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STUDIAMO GLI ANIMALI
[SM=x322203] STUDIAMO GLI ANIMALI[SM=x322203]

Qui assieme studieremo gli animali!!
Io sarò il vostro prof!!

Se volete la descrizione di qualche animale in particolare basta chiedere!!

[Modificato da MARKO-DJ 24/06/2005 19.18]



[IMG]http://freeforumzone.it/tinypic/2kircy
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I DELFINI
DOVE VIVONO I DELFINI?

I delfini vivono praticamente in tutti gli oceani, escludendo solo le gelide zone dell' Artico e dell'Antartico. In particolare prediligono l'area tropicale dell'Atlantico (cioè la fascia compresa tra il tropico del Cancro e del Capicorno) per le favorevoli condizioni climatiche (temperatura abbastanza costante nelle acque più superficiali e correnti non eccessive) e la grande abbondanza di pesci.
Questi cetacei comunque percorrono lunghi spostamenti occupando quindi aree anche molto distanti di anno in anno.
Alcuni delfini (es. delfino dell'atlantico) vivono nelle vicinanze delle coste perchè in pieno oceano rischierebbero troppo, mentre altri (es. stenelle) sono specie pelagiche, che cioè vivono in mare aperto, lontano dalle coste. Inoltre, di solito, i delfini caratterizzati da pelle scura, prediligono le acque profonde, mentre quelli con la pelle cangiante tra bianco e nero, vivono più in superficie.

…E COSA MANGIANO?

Generalmente la loro dieta varia dal pesce (aringhe, capelin) ai calamari sino ai crostacei, a seconda delle diverse specie e della disponibilià.
I molti denti dei delfini, piccoli, taglienti ed appuntiti, non servono per masticare il cibo, che viene inghiottito intero, ma semplicemente ad afferrare il pesce viscido.
I delfini che basano la loro dieta soprattutto sui calamari (delfini di risso) hanno invece pochi denti nella mascella inferiore e nessono nella superiore: peculiarità che facilita la presa dei calamari e il loro risucchio, per poi venir inghiottiti sempre senza essere masticati.
L'alimentazione fa comunque parte di un comportamento sociale perchè sebbene siano in grado, quando il cibo è più abbondante, di alimentarsi da soli, solitamente formano colonie di 6-20 individui per organizzare vere e proprie battute di caccia.
Ancora più numerosi sono i gruppi che formano i delfini che vivono in pieno oceano dove possono arrivare ad unirsi centinaia di individui.
La predazione è attentamente organizzata, senza che nulla sia lasciato al caso: i tursiopi, per esempio, circondano i banchi di pesce, stringendoli in spazi sempre più piccoli ed entrando al centro, per nutrirsi, uno alla volta, cominciando dagli individui dominanti (i maschi) e procedendo con i soggetti collocati più in basso nella scala gerarchica (femmine e giovani). Comunque ogni specie ha perfezionato la propria singolare tecnica di caccia.
I delfini usano l'ecolocalizzazione per individuare le prede, ma è anche probabile (e con i pesci più piccoli è stato dimostrato) che il sonar serva a stordire e disorientare le prede, rendendone così più semplice la cattura.
Per quanto riguarda invece il fabbisogno di acqua dei delfini, è interessante sapere che non bevono l'acqua del mare filtrandola, ma assorbono direttamente quella contenuta nel pesce di cui si nutrono.
MA ALLORA COME NUOTANO?

