggio è poi arrivata la replica della Ferrari in una nota che pubblichiamo integralmente: "In merito al nome della nuova monoposto Ferrari di Formula 1, la Casa di Maranello rende noto che è stata inviata una lettera di risposta alla Ford, sottolineando che la sigla F150 (utilizzato come abbreviativo della denominazione completa Ferrari F150th Italia) non è né mai sarà il nome di un prodotto commerciale – non ci sarà certo una produzione di serie della monoposto - ma, come sempre nella storia della Scuderia, rappresenta la nomenclatura di un progetto di una vettura da competizione ed è legata ad un ordine cronologico, a motivazioni tecniche o, in casi eccezionali, a particolari ricorrenze. Quest’anno è stato deciso di dedicarla ad un anniversario particolarmente significativo come il 150° dell'Unità di Italia, la cui importanza ha indotto il nostro Governo a proclamare, solo per quest’anno, una festività nazionale. Per questi motivi la Ferrari ritiene che non si possa confondere la propria monoposto del prossimo campionato di F1 con un qualsiasi veicolo di tipo commerciale ovvero pensare che vi sia un legame ad altro marchio di veicolo stradale e risulta pertanto davvero difficile comprendere quanto espresso dalla Ford. Detto questo, a ulteriore riprova della buona fede e della correttezza dell'operato della Ferrari, è stato deciso di eliminare e far eliminare in ogni sede la denominazione abbreviata e di utilizzare sempre quella completa di Ferrari F150th Italia".

Gasport

Fonte: gazzetta


20/05/2011 14:14
 
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Alonso rinnova con la Ferrari
"La mia seconda famiglia"

Il contratto dello spagnolo con il team di Maranello è stato prolungato fino al 2016 compreso. Montezemolo: "Ha le qualità umane e tecniche per essere parte della nostra storia". Fernando: "E' stato naturale, questa sarà l'ultima squadra della mia carriera in Formula 1"

MARANELLO (Modena), 19 maggio 2011 - Fernando Alonso e la Ferrari insieme fino al 2016. L'annuncio è stato dato dal team di Maranello sul proprio sito internet. "La Scuderia Ferrari Marlboro - si legge sul portale del "Cavallino" - comunica di aver rinnovato l'accordo di collaborazione tecnico-sportiva con il pilota Fernando Alonso fino al termine della stagione 2016". "Ci fa molto piacere di aver prolungato il rapporto con un pilota che ha sempre dimostrato di essere un vincente, anche nelle condizioni più difficili - ha dichiarato il presidente Luca di Montezemolo -. Fernando ha tutte le qualità, tecniche ed umane, per essere parte a pieno titolo della storia della Ferrari che, lo speriamo, potrà arricchirsi presto di nuovi successi".

FIDUCIA — "Sono molto felice di aver raggiunto questo accordo - ha commentato Fernando Alonso -. Mi sono trovato subito a mio agio alla Ferrari e ormai la sento come una seconda famiglia. Ho grandissima fiducia nelle donne e negli uomini che lavorano a Maranello e in chi li guida: è stato quindi naturale per me decidere di estendere il rapporto così a lungo termine con quella che sarà l'ultima squadra della mia carriera in Formula 1. Per me è una sensazione bellissima, è un privilegio guidare per questa scuderia, adesso speriamo di avere un pò di successi in tasca al termine del nostro rapporto. Entrambi volevamo questo rinnovo, io e la Ferrari abbiamo la stessa filosofia, l'amore per le corse e la voglia di vincere. Sono bastate poche parole per trovare un accordo semplice, adesso dobbiamo cercare di vincere. Sono tranquillo, perchè sono nel team che mi può dare le maggiori chance di lottare per il titolo perchè qui si è sempre in corsa per il Mondiale, in questi 7 anni avrò sicuramente le mie chance e voglio sfruttarle. Adesso io e Felipe dobbiamo pensare a vincere, abbiamo lavorato duramente in questa settimana, dobbiamo cercare di lottare per la pole e per la vittoria, c'è tempo per recuperare, ma dobbiamo avere una macchina molto competitiva per farlo".

Gasport

Fonte: gazzetta


28/05/2011 23:29
 
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Ferrari, nuova area tecnica
Costa non è più direttore

Dopo il difficile GP di Spagna il Cavallino ha comunicato una riorganizzazione interna: Fry alla progettazione della macchina, produzione a Lanzone, motori ed elettronica a Marmorini. L'ormai ex direttore tecnico passa ad altro incarico

MARANELLO (Modena), 24 maggio 2011 - Prime conseguenze alla debacle della Ferrari nel GP di Spagna. Oggi la scuderia di Maranello ha annunciato un riorganizzazione della sua struttura tecnica. La notizia principale è che l'ing. Aldo Costa non è più il direttore tecnico, passa ad altro incarico in azienda. Contestualmente l'area tecnica è stata divisa in tre settori: l'Autotelaio, affidato a Pat Fry, la Produzione, affidata a Corrado Lanzone, Motori ed Elettronica, ancora sotto la guida di Luca Marmorini.


