Ironia, azione e 800 effetti speciali così rivivono i Fantastici Quattro.
Tanti i trucchi al computer, 4 volte di più che in Spider-Man o X-Men. Il più difficile? Rendere invisibile Jessica Alba...
Jessica Alba
ROMA - Non un flop, non un boom: negli Usa il kolossal tutto effetti speciali I Fantastici Quattro, che porta sullo schermo lo storico poker di supereroi Marvel, ha forse deluso le aspettative sfonda-botteghini dei produttori, ma senza finire nel calderone dei fallimenti estivi. Malgrado la critica che, nella maggior parte dei casi, l'ha stroncato. E nonostante un cast privo di grossi divi, a parte la superemergente e supersexy Jessica Alba: con lei, nei ruoli principali, ci sono Ioan Gruddfudd (visto in Black Hawk Down e King Arthur), Chris Evans (Cellular) e Michael Chiklis, noto in tv come il poliziotto cattivo e corrotto della serie The Shield.
E adesso la pellicola - diretta da Tim Story, e distribuita da 20th Century Fox - sbarca in Italia: oggi nella capitale si è tenuta l'attesa anteprima per la stampa, mentre l'uscita nelle sale è prevista per il 16 settembre. Un appuntamento che, almeno sulla carta, gli spettatori italiani non dovrebbero disertare: sia perché qui da noi molti sono affezionati a quella che è la più longeva (44 anni) serie a fumetti della Marvel; sia perché il film può sicuramente piacere a un pubblico giovanile, visto l'alto tasso di spettacolarità e di tecnologie visive impiegate. Basta pensare che gli effetti speciali presenti nella pellicola - oltre ottocento - sono quattro volte quelli di opere affini, come X-Men e Spider-Man.
Ma, più ancora che in qualsiasi altro film, qui il digitale e la computer-grafica non sono un orpello: per riprodurre le gesta di almeno tre dei quattro protagonisti - Mr Fantastic che si allunga a dismisura, la Torcia Umana, Susan Storm che diventa la Donna invisibile - la tecnologia avanzatissima è assolutamente necessaria. Ecco perché la trasposizione su grande schermo dei Fantastici Quattro è rimasta in gestazione per un decennio; diventando realtà solo adesso che i progressi del settore ne hanno consentito la realizzazione. Come ha confermato il produttore, Ralph Winter: "Ancora pochi anni fa non avremmo potuto farcela, perché la tecnologia proprio non esisteva. Ma poi abbiamo cominciato a pensare che forse, solo ora, eravamo sufficientemente pronti".
Un'impresa comunque impegnativa per il responsabile degli effetti visivi, Kurt Williams. Soprattutto per dare vita e credibilità a Susan Storm: "L'invisibilità è molto difficile da rendere - ha raccontato Williams - e dal momento che il regista voleva che questi personaggi fossero tutti costruiti sulle interpretazioni, abbiamo deciso di conservare alcuni attributi di Jessica anche quando lei non si vede. Ad esempio la forma delle labbra, degli occhi, dei capelli". Sfida difficilissima anche quella della Torcia umana: i suoi poteri sono un misto, una sovrapposizione di immagini reali e di immagini create al computer.
Chi invece, a sorpresa, è tutto trucco, e niente effetti speciali, è la Cosa, vale a dire il personaggio più interessante del film. Per rendere la sua consistenza "pietrosa", Chicklis ha dovuto recitare in un costume di schiuma pesante venti chili, sottoponendosi a un trucco di tre ore. "E' stata una delle decisioni più importanti che abbiamo preso - ha confessato Story - al contrario di Hulk, ad esempio, sotto questa immensa roccia c'è un essere umano con dei sentimenti. Non volevamo smarrire l'interpretazione di Michael dentro il software di un computer. Volevamo gli occhi di una persona in carne e ossa". E in effetti la differenza, rispetto all'Eric Bana interprete dell'Hulk cinematografico, è forte. A tutto vantaggio della Cosa.
Esaurito il capitolo effetti speciali, resta la storia. Eccola: il geniale Reed Richards (Ioan Gruffudd), accompagnato dall'inseparabile amico Ben (Michael Cicklis), propone all'ex compagno di studi nonché magnate, Victor Van Doom (Julian McMahon, uno dei protagonisti della cult-serie tv Nip/Tuck), una spedizione nello spazio per carpire i segreti del codice genetico umano. I tre partono insieme alla bella Susan Storm (Jessica Alba), ex di Reed e concupita da Victor, e al fratello di lei, l'infantile e spericolato Johnny (Chris Evans). Ma le cose vanno male, una tempesta cosmica li investe trasformandoli tutti. I nostri eroi - che assumono le identità di Mr Fantastic, Donna Invisibile, Torcia umana e la Cosa - si dedicano al bene, mentre Von Doom si trasforma nel cattivissimo Dr Doom (il Dottor Destino che i fan del fumetto conoscono bene). Da qui l'inevitabile resa dei conti finale.
Un film che ha il merito di non prendersi troppo sul serio, anche grazie a momenti leggeri. Lodato dal "papà" della serie Marvel, Stan Lee, qui in veste di produttore esecutivo, che ha dichiarato: "Sul grande schermo c'è tutto: l'umorismo, la tensione, l'avventura, l'azione, il divertimento". Vedremo se il pubblico italiano condividerà il giudizio.
Fonte Repubblica.it