In cinquemila per l'addio a Scoglio
Grande folla ai funerali dell'ex allenatore morto dopo un diverbio con Preziosi. Padre Mauro: «Verticalizzi anche in Paradiso».
Il feretro di Franco Scoglio tra le bandiere del Genoa (Lapresse)
GENOVA - Ci sono il Genoa al completo, vecchio e nuovo, ma non il patron Preziosi che aveva già fatto sapere che non sarebbe andato, una delegazione del Messina e una della Lucchese, l'allenatore della Samp Novellino e il presidente del Livorno Aldo Spinelli, un amico di campo più che un ex datore di lavoro. Presente, passato e futuro di una carriera vissuta per e nel calcio, prima dell'approdo nei salotti vellutati della tv.
L'ADDIO - Nessuno è voluto mancare per porgere l'estremo saluto al «Prof.», come tutti qui chiamano Franco Scoglio. Sono circa cinquemila le persone che si assiepano davanti la basilica di Santa Maria dell'Assunta, nel quartiere di Carignano a Genova. Sulla bara, coperta di cuscini di rose rosse, una lunga sciarpa rossoblù, simbolo della squadra più amata dal tecnico di Lipari. Mischiati tra la folla molti tifosi genoani ma anche alcuni «cugini» sampdoriani.
Dentro la chiesa, seduti in prima fila per assistere alla cerimonia funebre, ci sono i familiari, la ex moglie Brigitte, i figli Brigitte jr. e Tobias, giunti mercoledì a Genova dalla Germania per salutare il loro caro, stroncato da un infarto mentre discuteva di calcio, e del Genoa, durante una trasmissione tv. In lacrime, l'ex moglie ha ricordato il grande affetto e la forte amicizia che la univa ancora al marito. Padre Mauro che ha officiato messa ha speso parole quasi da ultrà per ricordare il vecchio amico: «Caro Franco sei sicuramente in Paradiso perché tu amavi verticalizzare, e il tuo modo di allenare la gente, i ragazzi era rivolto verso l'alto». Il momento più commovente quando i «ragazzi» di Scoglio, gli ex giocatori Tacconi, Eranio, Torrente e Onofri hanno preso in spalla la bara e l' hanno portata fuori dalla basilica.
IL VIAGGIO - La salma del tecnico sarà portata nel pomeriggio al vecchio stadio Celeste di Messina dove, all'altezza della panchina che fu del tecnico, sarà officiata una messa. Gli spalti saranno aperti al pubblico. Anche i tifosi del Messina potranno così dare l'ultimo saluto al «Prof.», tecnico che per quattro anni segnò in maniera indelebile la storia calcistica dei giallorossi con la promozione in serie B. Venerdì il consiglio comunale di Messina voterá la proposta di dedicargli lo stadio comunale.
Fonte Corriere.it