è stato raggiunto il record di richieste per i biglietti del live aid8...pensate, UN MILIONE E MEZZO IN NOVE ORE....roba d'altri tempi...
se non per la qualità della musica, speriamo se ne parli per i risultati economici e legislativi ottenuti...

---

Scritto da: lattimokefugge 09/06/2005 14.43
è stato raggiunto il record di richieste per i biglietti del live aid8...pensate, UN MILIONE E MEZZO IN NOVE ORE....roba d'altri tempi...
se non per la qualità della musica, speriamo se ne parli per i risultati economici e legislativi ottenuti...

---

Incredibile davvero che cifre da capogiro :SMILE55: speriamo vivamente di cuore che si parli dei risultati economici

Un caro saluto lattimokefugge e a tutti voi forumandiani

---

Scritto da: m.harlock 11/06/2005 3.40


Incredibile davvero che cifre da capogiro :SMILE55: speriamo vivamente di cuore che si parli dei risultati economici

Un caro saluto lattimokefugge e a tutti voi forumandiani

---

un saluto a te mio pirata

Pink Floyd,magico ritorno al Live 8
La band si riunirà dopo 24 anni
I Pink Floyd torneranno a suonare dal vivo per la prima volta dopo 24 anni in occasione del Live 8 di Londra, il prossimo 2 luglio. Il concerto si terrà in contemporanea in varie città del mondo per far pressione sul G8 in favore di aiuti all'Africa, e vedrà sul palco grandi star mondiali. David Gilmour, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright erano apparsi per l'ultima volta insieme dal vivo nel 1981.


I Pink Floyd, leggendaria rock band psichedelica di album cruciali nella storia del rock come 'Wish you Were here' o 'The Dark side of the moon', torneranno a suonare dal vivo per la prima volta dopo 24 anni in occasione del Live 8 di Londra, il 2 luglio. La notizia è stata data dall'organizzazione del concerto, che si terrà in contemporanea in varie città del mondo per far pressione sui leader del G8 in favore di aiuti all'Africa, e vedrà sul palco le massime star mondiali. David Gilmour, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright erano apparsi per l'ultima volta insieme dal vivo a Londra nel 1981.

"Come tutti io voglio fare il possibile per convincere i leader del G8 a impegnarsi per lottare contro la povertà e aumentare gli aiuti al Terzo Mondo - ha detto Gilmour - Qualsiasi litigio Roger e la band hanno avuto in passato è una cosa insignificante in questo contesto, e se riformare il gruppo aiutera' ad attrarre attenzione su questi problemi, allora vale la pena". I Pink Floyd, il cui primo album 'The piper at the gates of dwan' usci' nel 1967, hanno conosciuto vendite da record con 'The dark side of the moon' (1973) rimasto in classifica in Usa per dieci anni. Dispute creative, e poi legali, hanno visto negli anni ottanta Waters contrapposto al resto del gruppo, anche per la questione dell'uso del nome. Gilmour, Wright e Mason continuarono a incidere e a suonare dal vivo come Pink Floyd, e il loro ultimo album e' stato 'The division bell' nel 1994.



Nel frattempo fervono i preparativi per il mega-evento musicale. Bob Geldof ha voluto subito difendersi dall'accusa di voler fare un concerto troppo 'bianco' e 'anglosassone'. Oltretutto per sensibilizzare il mondo sull'Africa. Il popolatre cantante inglese ha ascoltato le polemiche degli ultimi giorni sul cartellone del Live 8, e ora ha dato incarico a Peter Gabriel, da anni impegnato nella scoperta e valorizzazione di musicisti africani, di ingaggiarne il piu' possibile per il concerto del 6 luglio a Edimburgo, in coincidenza con il vertice scozzese dei leader del G8.

Protagonisti della polemica eranos tati nei giorni scorsi il cantante dei Blur Damon Albarn e il presentatore Andy Kershaw, che avevano criticato il concerto di Hyde Park per il suo essere troppo anglo-centrico. Geldof ha detto all'Independent di aver parlato con Gabriel, che più di vent'anni fa creò il Womad festival per la musica 'world', incaricandolo di ingaggiare gli artisti africani. Geldof ha comunque difeso la scelta per gli artisti di Londra (2 luglio), affermando di aver voluto superstar come U2, Madonna e Coldplay per attirare l'attenzione di centinaia di milioni di telespettatori sulla causa della poverta' in Africa.

