Alfa e Ducati
in mostra a Torino

Il restyling della Ducati Monster e lo studio di una nuova Alfa Romeo Coupè saranno al centro di una mostra che rimarrà allestita, dal 6 luglio al mese di settembre, al Museo dell' automobile di Torino. Saranno presentate due moto in scala 1:1 e sei vetture una diversa dall' altra in scala 1:4 disegnate dagli studenti del corso di Transportation design dell' Istituto d' arte applicata e design (Iaad) di Torino e trasformate in prototipi dalla Model Clay di Givoletto (moto) e dalla Ergo Model di Volvera (auto).

"Il principio che ispira l' edizione 2005 dell' annuale mostra dello Iaad - spiega la direttrice, Laura Milani - è la valorizzazione del processo creativo-realizzativo proprio di un modo italiano di concepire lo stile. L' esposizione si prefigge di avvicinare al settore del transportation design e di molte delle sue specialità meno note un pubblico vasto ed eterogeneo, con una particolare attenzione ai giovani, adottando una chiave di lettura capace di stimolare la curiosità nei confronti di mestieri in gran parte sconosciuti e che, in un periodo storico di grande incertezza, precarietà e mutamento, potrebbero offrire loro nuove e interessanti prospettive".

Secondo Laura Milani, "l'obiettivo è rendere tangibile il mistero che, spesso, ancora avvolge il processo creativo". "A questo scopo - precisa - l' intero progetto è stato ideato per conferire ai modelli non più solamente un ruolo da star, ma una nuova veste, da cui emergano sentimenti, intuizioni, pensieri, energie e capacità spese nell' affrontare un lavoro quotidiano, che solo in ultima battuta porta alla realizzazione di un prodotto".

Oltre agli otto prototipi, scelti direttamente da Ducati e Alfa Romeo, saranno in mostra anche tutte le tavole di ricerca storica e concettuale e gli schizzi realizzati da tutti gli studenti del corso di Transportation design. "L' intero progetto - concludono i promotori - è nato con l' intento di far seguire alla mostra un percorso itinerante nelle principali città italiane e, successivamente, all' estero, per contribuire a dare spazio e visibilità internazionale ai mestieri affascinanti, a quelle capacità che ancora oggi rappresentano un patrimonio italiano unico, da conoscere, da ammirare e da salvaguardare".


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