Il Pibe ringrazia i medici ed i tifosi



"Voglio continuare a vivere, senza disturbare nessuno e voglio stare vicino ai miei figli", queste le parole di Diego Armando Maradona alla "Domenica Sportiva", prima del secondo ricovero in clinica. Il Pibe de Oro ha voluto ringraziare tutte le persone che gli sono state vicine: dai medici "che mi hanno salvato la vita" ai tifosi "che si sono preoccupati di me e che hanno pregato per me. In momenti come questi c'è bisogno di Dio".

L'ex fuoriclasse racconta i suoi giorni in clinica, quando le sue condizioni erano drammatiche: "Ho sentito un freddo maledetto, ho pensato di morire. Lottavo con qualcuno mentre ero attaccato il respiratore. Alla fine ho pensato che a 43 anni sarebbe stato ingiusto non poter avere rispetto e ammirazione per i tifosi del calcio argentino. Sono entrato nel tunnel e ho aspettato la fine...".

Maradona pensa anche al futuro: "Voglio visitare - ha concluso - tutti i Paesi. Per esempio mi piacerebbe andare alle Olimpiadi, in Iran e in Afghanistan. Forse è una follia mia. Ora andrò a Cuba, poi questa estate vorrei tornare in Italia...".

DIEGO ARMANDO MARADONA

"El Pibe de Oro"

Diego Armando Maradona, nasce il 30 ottobre 1960 a Buenos Aires, in un quartiere periferico, dove la povertà è all'ordine del giorno. Come tutti i bambini poveri dunque, passa la maggior parte della sua giornata a giocare a pallone in mezzo alle strade. Da subito viene chiamato "El Pibe de Oro" (il ragazzo d'oro) per le sue incredibili doti tecniche. Inizia la carriera da professionista nell'Argentinos Juniors, per poi passare al Boca Juniors.

A sedici anni viene convocato in nazionale maggiore, ma Menotti commissario tecnico argentino, non lo convocherà ai mondiali del 1978, in quanto non lo ritiene adeguato per la sua giovane età. Maradona gli risponde, vincendo i campionati giovanili per nazioni.

Si rifarà comunque nei mondiali in Spagna del 1982 dove si mette in mostra, illuminando con le sue giocate una spenta Argentina, segna due gol, ma nelle partite con il Brasile e successivamente con l'Italia, la sua stella non riesce a brillare. Chiude sottotono la sua apparizione ai campionati con un espulsione, ma ormai viene considerato un mito, tanto da essere paragonato a Pelè, per il suo modo di giocare e di conquistare il pubblico con le sue giocate magistrali.


Il Barcellona lo acquista con un ingaggio record, offre al Boca Juniors sette miliardi delle vecchie lire. Ma la sua esperienza in Spagna con la maglia blaugrana, risulterà estremamente dolorosa. In due anni gioca solo trentasei partite, a causa di un gravisismo infortunio dove Andoni Goicoechea, difensore dell'Athletic Bilbao, gli fratturerà la caviglia sinistra e gli romperà il legamento.

La sfortuna comunque gli volterà finalmente le spalle, infatti dopo lunghissime ed estenuanti trattative approderà a Napoli, dove la città lo trasforma in un idolo venerandolo. La società Napoli calcio, lo acquista per una cifra stellare, tredici miliardi di lire, ma questo sforzo enorme viene largamente ricompensato dal "Pibe de Oro". Regala alla città numerosi trofei : due scudetti (1987-1990), una coppa Italia (1987), una coppa Uefa (1989) e una Supercoppa italiana (1990).

Nel 1986 in Messico con l'Argentina, conquista la Coppa del Mondo, dove sarà premiato inoltre come miglior giocatore della competizione. Segna cinque reti e nei quarti di finale con l'Inghilterra, realizza un gol che passerà alla storia con il nome di "La Mano di Dio" (insacca con un colpo di testa aiutandosi con la mano).

Ma non finiscono qui le sorprese, in questa intensa e spattacola partita Diego Armando Maradona, partendo con la palla al piede dal centrocampo e dribblando mezza squadra avversaria, deposita la palla in rete. In seguito una giuria di esperti lo voterà come il più bel gol della storia del calcio.

