La rabbia del ministro Giovanardi: «Il vero problema sono i parlamentari ancora a letto invece che in Aula a votare»
ROMA - Il governo è stato battuto nell'aula della Camera nel corso della votazione su due emendamenti presentati dalla Lega Nord al decreto legge sulla pubblica amministrazione. Gli emendamenti sono stati votati dalla Lega e dalle opposizioni. In aula c'è tensione perché mancano diversi parlamentari della maggioranza.
Il decreto, ora, dovrà tornare al Senato in gran fretta per essere approvato in via definitiva già oggi pomeriggio visto che a mezzanotte scadono i sessanta giorni utili per la conversione in legge. Minimizza, peraltro, il ministro Carlo Giovanardi: «Nessun problema, sono modifiche di poco conto. E poi è già stato modificato una ventina di volte in commissione. Oggi torna al Senato, sarà approvato in tempo».
EMENDAMENTO OPPOSIZIONE, GOVERNO ANCORA BATTUTO - Governo battuto per la terza volta in Aula alla Camera sul decreto sulla Pubblica amministrazione. L'aula ha infatti approvato, con il voto favorevole della Lega, un emendamento delle opposizioni sul quale il governo e anche la commissione Bilancio avevano espresso parere negativo. L'emendamento attribuisce un contributo straordinario al corpo nazionale di soccorso. I sì sono stati 221, i no 207.
LA RABBIA DI GIOVANARDI - «Sono quasi le 13 e ancora c'è qualche deputato che dorme». È duro il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, sull'assenza di diversi deputati visto che per ben due volte il governo questa mattina è stato battuto sul decreto sulla Pubblica Amministrazione. «Invece di fare il loro dovere, ci sono colleghi parlamentari sparsi per il mondo, che fanno gli affari loro. Questo è offensivo per le istituzioni». Sulla delega pensioni «non ci sono problemi», aggiunge Giovanardi che sottoliena che «il vero problema sono i parlamentari che sono a letto al mattino invece di venire a votare in aula». Secondo Giovanardi gli elettori dovrebbero stare «attenti a vedere cosa fanno i loro deputati, se sono in Aula o in giro a fare gli affari loro». Per il ministro dei rapporti con il Parlamento questa assenza dei deputati in Aula «è la cosa più grave e offensiva per le istituzioni».
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[Modificato da Gimbo 15 28/07/2004 0.09]
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