Che allegra brigata, e che bene si vogliono. Abbiamo un governo di buontemponi che non pensa che alla felicità dei cittadini. Silvio Berlusconi dichiara (titolo dell’insospettabile Libero ): «Sono circondato da filibustieri». Ma come, non li ha scelti lei, me lo consenta, quei compagni di avventura? Non li conosceva? Il premier aveva promesso di «tagliare le imposte», ma il destino cinico e baro, con la collaborazione di Fini, glielo ha consentito in modo discutibile. Se va bene ce ne accorgeremo un pochino nel 2007, cioè dopo le elezioni. E, sempre secondo il primo ministro, il leader di Alleanza nazionale è stato «il regista occulto» di questo papocchio. Peccato, ma si consoli: anche Gesù sbagliò un paio di apostoli. Pietro, che fece finta di non conoscerlo, e Giuda che lo vendette per trenta denari. Con il passare del tempo e con la svalutazione il prezzo è aumentato.
I filibustieri, di cui il presidente si sente circondato, sono più guasconi che veri corsari, più interessati alle loro future poltrone che a quei cittadini che li hanno democraticamente eletti. Il Cavaliere insiste nel sostenere che il colpevole è Fini, il successore di Almirante, già camerata di Starace, gerarca quasi comico con il suo ordine: «Saluto al duce», ma molto più rispettabile di tutti questi per come mantenne un contegno impavido di fronte al plotone di esecuzione. Quindi, Gianfranco Fini è stato «il regista occulto» del rinvio della tanto promessa ed esaltata riforma fiscale. Il presidente di An è considerato da tutti, amici e nemici, un intelligente politico, forse questo rinvio lo ha fatto con qualche ragione, ad esempio, il bilancio dello Stato che ha bisogno più di entrate che di uscite.
Ma adesso il Cavaliere avrà la forza di mandare a casa qualche «filibustiere», qualche corsaro a caccia di bottino?




Corriere della Sera
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