I delfini possono raggiungere una velocità massima di circa 45 km/h e navigare per lunghi periodi ad una velocità di 18-20km/h. … ma allora come nuotano


Gli strati d'acqua vicini al loro corpo scorrono paralleli ad esso in un flusso laminare privo di turbolenze, riducendo così al minimo l'attrito con l'acqua. Il segreto di tutto ciò sta nella loro pelle dotata di una struttura esattamente identica a quella degli altri mammiferi, ma con la presenza, al suo interno, di speciali creste cutanee che contrasterebbero la formazione di vortici così come particolari secrezioni oleose che eliminerebbero la turbolenza ed agevolerebbero lo scivolamento dell'acqua.
Decisivo è inoltre il ruolo della pinna caudale. Priva di struttura ossea ma provvista di una robusta muscolatura e resistenti fasci fibrosi, imprime eccezionale propulsione al nuoto grazie alle potenti battute verticali dei suoi lobi. I muscoli della loro coda sono dieci volte più potenti di quanto non lo siano quelli degli altri mammiferi. Il movimento verso l'alto genera il moto, il ritorno passivo verso il basso riconduce alla posizione iniziale. Questa dinamica sembra consentire al flusso laminare di separarsi alla fine del corpo dell'animale senza provocare attriti che la muscolatura di un Cetaceo non sarebbe in grado di vincere. Senza utilizzare la forza muscolare i delfini sono abilissimi a cavalcare le onde sfruttando i flussi prodotti dal vento o dalla prua delle navi, ma è pinneggiando con vigore e girandosi su un fianco che riescono a raggiungere le loro incomparabili velocità.
Importante è anche il ruolo delle pinne natatorie che servono soprattutto per modificare la direzione e della pinna dorsale che contribuisce a mantenere la stabilità.


L’EVOLUZIONE DEI DELFINI
Quando gli animali lasciarono gli oceani per abitare la terra ferma, l'evoluzione sembrò svilupparsi in una direzione precisa: dall'acqua alla terra. Dai pesci si originarono gli anfibi, dagli anfibi i rettili, da questi ultimi gli uccelli e i mammiferi.

I Cetacei, invece, ritornarono dalla terra al primordiale elemento acquatico che offriva più cibo e più spazio e quindi maggiori garanzie di sopravvivenza.

Lo studio dei fossili induce a ritenere che il loro probabile antenato sia stato il mesonichide, animale simile al cane, vissuto tra i 60 e i 35 milioni di anni fa. Mentre alcuni mesonichidi scelsero di rimanere sulla terra ferma divenendo così i progenitori di molti animali terrestri (ad esempio il cavallo), altri mesonichidi cominciarono a vivere in riva al mare cibandosi di pesce nella acque basse.
Così, circa 50 milioni di anni fa, fece la sua comparsa il pakicetus: un animale simile alla lontra che trascorreva ancora molto tempo sulla terra ferma perchè ancora non completamente adattato all'ambiente acquatico. I loro discendenti vissero sempre più tempo in acqua, fino a quando, circa 30 milioni di anni fa, si adattarono perfettamente alla vita acquatica: infatti risalgono a quest'epoca i primi fossili di animali simili ai cetacei moderni.
La loro evoluzione, che avvenne abbastanza velocemente, si sviluppò in questo senso: gli arti anteriori divennero pagaie corte e larghe, quelli posteriori, così come il pelo, divennero meno evidenti sino a scomparire del tutto, la coda si appiattì trasformandosi nell' attuale pinna caudale, la forma del corpo divenne più idrodinamica, le orecchie insieme agli organi sessuali vennero portati all'interno per sfuggire alla resistenza dell'acqua e infine le narici si trasformarono in sfiatatoi e vennero posizionati sulla testa consentendo all'animale di respirare senza emergere completamente. Tuttavia conservarono il sangue caldo, i polmoni, il modo di riprodursi e la ricchezza di linguaggio degli animali terrestri.
L’ORGANIZZAZIONE