CHI È COSTA — Il padre della Ferrari 150 Italia Aldo Costa, rimosso dall'incarico di direttore tecnico, era approdato a Maranello nel 1995 per assumere l'incarico di sviluppare il progetto della versione GT-Le Mans della F50. Costa muove però i suoi primi passi in Formula 1 come capo progettista della Minardi nel 1988. Nella scuderia faentina l'ingegnere laureatosi all'Università di Bologna riveste diversi incarichi: addetto ai calcoli strutturali fino al 1989, responsabile del progetto della vettura fino al 1991 e direttore tecnico. Dopo essere arrivato a Maranello nel 1996, Costa diventa responsabile della progettazione autotelaio nell'ambito della Gestione Sportiva e nel 1998 viene nominato assistente del capo progettista Rory Byrne, al quale è succeduto nel 2004. Nel 2006 viene nominato capo della Direzione Autotelaio. Dall' 1 gennaio 2008 diventa il nuovo direttore tecnico della casa di Maranello, incarico mantenuto fino ad oggi.

Gasport

Fonte: gazzetta


29/05/2011 20:50
 
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Vettel: "Così è ancora più bello"
Alonso: "Mondiale già andato"

Il tedesco ammette: "Con quella strategia l'unica possibilità di vincere era restare in pista sino alla fine, Jenson e Fernando hanno gestito meglio le gomme, è andata bene. E vincere soffrendo dà più gusto". Il ferrarista: "Senza bandiera rossa avrei potuto farcela, ma la Red Bull va più forte e il distacco in classifica è già importante". Massa furioso con Hamilton

MONTECARLO (Monaco), 29 maggio 2011 - A dieci anni di distanza l’inno tedesco torna a suonare nel Principato di Monaco per festeggiare il successo di Sebastian Vettel, il primo in questo prestigioso appuntamento ma anche il quinto di una stagione sin qui formidabile per il campione del mondo che ora è in fuga nel campionato. "E’ stata una bella volata - ha poi commentato il leader iridato - e la gara sembrava non dovesse davvero finire mai. Sono partito bene, ho preso un certo margine poi le cose si sono un po’ complicate con Button che ci ha sorpreso con quella fermata anticipata. A un certo punto quando Jenson è passato al comando ho avuto anche un po’ di timore perché il suo vantaggio aumentava e cominciavo a preoccuparmi. E poi quando sono ripassato a condurre la corsa ecco quella Safety car. Lì il team è stato chiaro dicendomi che se volevamo vincere dovevamo stare fuori". Una sfida nella sfida perché nelle libere nessuno aveva testato le gomme morbide così a lungo. "Ma mi trasmettevano buone sensazioni, sapevo che dovevo gestirle ma la situazione era sotto controllo anche negli ultimi giri prima della bandiera rossa. Credo che anche senza lo stop alla gara, sarei riuscito a vincere". Sebastian non vuole sentire parlare di buona sorte: "Credo che questa vittoria sia stata meritata anche ieri in qualifica ho fatto un tempo che probabilmente mi avrebbe garantito la pole e in gara abbiamo reagito con raziocinio. Certo non posso dire che la bandiera rossa ci abbia agevolato consentendo di cambiare i pneumatici. L’incidente? A Monaco è normale che ci sia battaglia, un po’ meno che ci getti così a muro, ho rischiato molto anch’io, potevo perdere l’ala anteriore ma è andata bene. E ora mi godo questo successo perché questo è il GP più famoso del campionato e vincerlo anche così con un margine minimo è bellissimo. In fondo il bello di questo avvio del campionato è che anche quando non abbiamo una macchina eccezionale come è stata in Australia e in Turchia, riusciamo a stare davanti".