In finale prende per mano la propria squadra e la guida verso la conquista del mondiale, battendo la Germania per 3-2, il "Pibe de Oro", finalmente è campione del mondo.

Dopo la conquista di numerosi trofei con la maglia del Napoli, si arriva ai mondiali in Italia nel 1990. Inizia il declino della sua carriera, l'Argentina arriva in finale, ma viene sconfitta dalla Germania, per un rigore realizzato da Brehme. Maradona non accetta il risultato finale, scoppia in lacrime e lancia pesanti accuse : "E' un complotto, ha vinto la mafia".

Nel 1991 in marzo il Pibe de oro, viene scoperto positivo ad un controllo antidoping e viene squalificato per quindici mesi.

Nel 1994 viene convocato per i mondiali negli Stati Uniti, nella partita con la Grecia segna un gol meraviglioso, l'immaggine del suo grido liberatorio fa il giro del mondo, sembra che il campione sia uscito finalmente dall'oscurità del tunnel del declino, ma invece viene nuovamente fermato, questa volta per utilizzo di efedrina, sostanza proibita dalla FIFA. L'Argentina accusa il colpo, la squadra viene eliminata.

In ottobre dello stesso anno, viene ingaggiato come allenatore dal Deportivo Mandiyù, ma dopo soli due mesi la sua avventura termina. Nel 1995 allena il Racing, ma anche qui dopo soli quattro mesi si dimette. Torna allora a giocare indossando la casacca del Boca Juniors, dove vi rimane al sino al 1997, quando verrà nuovamente trovato positivo all'antidoping.

Nel giorno del suo trentasettesimo compleanno, "El Pibe de Oro" annuncia il suo ritiro dal calcio.

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PREMI E RICONOSCIMENTI ALLA SUA CARRIERA

1978

Capocannoniere del Campionato Metropolitano.

1979

Capocannoniere del Campionato Metropolitano.

Capocannoniere del Campionato Nazionale.

Campione del Mondo juniores con la nazionale argentina.

"Olimpia de Oro" al Miglior calciatore argentino dell'anno.

Scelto dalla FIFA come Miglior Calciatore dell'anno in Sudamerica.

Ottiene il Pallone d'Oro come Miglior Calciatore del momento.

1980

Capocannoniere del Campionato Metropolitano.

Capocannoniere del Campionato Nazionale.

Scelto dalla FIFA come Miglior Calciatore

dell'anno in Sudamerica.

1981

Capocannoniere del Campionato Nazionale.

Riceve il Trofeo Gandulla come Miglior

Calciatore dell'anno.

Campione di Argentina con il Boca Juniors.

1983

Vince la Coppa del Re con il Barcellona.

1985
Viene nominato ambasciatore dell'UNICEF.

1986

Campione del Mondo con la nazionale argentina.

Vince il secondo "Olimpia de Oro" al Miglior calciatore argentino dell'anno.

E' dichiarato "Cittadino Illustre" della Città di Buenos Aires.

Ottiene la Scarpa d'Oro consegnata dalla Adidas al miglior calciatore dell'anno.

Ottiene la Penna d'Oro come miglior calciatore in Europa.

1987

Campione d'Italia con il Napoli.

Vince la Coppa Italia con il Napoli.

1988

Capocannoniere della Serie A con il Napoli.

1989

Vince la Coppa UEFA con il Napoli.

1990

Campione d'Italia con il Napoli.

Ottiene il Premio Konex di Brillante per la sua abilità sportiva.

Secondo posto nella Coppa del Mondo.

Nominato Ambasciatore dello Sport dal Presidente dell'Argentina.

Vince la Supercoppa Italiana con il Napoli.

1993

Premiato come Miglior Calciatore Argentino di tutti i tempi.

Vince la Coppa Artemio Franchi con la nazionale argentina.

1995

Ottiene il Pallone d'Oro alla carriera.

Premiato come "Maestro Ispiratore di Sogni" all'Università di Oxford.

1999

"Olimpia de Platino" al Miglior Calciatore del secolo.