Escludendo i delfini costieri che conducono una vita solitaria, gli altri si organizzano i gruppi di numerosità variabile: da 2 a più di mille soggetti. Solitamente si contano 20-100 individui per gruppo e in quelli più numerosi ci sono ulteriori suddivisioni in gruppetti più piccoli collegati tra loro.
All'interno di ogni branco vige una rigorosa gerarchia sociale in cui i maschi sono gli individui dominanti (che quindi hanno il diritto di nutrirsi per primi) seguiti dalle femmine e dai giovani.
Sembra che vi sia una gerarchia anche tra le varie specie di delfini che talvolta si vedono nuotare insieme, pur mantenendo un certo distacco e non interagendo molto.
In ogni gruppo le femmine e i piccoli nuotano al centro del branco in modo che i maschi possano proteggerli da attacchi nemici. Non è infatti raro che le orche o gli squali attacchino questi cetacei che considerano delle prede.
I gruppi non sono fissi nel tempo: il numero di individui al suo interno può variare per l'allontanamento temporaneo di un maschio che va ad accoppiarsi con femmine di altri branchi, o per il distacco di giovani che formano una nuova comunità o per il ritorno di giovani femmine che hanno raggiunto la maturità sessuale.
Comunque all'interno di ogni gruppo c'è sempre una forte coesione: addirittura se un membro del branco è in difficoltà e incapace di nuotare, i compagni lo sorreggono portandolo spesso in superficie a respirare.

Marko-dj


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Ecco 1 posto dove potrete di sicuro trovare dei delfini:

IL GRANDE DELFINARIO DI RIMINI!!

Il Delfinario di RIMINI ospita un gruppo
di delfini appartenenti alla specie
"Tursiops truncatus" composto da femmine,
maschi adulti e dai loro piccoli,
nati in questi anni.






Fonte: http://www.delfinariorimini.it/

[Modificato da MARKO-DJ 24/06/2005 19.30]

[Modificato da MARKO-DJ 24/06/2005 19.31]

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I GATTI
...O almeno .. parliamo d "Unghi" x iniziare!!

*** Per il gatto affilarsi le unghie è un'esigenza insopprimibile: non soltanto le rende più taglienti e ne facilita la crescita, ma esercita una serie di muscoli delle zampe anteriori.
Facendosi le unghie, il gatto lascia anche il proprio odore per mezzo di alcune ghiandole che si trovano sui cuscinetti plantari: ecco perché lo fa sempre, tendenzialmente, nello stesso posto.

***Ma da che cosa dipende la "diabolica" predilizione per le poltrone, e le gambe delle sedie?
Spesso i tiragraffi sono rivestiti di un materiale troppo resistente, mentre il gatto preferisce il legno dolce e i tessuti a trama larga. Inoltre, quando vive allo stato selvatico, il gatto lascia la propria firma sugli alberi come segnale per glia altri felini.

***Nella memoria genetica del gatto, è impresso quindi l'albero cosicché il micio di casa sceglierà quasi certamente un oggetto verticale e ben visibile. Per questo motivo le gambe delle sedie, o gli angoli visibili delle poltrone o del divano, che spiccano nella stanza, sono le "vittime" preferite del gatto di casa.

***Per insegnare al micio, fin da piccolo, a farsi le unghie su una tavoletta o altro oggetto scelto da noi, bisogna farglielo trovare vicino alla cuccia in cui dorme, poiché il gatto ha l'abitudine di affilarsi gli artigli al risveglio, per sgranchirsi gli arti anteriori.



Suggerimenti Dal vostro caro Prof!! -io-

Per fabbricare un tiragraffi in casa è sufficiente prendere una tavoletta di legno, un pezzo di moquette, un pezzo di tronco d'albero.
Fissate la moquette sulla tavoletta e ritagliatela a misura, a questo punto prendete il tronco d'albero e fissatelo con una o più viti da sotto la tavoletta.
Poi mostrate al gatto come fare sfregando delicatamente le sue zampette sul tronco, e vedrete che quello sarà il suo oggetto di sfogo, con sollievo di poltrone e sedie.
________________________________________


Oppure potete fabbricare un eccellente tiragraffi avvolgendo della corda di canapa (molto amata dai mici) intorno ad una tavoletta che fisserete poi al muro o ad una sedia.
Nella foto potete vedere la sedia di Buh, l'ho acquistata appositamente, questa è la sua sedia e di nessun altro, ho attaccato la tavoletta con corda di canapa davanti, un pupazzetto sonoro per i suoi giochi, e un pezzo di corda libero da far oscillare.
Vi posso assicurare che la classica sedia paesana è la migliore per questo scopo, i gatti la adorano!


