"Noi in Germania dobbiamo essere una squadra"
Venerdì 04.11.05
Milano - ''Il Brasile ha gia' vinto i Mondiali? Anch'io penso che sia la squadra piu' forte in assoluto al mondo. Pero', da li' a vincere, ci passa un periodo di venti giorni nel quale si possono trovare anche delle magie, delle motivazioni. E una convinzione nella propria forza che ti puo' portare superare qualsiasi avversario. Come e' gia' successo nell'82...''. Il Commissario Tecnico Marcello Lippi, a otto mesi dai Mondiali di Germania 2006, si e' raccontato in una intervista esclusiva concessa a Sky. Un lavoro, quello di Lippi, gratificante ed ingrato al tempo stesso? ''Ingrato e' un po' forte… e' il coronamento di un sogno, e' la magia, diventare l'allenatore della nazionale, dopo aver passato una vita nel calcio, a tutti i livelli e' qualcosa di meraviglioso. Poi tutte le cose molto, molto, belle, hanno sempre un piccolo prezzo da pagare''. Come le critiche? ''La nazionale e' la squadra di tutti e ovviamente ognuno dice la sua, vuole dire la sua, e' giusto cosi', l'importante e' che la gente sappia che tutte le scelte che faccio le faccio sempre con una profonda convinzione tecnica e non altro''.
Si dice che Lippi, come i toscani in generale, sia permaloso: ''Mia figlia, anzi, i miei figli, mi dicono che sono permaloso come le scimmie''. Lippi, che ha ottenuto il pass per Germania 2006 con una giornata d'anticipo, cosa riuscita solo in passato ad Enzo Bearzot, non vive di facili entusiasmi: ''Ci mancava anche non ci qualificassimo per i Mondiali...''. E, a proposito, fra pochi mesi comincera' il forcing per conoscere la lista dei 23. ''Esiste un certo numero di giocatori che hanno buonissime probabilita' di essere inseriti nel gruppo, pero' e' chiaro che seguiro' anche le indicazioni del campionato e delle Coppe''. Caso-Cassano. Il giocatore puo' essere inserito nella lista dei convocati per i Mondiali? ''Auguro a Cassano di fare la cosa piu' importante che deve fare uno che fa il suo lavoro: cioe' di giocare, e lui ha giocato pochissimo. Oltretutto e' stato anche sfortunato, ha avuto anche dei problemi fisici. Gli auguro di giocare: un Cassano che gioca e gioca bene, non vedo perche' non deve far parte della nazionale''. E Del Piero? ''Il Mondiale se lo deve conquistare''. E Panucci? ''Io faccio solo ed esclusivamente scelte tecniche e sono profondamente convinto di quello che sto facendo''.
Lippi preannuncia un'Italia che al Mondiale attacchera'. ''Avremo diversi modi di giocare, a seconda delle caratteristiche perche' non abbiamo dei giocatori fotocopia. Ma mi piacerebbe costruire una squadra che avesse due o tre giocatori davanti che hanno determinate caratteristiche tecniche e possano esprimerle liberamente. Gli altri sette piu' il portiere organizzati in maniera per sostenere questi tre giocatori davanti. Che e' un po' quello che hanno la maggior parte delle squadre piu' forti''. Oltre al gia' citato Brasile, altre squadre da temere saranno, secondo Lippi, ''l'Argentina, la Germania, Inghilterra, Francia e Olanda''.
L'obiettivo minimo per l'Italia? ''Un risultato migliore di quello che c'e' stato negli ultimi tempi. Noi in Germania dobbiamo essere una squadra. E in una squadra non ci devono essere prime donne, primi attori, tutti si devono sentire importanti, dal piu' vecchio al piu' giovane. Se qualcuno pensa un po' troppo alle cose personali e meno alle cose del gruppo, allora si commetterebbe l'errore piu' grave''.
(Spr/Adnkronos)