.... davvero non so se tutto questo ha un senso... piu' di mille ostaggi... un blizt ..che forse era meglio non fare e per ora 300 cadaveri....
.... è strano... piu' il tempo passa e piu' dovremmo essere vicini alla fine del "terrosimo"... visto che ci abbiamo fatto anche due guerrre e ... piu' il terrorismo... è forte.... anhe quello di stato...
LA TESTIMONIANZA DELL'INVIATO DI REPUBBLICA
"Ho visto trecento cadaveri
anche moltissimi bambini"
BESLAN - In Ossezia del nord, fuori dalla scuola nella quale le teste di cuoio russe hanno appena compiuto un blitz per liberare gli ostaggi, c'è anche l'inviato di Repubblica, Giampaolo Visetti. Mentre le fonti ufficiali parlano ancora di poche vittime, Visetti conta centinaia di morti, tra cui moltissimi bambini. Ecco la sua testimonianza, raccolta da Edoardo Buffoni di Radio Capital.
"La situazione è che, contrariamente a quanto si dice, gli ostaggi non sono stati ancora completamente tirati fuori dalla scuola. Continuano a uscire barelle cariche a questo punto purtroppo solo di morti. Sono entrate anche delle tende da campo e si presume che queste servano per disporre i cadaveri delle persone che erano nella scuola nel cortile, per poi portarli via con i mezzi che stanno entrando adesso nel cortile".
Si può quantificare il numero delle vittime?
"Io ne ho viste uscire due o trecento. Ormai è mezz'ora che continuano a uscire barelle cariche di cadaveri. In questo momento stanno accorrendo davanti a me decine e decine di persone con barelle a mano che vanno all'interno della scuola. Addirittura non solo uomini delle forze dell'ordine, ma anche i genitori, i fratelli. Vedo gente comune che prende delle barelle e sta entrando nella scuola. Nel frattempo si continua a sparare, ci sono esplosioni perché sembra che circa dieci, quindici guerriglieri siano riusciti a mescolarsi tra gli ostaggi in fuga, a uscire fuori dalla scuola e sarebbero adesso asserragliati in un capannone alla periferia sud della cittadina e sono stati circondati dalle forze dell'ordine che però non sanno se hanno con sé degli ostaggi".
Questi cadaveri sono per la maggior parte bambini, studenti?
"Non sono per la maggior parte bambini, ci sono però anche moltissimi bambini, che purtroppo sono qui, distesi su un prato. Anche i feriti uscivano praticamente denudati, e questo non si capisce. I cadaveri portano i segni delle mitragliatrici sul petto, sulla schiena, sul viso, e quindi parrebbe di capire - la gente dice questo - che sono stati giustiziati dai guerriglieri quando hanno capito che ormai alla scuola era stato dato l'assalto".
L'assalto alla scuola, si può capire come è nato?
"Dovrebbe essere stata una trappola dei guerriglieri, che hanno acconsentito al recupero di alcuni cadaveri che avevano portato questa notte nel cortile della scuola. Quando le persone, gli uomini, sono andati a prenderli, i terroristi avrebbero fatto fuoco ammazzandoli. A quel punto sono intervenute le forze dell'ordine. Però la portata enorme del blitz, dell'attacco a cui abbiamo assistito con centinaia di mezzi, migliaia di uomini, elicotteri, tutti che in pochi secondi erano attorno alla scuola, fa pensare a un'azione pianificata da molte ore, se non già da ieri".
Hai la possibilità di capire quante persone fossero lì dentro?
"Tutti qui a Beslan dicono che sono circa un migliaio le persone che erano nella scuola, tra professori, nonni, zii, genitori, bambini. Mercoledì era il primo giorno di scuola e ogni bambino andava con i fiori, come si usa qui, a scuola con i suoi parenti. C'erano anche tantissimi neonati, i nonni. Per cui è una scuola che può avere ottocento studenti. Solo gli studenti. Figuriamoci tutti gli altri. Le cifre le vedremo forse domani, dopodomani, ma si tratta di cifre molto molto alte".
(3 settembre 2004)
la verità ti rende libero
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