Riceve dalla AFA il premio come miglior sportivo del secolo in Argentina.

Il suo slalom del 1986 contro l'Inghilterra è scelto come miglior gol della storia del calcio.

In assoluto il migliore di tutti i tempi pekkato ke ha rovinato la sua immagine negli ultimi tempi

sapete ke il carvia(campioni) sta per ingaggiare suo figlio!!!

kissa se sara una stella come il padre

X M.harlock:

Ti prego di inserire la fonte del materiale che hai postato.

Grazie

Le fonti del post sono notizie tratte liberamente da internet.

Ti ringrazio per avermelo ricordato e mi scuso per la svista.



:SMILE11:

:SMILE63:

(ANSA) - LONDRA, 16 GEN - Il gol di mano segnato da Maradona nei quarti dei Mondiali '86 all'Inghilterra fu colpa dell'arbitro, secondo il suo assistente dell'epoca. Secondo il guardalinee bulgaro Bogdan Dotchev, l'arbitro tunisino Ali Bin Nasser e' "un idiota piu' adatto a far pascolare i cammelli nel deserto che ad arbitrare una partita di Coppa del Mondo". L'affermazione segue di pochi giorni quella del direttore di gara che aveva scaricato la responsabilita' dell'errore proprio sul guardalinee.

(ANSA) - BUENOS AIRES, 20 APR - Maradona e' stato sottoposto ieri ad una tomografia al cervello, esame disposto dai medici per riscontrare eventuali anomalie. Lo rivela il quotidiano 'Clarin', mentre il giornale sportivo 'Ole'' assicura che l'ex fuoriclasse non vuole ricoverarsi in un clinica psichiatrica e che "si torna a parlare di una possibilita' di un trasferimento a Cuba". Il 'Clarin' precisa che "si e' voluto effettuare una mappa del cervello, per determinare se esiste una lesione".

(ANSA) - BUENOS AIRES, 7 MAG - Diego Maradona e' stato dimesso dalla clinica neuropsichiatrica di Buenos Aires dove era stato ricoverato il 21 aprile scorso. Dovra' comunque sottoporsi a terapia ambulatoriale tre volte la settimana. Il medico personale di Diego, Alfredo Cahe, ha spiegato al quotidiano Clarin che per la buona evoluzione generale e comportamentale del paziente, i medici hanno deciso di autorizzarlo a tornare a casa.

(ANSA) - BUENOS AIRES, 9 MAG - Diego Maradona si conferma portafortuna per il Tristan Suarez, squadra di serie B argentina: quando va a vederla, vince. Ieri, infatti, con l'ex Pibe de oro in tribuna, il Tristan ha superato per 3-2 il Central Cordoba dopo essere stato sotto di due gol. All'arrivo allo stadio, non lontano dal suo chalet di Ezeiza (30 km da Buenos Aires), Diego e' stato accolto da un lungo applauso dei tifosi che non dimenticano i precedenti in cui ha gia' portato fortuna. La storia continua.

(ANSA) - BUENOS AIRES, 19 OTT - Di notte Diego Armando Maradona fa ancora "incubi sulla droga": svegliarsi e' quindi per l'ex 'Pibe de Oro' un "sollievo".Nel corso di un'intervista televisiva Maradona ha aggiunto: "Mentre sogno e' come se fossi in quel momento...vedo le facce che vedevo, quando mi sveglio e' un sollievo, la mia lotta interna e' tremenda". Quando si sveglia Maradona e' cosi' felice che la prima cosa che fa e' abbracciare chi gli sta accanto.

(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Diego Maradona attacca ancora una volta i vertici del calcio mondiale, e lo fa tramite un'intervista all'emittente colombiana RCN. "Se io avessi abbracciato Blatter ora sarei nella famiglia della Fifa. Ma sarei anche un figlio di p... - dice - Prendete Platini e Beckenbauer: sono ex grandissimi, ma per anni si sono messi al servizio di Blatter, e tutto questo e' molto triste". Maradona vuole ribadire anche di essere in polemica nei confronti della Chiesa: "il Papa e' un politico".