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Il corpo del nostro famoso gatto
***Nel corpo del gatto lavorano 240 ossa e 500 muscoli.

*** La grande flessibilità dei gatti è dovuta al fatto che le ossa della schiena sono collegate tra loro anche da muscoli, non solo da legamenti.

*** Sono privi di clavicola, o meglio ne possiedono un frammento ridotto nascosto fra i pettorali, che non ne limitano la lunghezza dei passi, lo scatto o la velocità nella corsa.

*** La colonna vertebrale del gatto è una delle parti più interessanti della sua anatomia: è un ingegnoso meccanismo che può piegarsi e girarsi in ogni direzione con la stessa mobilità di un serpente.

*** Un gatto di 4 chili ha un cervello che pesa intorno ai 30 grammi e che è talmente avido di energia che il 20% del sangue che il cuore pompa finisce direttamente lì.

*** Come ogni buon cacciatore, questo animale ha sviluppato le parti del cervello che vengono associate in particolare alle funzioni sensitive; più semplice, invece, lo sviluppo dei lobi frontali (considerati strettamente legati all'intelligenza) rispetto all'uomo a agli altri primati.

*** La sua temperatura corporea è più alta di quella degli umani ed oscilla fra i 38 ed i 39 gradi.

*** Il ritmo respiratorio è di circa 26 respirazioni al minuto.

*** Quando un gatto dorme profondamente il suo ritmo respiratorio è molto rallentato; durante un normale pisolino, invece, respira esattamente come da sveglio.

*** I gatti camminano sulle punte delle dita: questo permette loro di correre molto veloci perché minore è la superficie in contatto con il terreno, minore è l'attrito.

*** Possono battere i cani in velocità, ma non possono sostenere lo sforzo della corsa su lunghe distanze a causa della ridotta capacità di cuore e polmoni, dovuta alle piccole dimensioni della cassa toracica.

*** Gatti, cammelli e giraffe si muovono allo stesso modo: prima la zampa anteriore e posteriore dello stesso lato, poi la zampa anteriore e posteriore del lato opposto. Sono praticamente gli unici animali a quattro zampe che camminano così, ma il gatto è l'unico a farlo con un certo stile!

*** Il loro ritmo cardiaco si aggira sui 110/140 battiti al minuto.

*** Le mandibole corte, ma estremamente potenti e la sofisticata complessità dei muscoli del collo permettono al gatto di avere la meglio su prede anche molto grosse, che è in grado di uccidere con un unico morso preciso e potente, che lascia una possibilità su un milione.

***La coda fornisce al gatto l'equilibrio necessario affinché possa sempre atterrare sulle zampe.

***I felini hanno solo due tipi di gruppo sanguigno: A e B.

***I gatti riescono a vedere molto bene con un sesto della quantità di luce necessaria agli umani.

***L'iride, cioè la parte scura centrale, controlla la quantità di luce che entra nell'occhio del gatto: con luce forte essa si stringe fino a diventare una sottile fessura, con quella debole, invece, si apre fino a formare un disco completo.

***Ciò che permette loro di vedere al buio è il tapetum lucidum, formato da dieci strati di zinco e particolari proteine, riveste la retina e ha la funzione di intensificare la percezione delle immagini; riflettendo la luce come uno specchio, è quello che rende brillanti gli occhi del gatto al minimo barlume di luce.

***Per attenuare gli abbagli di una luce accecante, questo animale ripara la sua pupilla con una terza palpebra, detta membrana nittitante; questa si spiega dall'angolo interno dell'occhio con un movimento ascendente, ripara l'occhio e lo tiene pulito e non è opaca, in quanto consente una certa visibilità.