Il cantante ha anche scherzato sulla sua presenza a Edimburgo "da straniero": "Sono parte dell'etnia irlandese, importante per la world music". Geldof ha escluso di partecipare con un suo set al concerto di Edimburgo: "Non c'e' spazio - ha affermato - Forse faro' qualche coro. Voglio solo esserci per dire che anch'io ho preso parte". Commentando poi il G8 Geldof ha detto: "La decisione di ieri e' un inizio ma non arriveremo alla fine finche' non avremo un pacchetto completo che comprenda la cancellaziome del debito, il raddoppio degli aiuti e la giustizia nel commercio".



FONTE:TGCOM.IT

Si tratta per poter aver anche Cat Stevens sul palco romano del Live 8. Il cantante, da anni convertito all'Islam, dovrebbe aggiungersi al già ricco cast. Con lo show di Mosca salgono a 10 i concerti che si terranno il 2 luglio. A prendere il via sarà Tokyo, seguita da Johannesburgh, Parigi, Berlino, Roma, Mosca per poi concludersi con i due concerti inglesi, oltre a Philadelphia e Barrie, in Canada.

Nonostante le iniziali critiche e la paura di un concerto privo di grossi nomi, gli artisti che hanno aderito al concerto romano sono stati più del previsto, tanto che si parla di un vero e proprio sovraffollamento. Saliranno sul palco del Circo Massimo: Biagio Antonacci, Alex Britti, Articolo 31, Claudio Baglioni, Cesare Cremonini, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Elisa, Gemelli Diversi, Irene Grandi, Faith Hill, Jovanotti, Le Vibrazioni, Luciano Ligabue, Tim Mc Graw, Negramaro, Negrita, Nek, Noa, Laura Pausini, Piero Pelù, Max Pezzali, Povia, Francesco Renga, Ron, Tiromancino, Velvet, Antonello Venditti e Renato Zero.

A questi vanno aggiunti i guests, ovvero ospiti che presenteranno lo show: Fiorello, Raoul Bova, Carlo Conti, Paola Cortellesi, Michelle Hunziker, Carlo Massarini, Valerio Mastrandrea, Giovanna Mezzogiorno, Jane Alexander, Monica Bellucci, e il sindaco di Lampedusa Sebastiano Siracusa. Ancora al vaglio un collegamente televisivo con il grande assente, Vasco Rossi. Se la presenza di Cat Stevens dovesse essere confermata, le canzoni in programma sono quelle del suo repertorio precedente alla conversione, che comprende classici come "Father and Son", "The Wind" e "Moonshadow".

Gli spettatori previsti per l'evento sono circa 4 miliardi, l'obiettivo è battere il record del Giochi Olimpici di Atene. Mentre saranno 140 le televisioni di tutto il mondo che seguiranno i concerti. I costi organizzatvi di un evento di tale portata sono, come è facile prevedere, enormi: si parla di una media di 2 milioni di euro per ogni piazza, cifra quasi interamente coperta dagli sponsor.

FONTE:TGCOM.IT

[Modificato da lattimokefugge 29/06/2005 15.52]