BANDIERA BIANCA — Fernando Alonso ce l’ha messa tutta per infrangere il dominio di Vettel e alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca per 1"1: "Purtroppo le circostanze non ci sono state tutte favorevoli, la prima Safety Car ci ha consentito di recuperare la posizione su Button, la seconda purtroppo mi ha impedito di mettere a frutto il piano di attaccare Vettel nel finale: avrei sicuramente rischiato nel finale perché in questo momento sono lontano dalle zone alte della classifica. Ci avrei provato, sapendo bene che qui hai il 50% di possibilità di passare e il 50% di fare un incidente. I punti? Ovviamente al termine dei due rettifili più lunghi ovvero all’uscita dal tunnel e poi in fondo a Santa Devota. Comunque al di là di questo è stata una giornata fantastica perché abbiamo centrato il miglior risultato del campionato e avevamo proprio bisogno di un podio dopo che solo sette giorni fa eravamo finiti doppiati!. Ma con il quinta vittoria in sei gare di Vettel il distacco in classifica non lascia ben sperare. Al momento non vedo come si possa recuperare un divario del genere, dovremmo vincere tre gare e Vettel ritirarsi in altrettanti. Dobbiamo essere realisti quando prendi un secondo in qualifica ad ogni gara come fai a pensare di colmare il divario? In questo momento pensare alla vittoria è un po’ troppo ottimistico per noi. Ci attendono un paio di gare favorevoli, Valencia e Canada dove speriamo di salire sul podio e poi vediamo dove siamo in classifica".


SERENO — Button la prende con filosofia: "Chiaro che sono dispiaciuto per come è finita perché avendo le gomme più fresche anch’io nel finale avrei potuto attaccare. Ma è stato comunque divertente rimontare in quel modo su Vettel e Alonso. La Red Bull è avanti sul piano della qualifica, in gara invece abbiamo spesso lo stesso passo e questo è ciò che conta".

ATTACCO — Arrabbiatissimo Felipe Massa per la manovra di Hamilton: "Ma come poteva pensare Lewis di passare al Loew’s? Dopo quello che ha fatto merita almeno una gara di penalizzazione".

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta


03/02/2024 09:03
 
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Clamoroso, Hamilton alla Ferrari!
Wolff ha comunicato alla Mercedes la scelta di Lewis

Il sette volte campione del mondo dovrebbe approdare a Maranello nel 2025,
ma non è escluso che possa arrivare prima.
Verso le 20 è previsto un comunicato ufficiale



Lewis Hamilton in Ferrari. Confermata l'anticipazione del Corriere della Sera: il sette volte campione del mondo approderebbe a Maranello nel 2025, ma non è escluso che il colpo possa essere anticipato addirittura di una stagione. Se quest'operazione dovesse andare in porto, Lewis dovrebbe sostituire Carlos Sainz, e il Cavallino si assicurerebbe un dream team composto dallo stesso Hamilton e da Charles Leclerc, fresco di rinnovo di contratto.

DA LONDRA — In Mercedes è terminato l'incontro con i membri del team in cui, secondo le indiscrezioni che filtrano da Sky Sports Uk, Toto Wolff avrebbe comunicato la scelta del 7 volte campione del mondo di trasferirsi a Maranello a partire dal 2025. L'incontro sarebbe durato circa 10 minuti, una semplice comunicazione del team principal al resto della scuderia. Secondo quanto riferiscono i media inglesi, l'accordo Hamilton-Ferrari è fatto e manca solo l'annuncio ufficiale

ALLE 20 L'UFFICIALITÀ? — La Mercedes dovrebbe prendere posizione ufficiale verso le 20 italiane, confermando con un comunicato stampa la notizia: Lewis Hamilton lascerà la scuderia al termine di questa stagione. Le indiscrezioni di stampa hanno colto così di sorpresa la scuderia che l'incontro con i dipendenti è stato convocato in tutta fretta e che Toto Wolff ha dato l'annuncio via Zoom perché al momento si trova all'estero. La Mercedes ha in programma la presentazione della macchina per la stagione 2024 il prossimo 14 febbraio.

LA VITA DEL CAMPIONE — Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, nasce a Stevenage (Regno Unito) il 7 gennaio del 1985. Lewis eredita la passione per lo sport a motori dal padre Anthony: già inserito nel programma giovani piloti di McLaren, nel 2006 esordisce nella serie GP2 con la Art Grand Prix. Dopo aver vinto il campionato lo stesso anno del debutto, il Team Principal di McLaren, Ron Dennis, lo ingaggia nel team di Formula 1. Debutta quindi nella massima categoria nel 2007 con il team britannico al fianco di Fernando Alonso. Gli basta un anno per prendersi il titolo di Campione del Mondo, che arriva nel 2008 dopo una lotta a pochi punti di differenza con Felipe Massa. Dopo sei stagioni a bordo della McLaren, Hamilton passa in Mercedes, squadra con cui ha poi vinto sei dei suoi sette titoli iridati: nel 2014, 2015, 2017, 2018, 2019 e 2020. Nella sua carriera ancora (decisamente) attiva, Lewis Hamilton ha disputato 332 Gran Premi; di 104 Pole Positions totali, 103 si sono trasformate in vittorie.

Gazzetta dello Sport

Fonte: Gazzetta dello Sport


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