***Se i nostri occhi fossero grandi quanto lo sono quelli dei gatti in proporzione al loro corpo, sarebbero come due palloni troppo gonfi!

***Una delle poche somiglianze tra gli occhi dei gatti e gli occhi degli umani è che entrambi, avendo gli occhi disposti al centro della testa, possono godere di una visione binoculare.

***La loro vista è assai acuta: ogni occhio ha un angolo visivo di 205 gradi, mentre la visione binoculare ne copre 180.

***Recentemente si è scoperto che i gatti non vedono solo in bianco e nero, come si credeva: nelle loro retine, infatti, esistono cellule sensibili al verde e al blu e non si esclude la presenza di una cellula sensibile al rosso.

***Sono in grado, inoltre, di riconoscere molto bene la forma degli oggetti, distinguendo un triangolo da un cerchio o da un quadrato, o una sagoma piatta da una tridimensionale.


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LE FUSA

LE FUSA DEL GATTO

***Una delle più amate e riconoscibili caratteristiche dei gatti, sono le fusa (sebbene esse siano emesse anche da altri felini selvatici), e studi recenti hanno finalmente chiarito il meccanismo che le produce, pur rimanendo un mistero la motivazione profonda che le genera.
Si tratta di emissioni sonore sia lievissime, sia a livelli d'intensità molto alti (200 hertz cicli/secondo)ad intervalli regolari di 30-50 millisecondi, con una breve pausa tra fusa inspiratorie, e quelle espiratorie.

***Le contrazioni dei muscoli che generano queste vibrazioni sonore sono di una rapidità estrema, mai riscontrata prima nei mammiferi. Le fusa vengono emesse dalla laringe e dal diaframma; infatti, se provate ad accarezzare il vostro gatto, sentite vibrare la zona del collo e quella anteriore dell'addome.
Queste due sorgenti si alternanocontinuamente con ripercussioni positivesu tutto l'organismo dell'animale: contribuiscono alla circolazione dell'aria nell'apparato respiratorio, e a migliorare la circolazione del sangue in tutto il corpo, raddoppiando il volume dell'aria respirata e del sangue pompato dal cuore.

***IL complesso apparato che produce le fusa, necessita di essere ben regolato dal sistema nervoso centrale, e per questo madre Natura ha provvisto il cervello del gatto di un centro delle fusa in grado di controllare tutto questo notevole meccanismo.
Un gatto non fa le fusa unicamente per manifestare il proprio benessere, in quanto esse vengono emesse anche da soggetti malati, facendo le fusa mamma gatta favorisce la lattazione, ed inoltre esse fungono da richiamo di riconoscimento per i cuccioli, che a loro volta rispondono facendo le fusa.

***Ma cosa intende comunicarci il nostro micio, quando ci si accovaccia sulle gambe con il suo caratteristico ron-ron, oltre al suo stato di felicità, o comfort?
Purtroppo non è possibile per ora chiarire questo comportamento, come anche molti altri relativi al comportamento del gatto, animale così famigliare ma ancora, per molti versi, misterioso...


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Ora guardiamo insieme le razze!!

EUROPEO


Europeo: Solo recentemente sono stati fatti i passi necessari per il riconoscimento, a pieno diritto, dei gatti a pelo corto europei. Prima del 1982, in Gran Bretagna, questi gatti erano accumunati ai British, selezionando il solo Europeo è emersa la diversità del tipo e oggi, dopo la stabilizzazione delle razza, questi gatti presentano muso più allungato e corpo meno massiccio. Attualmente, l'Europeo è disponibile in una vasta gamma di colori quali solidi, i bicolori, i tabby e le squame. Da quando venne istituita la categoria degli Europei, questi gatti hanno visto scemare progressivamente le caratteristiche cobby rispetto ai pur simili British, presentando nello stesso tempo facce occasionalmente più allungate. Come tutte le razze naturali, gli Europei sono gatti sani e forti. Questi gatti sono estremamente adatti come animali da compagnia, sia per il mantello corto, facile da tolettare, sia per il loro amabile carattere; essi tuttavia mantengono l'istinto del cacciatore.


