e lo nasconde nella valigia
Siena 25 novembre 2004 - Il cadaverino di un neonato è stato rinvenuto nella stanza di un convitto per studenti. È accaduto a Siena, dove la polizia è poi risalita una ragazza, una studentessa in giurisprudenza di 19 anni, originaria della provincia di Avellino.
La giovane è stata rintracciata alla stazione di Chiusi, da dove stava partendo forse per tornare a casa.
La macabra scoperta è stata fatta dalle addette alle pulizie : il corpicino era avvolto in un sacchetto e quindi posto all'interno di una valigia. Secondo gli inquirenti la giovane lo avrebbe abbandonato, prima di partire per far ritorno a casa.
Ora la ragazza si trova in ospedale. nei suoi confronti potrebbero scattare i reati di infanticidio e occultamento di cadavere. Le indagini dovranno però chiarire tutti i dettagli della tragica vicenda.
La ragazza studia alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Siena. Il piccolo, un maschietto, era nato circa due settimane fa (sarà l'autopsia a stabilire il giorno esatto), probabilmente nella camera del convitto femminile dove la ragazza viveva da sola. Nessuno degli amici si era accorto di niente. La giovane, originaria di Avellino, aveva mascherato la gravidanza sostenendo di essere ingrassata.
Solo questa mattina, dopo che le donne delle pulizie hanno scoperto il cadavere avvolto in un sacco di plastica e nascosto in una valigia dentro un armadio, le amiche hanno ricollegato i fatti. Alla polizia le giovani hanno pure raccontato di aver sentito, meno di due settimane fa, delle grida provenienti dalla stanza della loro compagna.
La diciannovenne avellinese aveva detto loro di essersi sentita male, ma di essersi subito ripresa. Il parto potrebbe essere avvenuto proprio in quell'occasione.
I medici legali dovranno adesso stabilire se il piccolo, quando è nato, era già morto. La studentessa, accompagnata oggi pomeriggio in ospedale per accertamenti medici, è attualmente indagata per infanticidio e occultamento di cadavere: non può però essere arrestata in quanto è trascorsa la flagranza.
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