Per ora è un banale raffreddore, ma potrebbe trasformarsi presto in un'epidemia incontrollabile. I pirati informatici stavano facendo le prove da tempo, e ora finalmente ci sono riusciti: è in circolazione Mosquito, il primo virus realmente dannoso per i telefoni cellulari. E' solo l'inizio, giurano gli esperti, e la situazione non potrà che peggiorare.
Tecnicamente, il virus è un
"cavallo di Troia": si nasconde all'interno di "Mosquitos", un gioco che può essere scaricato direttamente dal Web o dai sistemi peer-to-peer. L'ignaro utente è convinto di aver installato un videogame. Invece, un codice maligno contenuto nel programma inizia a inviare grandi quantità di sms verso numeri a tariffazione maggiorata. La vittima non si accorge di nulla finché il suo credito telefonico non è prosciugato.
Il virus Mosquito colpisce esclusivamente i telefonini che usano il sistema operativo Symbian Series 60, in particolare i Nokia 7650, 3650 ed N-Gage. Le case produttrici di antivirus ritengono basso il suo livello di pericolosità, dal momento che per diffondersi il virus richiede l'apporto attivo dell'utente e può essere eliminato facilmente, cancellando il programma infetto.
Ma il problema, fanno sapere gli esperti, non è Mosquito. Il problema sono i virus che verranno: "In questo momento, Mosquito non è particolarmente diffuso", ha spiegato al sito Bbc News il direttore della sicurezza di McAfee, Sal Veveros. "Ma ogni volta che vediamo qualche virus che riesce a diffondersi con successo, dopo un po' arrivano gli emuli".
A giugno, l'azienda di sicurezza russa Kaspersky Lab aveva scoperto Cabir, il primo worm ideato per i cellulari. In quel caso, però, si trattava soltanto di una prova, creata da un gruppo di hacker per dimostrare la vulnerabilità dei sistemi mobili. Cabir non faceva alcun danno, ma gli analisti avevano avvertito che, presto o tardi, qualcuno avrebbe messo in giro qualcosa di più pericoloso.