ASPETTO GENERALE: Gatto forte, solido e agile.
TESTA: Faccia rotonda con orecchie relativamente piccole e naso corto, punte delle orecchie arrotondate e ciuffi di pelo sporgenti occhi rotondi, grandi e ben distanziati.
CORPO: Petto profondo, forte e muscoloso; corpo di media taglia. Zampe forti.
MANTELLO: Pelo corto, molto folto e crespo
CODA: Coda folta più larga alla base
LUOGO DI ORIGINE: Italia
ANNO DI ORIGINE: 1982
TEMPERAMENTO: simpatico


SFINGE


Sfinge: Sebbene racconti suggeriscano che i gatti nudi siano esistiti in Messico, Francia e Sud America, questi felini non si sarebbero evoluti e quindi sarebbero scomparsi. Un gene recessivo è responsabile di una mutazione che ha prodotto una cucciolata di gatti nudi da gatti bianchi e neri nel 1966 nell'Ontario (Canada). Questi, con accoppiamenti di gatti nati privi di pelo, hanno dato origine alla razza Sfinge, che ha ottenuto un riconoscimento internazionale 10 anni dopo. Nonostante il loro aspetto e il nomignolo gatto "nudo", i gatti Sfinge hanno, in realtà, una sottile coltre di pelo fine. La pelle è l'equivalente del mantello dei gatti con pelo e può presentare ogni tipo di colore.


ASPETTO GENERALE: Gatto quasi nudo con un corpo magro e grandi orecchie.
TESTA: Testa piccola appuntita con muso affusolato; occhi di media grandezza, a mandorla, obliqui; orecchie molto grandi, marcate, rotonde e distanziate.
CORPO: Magro, spigoloso, muscoloso e solido.
MANTELLO: Pelle cadente ricoperta da peli radi e fini.
CODA: Di media lunghezza, affusolata.
LUOGO DI ORIGINE: Egitto
ANNO DI ORIGINE: 1950
TEMPERAMENTO: Affettuoso







SIAMESE


Siamese: Quando per la prima volta in una figliata di Siamesi a pelo corto è apparso un gattino con pelo lungo, gli studiosi di gatti hanno capito che era intervenuta una mutazione oppure era emerso un carattere recessivo. Un allevatore californiano negli anni '40 e '50 ha profuso i suoi sforzi per garantire stabilità alla nuova razza (Balinese) che, da allora, è stata riconosciuta dalla quasi totalità delle società che si occupano di gatti. La forma elegante del corpo del gatto e il suo incedere aggraziato sono all'origine del nome della razza che si ispira alle famose danzatrici dell'Indonesia. Il Balinese sembra un Siamese, dotato però di pelo lungo e con il corpo color crema chiaro con marchiature cioccolato, bruno focato, blu, lilla su coda, zampe, piedi, muso e orecchie. I gatti Balinesi con mantelli tartarugati o a occhio di lince o rossicci rientrano in una nuova razza chiamata Giavanese.


ASPETTO GENERALE: Gatto lungo, agile, affusolato con una testa piccola.
TESTA: Testa lunga, appuntita con muso affusolato; occhi di media grandezza, a mandorla, obliqui, blu; orecchie molto grandi, marcate, a punta.
CORPO: Di media grandezza, aggraziato, fine, capace, solido e lustro.
MANTELLO: Corto, soffice, sottile, lucente e impenetrabile.
CODA: Lunga, sottile e elegante affusolata.
LUOGO DI ORIGINE: Thailandia
ANNO DI ORIGINE: 1300
TEMPERAMENTO: Affettuoso