Potrebbe esserci anche Cat Stevens sul palco romano di Live 8 del 2 luglio che continua ad arricchirsi di nomi della musica e non e di sorprese. Trattative col grande artista autore di successi indimenticabili che da decenni ha abbracciato la religione islamica e dirige una scuola coranica a Londra (ma in questo momento è a Los Angeles per la preparazione di un nuovo album) sembrano a buon punto. In programma canzoni del repertorio pre-conversione, quelle più popolari e «Caritas» dall’album «Mona Bona Jackson». L’altra sorpresa riguarda Zucchero che avrebbe deciso di raddoppiare la sua esibizione: la prima da Roma intorno alle 16, la seconda in serata dal palco di Parigi. Una scelta legata all’idea non «snobbare» i colleghi italiani e in linea con l’iperattivismo del rocker. E sul piano internazionale altre notizie: anche Mosca si unirà al coro musicale con un concerto di artisti locali, mentre sembrano superate le difficoltà che incombevano sulla scena berlinese dove gli organizzatori hanno avuto grosse difficoltà a trovare gli sponsor per coprire i costi vivi e dove la location è stata incerta fino all’ultimo per via dei lavori in corso intorno alla Porta di Brandeburgo. I costi organizzativi dei singoli concerti, secondo fonti dell’organizzazione italiana, sono altissimi: una media di 2 milioni di euro in ogni piazza. Attualmente in Italia gli sponsor hanno coperto circa 1,7 milioni di euro. Con l’ingresso di Mosca nel Live 8, salgono dunque a 10 i concerti della mondovisione del 2 luglio: uno in ogni paese del G8, più uno in Sudafrica e uno più raccolto a Eden Project nel sudovest dell'Inghilterra dove suoneranno solo band africane. Un altro evento musicale è previsto il 6 luglio in Scozia, dove si terrà proprio dal 6 all'8 luglio il prossimo incontro dei leader G8.
Intanto il cartellone di Roma si arricchisce di nuove adesioni e rischia il sovraffollamento: si sono aggiunti Ron, Alex Britti, Francesco Renga, Monica Bellucci, Cesare Cremonini, Ivano Fossati, i Planet Funk, Fiorello, Raoul Bova, Carlo Conti, Paola Cortellesi, Michelle Hunziker, Carlo Massarini, Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Jane Alexander e il sindaco di Lampedusa Sebastiano Siracusa. Restano confermati Claudio Baglioni, Luciano Ligabue, Jovanotti, Renato Zero, Antonello Venditti, Piero Pelù, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Articolo 31, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Elisa, Gemelli Diversi, Irene Grandi, Faith Hill, Le Vibrazioni, Tim Mc Graw, Negramaro, Negrita, Nek, Noa, Max Pezzali, Povia, Tiromancino, Velvet. Un’offerta di collegamento televisivo col concomitante concerto di Vasco Rossi ad Ancona sarebbe ancora al vaglio del direttore artistico Stefano Senardi. Il rocker irlandese Bob Geldof, che ha organizzato quello che potrebbe essere il più grande evento pop della storia, vuole che i concerti attirino l'attenzione del mondo sulla povertà, soprattutto dell'Africa. E Geldof assieme a 40 giovani spettatori di Mtv provenienti da 24 Paesi interrogherà il premier inglese Tony Blair: un’ora di domande e risposte che andrà in inda su Mtv sabato. Il primo concerto prenderà il via a Tokyo in Oriente, per concludersi a Philadelphia e nei pressi di Toronto a Occidente, passando per Johannesburg, Parigi, Berlino, Roma, Londra e Mosca.
Mario Luzzatto Fegiz
29 giugno 2005



FONTE:CORRIERE.IT

il live aid 8 rome è iniziato pochi minuti fa...sul palco c'è quel geniaccio di de gregori che canta "la donna cannone"

Dopo qualche polemica e diverse difficoltà organizzative, il concertone Live8 organizzato da Bob Geldof e Midge Ure insieme a Bono degli U2, vedrà molti tra i maggiori artisti italiani sul palco allestito al Circo Massimo di Roma. L'apertura dello show sarà affidata, alle 15 del 2 luglio, a Francesco De Gregori la cui adesione al progetto è recentissima. Anche Renato Zero ha accettato di esibirsi nella sua Roma e di partecipare all'allestimento dell'evento. Il cast di musicisti che si alterneranno sul palco romano è davvero ricco. L'evento italiano sarà trasmesso in diretta da Rai Tre, a partire dalle 15 di sabato. Sky gestirà le dirette "zapping" dagli altri palchi. L'obiettivo è tenere viva la solidarietà mondiale sulla necessità di continui aiuti ai paesi poveri, a cominciare da quelli dell'Africa.
Il 2 luglio, infatti, tra gli altri si esibiranno nella Capitale: Claudio Baglioni, Biagio Antonacci, Articolo 31, Pino Daniele, Elisa, Gemelli DiVersi, Irene Grandi, Jovanotti, Le Vibrazioni, Ligabue, Negramaro, Negrita, Nek, Laura Pausini, Piero Pelù, Zucchero, Fiorella Mannoia, Cesare Cremonini, Max Pezzali, Povia, Tiromancino, Velvet, Antonello Venditti, Ennio Morricone, oltre agli ospiti internazionali Duran Duran, Faith Hill, Tim McGraw e Noa.

fonte:tiscali.it

grandissimo...io sono più che esaltata, il live è riuscitissimo...domani posterò la recensione...un bacio...

Ankio credo farò una recensione...cmq,non è stato perfetto questo LIVE...poi,boh

Londra per un giorno capitale dell’Africa.

Commuovono McCartney e Bono. Madonna con la ragazza salvata da Live Aid, il ritorno dei Pink Floyd.

LONDRA - Di africani sul Palco di Hyde Park ce n’è stato uno solo, Youssou’n dour in duetto (riuscitissimo) con la bella Dido in «Seven Seconds». Tant’è che da Eden, dove in un palco si sono alternati numerosi artisti africani, Peter Gabriel polemizza con Geldof: «La musica nera non ha trovato spazio perché secondo Geldof la principale missione di Live 8 è attirare miliardi di telespettatori in giro per il mondo e degli artisti sconosciuti avrebbero potuto spingere la gente a cambiare canale». Ciononostante, per tutta la giornata, Londra è stata la capitale del Live 8 e di conseguenza dell’Africa, regalando al mondo e alla storia momenti assolutamente memorabili.

Vale la pena ricordare la sequenza dei primi minuti dello show di Hyde Park: oltre duecentomila persone in paziente attesa e il via con le immagini del Live Aid di 20 anni fa, con la immensa platea che si commuove di fronte ai primi piani di Freddy Mercury. Poi i fiati di un drappello di guardie reali e l’entrata in scena di Paul McCartney e gli U2 in «Sgt Peppers Lonely Hearts Club Band» con la proiezione dell’animazione grafica usata all’epoca. Ma la «foto di gruppo» è aggiornata, va da Madonna a Mandela, da Kennedy a Spielberg. Quei tre minuti di duetto sono stati la saldatura fra due generazioni di grandi popstar, l’abbraccio di vecchie e nuove utopie. Bono attacca con «Beautiful day» che si conclude fra gli applausi e la liberazione di uno stormo di candide colombe. Che invece di andarsene per i fatti loro lontano dal frastuono volano a lungo in formazione sulla folla e sul palco. Il discorso di Bono, commosso fino alle lacrime, ricorda che tremila bambini al giorno muoiono in Africa per una puntura di zanzara. E quando intona a cappella, come fosse una ninna nanna affettuosa, «Unchained melody», i 200 mila di Londra e i milioni in tv sono già cotti a puntino.

E’ vero, come ha detto Bono dal palco, c’è stato, rispetto al Live Aid di vent’anni fa, un salto di qualità, «ieri chiedevamo carità, oggi pretendiamo giustizia per l’Africa e i poveri del mondo». Ma vent’anni fa la gara era nei virtuosismi musicali, nei duetti, ieri invece la sfida era a chi comunicava di più e meglio. Non si è cercata la perfezione, ma il valore aggiunto delle idee originali. Il momento artistico più atteso è stato la reunion dei Pink Floyd. «Geldof ci ha invitati assieme, io, Mason, Waters e Wright - racconta sorridendo David Gilmour -, a casa sua, e abbiamo detto no. Poi ha talmente insistito con decine di telefonate che... c’è stato il lieto fine». La reunion è stata la magica celebrazione di un pop sinfonico capace di rappresentare con linguaggio pittorico i grandi sentimenti e le grandi angosce dell’uomo moderno. Un ritorno davvero commovente. Molte ore prima un Elton John trascinante, scapestrato, intramontabile nel rock di «The bitch is back» e poi in duetto con Pete Doherty; poi Geldof che arriva all’improvviso, lancia Bill Gates non senza aver ricordato che il re dell’informatica ha donato ai poveri 5 miliardi di dollari attraverso la fondazione Gates presentandolo come il più grande filantropo del pianeta. Che a sua volta entra in maglietta casual e sembra avere la ricetta a portata di mouse: «Ho imparato che quando si capisce cosa funziona e si portano le risorse, i problemi si risolvono. E se indichi alla gente la soluzione, la gente si muove e anche i potenti come Tony Blair capiscono. La campagna "Make Poverty History", che ha portato al grande show di oggi, ha indicato ai grandi della Terra come vincere la povertà».

E alcune ore dopo, altro colpo di teatro: Madonna di bianco vestita intona «Like a Prayer» tenendo per mano l’ex ragazzina africana salvata dal precedente «Live Aid» e si produce in grida acute di sapore esotico in «Ray of light». Il valore aggiunto del messaggio solidale carica di significati tutte le esibizioni, da quelle perfette ma prevedibili come quella di Kean (una delle più belle voci ascoltate ieri) a quelle non riuscitissime come il duetto fra Richard Ashcroft e i Coldplay in «Bitter sweet symphony». In realtà, è stato un pomeriggio di gran pop: efficace Travis che, dopo una rilettura fotocopia di «Stayn’ Alive» dei Bee Gees, ha ospitato Bob Geldof cantante nell’unico successo della sua carriera nei Boomtown Rats, «I dont like mondays». E ancora Rem, Robby Williams, i redivivi Who, Annie Lennox incantevole con «Why» accolta da un’ovazione dopo essere stata presentata da un sintetico e convincente Brad Pitt in un appello per i medicinali ai bambini. A notte inoltrata gran finale di McCartney prima con George Michael e poi con vari artisti.

Fonte Corriere.it