MANX


Manx: Si narrano molte storie divertenti su come il gatto Manx sia giunto sull'isola di Man e su come la razza abbia perso la coda. Una storia racconta che le navi dei fenici portarono i gatti dal Giappone, mentre un'altra leggenda racconta che i gatti nuotarono fino a riva sfuggendo al naufragio dell'Invincibile Armata Spagnola. In realtà, si sono evoluti naturalmente sull'isola. Secondo una leggenda, invece, è stato Noè a chiudere la porta dell'arca sulla coda del gatto oppure un'altra versione racconta che un cane, imbarcato sulla stessa Arca, avrebbe morso la coda del gatto. La realtà è meno romantica: una mutazione genetica ha accorciato la coda di questo gatto. Le numerose leggende che circondano il gatto Manx ne testimoniano l'appartenenza a una delle razze più antiche. Il mantello presenta una varietà di colori: uniforme, ombreggiato, marmorizzato e multicolore.


ASPETTO GENERALE: Gatto forte, solido, muscoloso con mantello folto.
TESTA: Testa ampia, tonda con muso lungo e ampio, guance e mascelle piene; occhi grandi, tondi; orecchie di media grandezza, marcate, affusolate e distanziate.
CORPO: Compatto, proporzionato, forte, di forma arrotondata con struttura ossea solida.
MANTELLO: Corto, spesso, duro e lucente con un sottopelo impermeabile e soffice.
CODA: Non esiste nel gatto perfetto.
LUOGO DI ORIGINE: Gran Bretagna
ANNO DI ORIGINE: 1600
TEMPERAMENTO: Intelligente

PERSIANO


Persiano: Non si conosce con certezza l'antica storia del moderno Persiano, ma ci sono prove indirette che i capostipite erano originari della Persia (Iran). Questi gatti dal pelo lungo devono essersi accoppiati con gli Angora dopo che si spostarono in Italia nel XVI secolo. Più tardi i Persiani si sono diffusi in Francia e in Gran Bretagna dove sono diventati popolari grazie a personaggi reali come la regina Vittoria ed Edoardo VII. Nel Nord America i gatti giunsero verso la fine del XIX secolo. I Persiani restano una delle razze più vecchie e più popolari, sia come animali da compagnia sia nelle mostre. Il loro mantello presenta una vasta gamma di colori compreso l'unicolore, l'ombreggiato, il fumo, il marmorizzato, il multicolore e il pointed.


ASPETTO GENERALE: Gatto proporzionato, grande con numerosi disegni di mantello.
TESTA: Testa grande, ampia e rotonda con muso corto e ampio; occhi grandi, rotondi, brillanti, distanziati; orecchie piccole, rotonde, basse e distanziate.
CORPO: Forma bassa, tonda, muscolosa, robusta con ampio torace e schiena piatta.
MANTELLO: Lungo, folto, lucente con un collare molto spesso.
CODA: Corta e dritta.
LUOGO DI ORIGINE: Gran Bretagna
ANNO DI ORIGINE: 1880
TEMPERAMENTO: Docile



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25/06/2005 11:24
 
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Vedo con piacere che sei stato assunto come Mod. da neve in questo forum, ne sono contento, come va il lavoro? l'ultima volta ti han cacciato da freeworld perchè facevi confusione, ora vedo che stai facendo un OTTIMO lavoro bravo continua così e buona moderazione

tanto per non uscire fuori topic, a me piacicono i gatti.


[Modificato da neve67 26/06/2005 22.07]

25/06/2005 13:33
 
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Re:

Scritto da: doublef 25/06/2005 11.24
Vedo con piacere che sei stato assunto come Mod. da neve in questo forum, ne sono contento, come va il lavoro? l'ultima volta ti han cacciato da freeworld perchè facevi confusione, ora vedo che stai facendo un OTTIMO lavoro bravo continua così e buona moderazione

tanto per non uscire fuori topic, a me piacicono i gatti.

Garzie doub!!
Vorresti qualche descrizione di animale che ti piace? Basta chiedere!!


[Modificato da neve67 26/06/2005 22.09]



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