recensione NEWS OF THE WORLD, QUEEN-1977
Recensione News Of The World
Un anno dopo l’uscita di “a day at the races” i Queen danno alla luce lo spettacolare “News Of The World”, creativo a partire dalla copertina, ideata da Roger , basata su un quadro del 1953 di Frank Kelly Freas.
Registrato tra Luglio e Settembre 1977 nei Sarm West e Wessex Studios, il contributo maggiore è stato dato da Brian a quota 4 pezzi scritti, 3 di Freddie, e 2 di Roger e John.
L’accoglienza migliore è stata ricevuta dal mercato USA, che l’ha fatto schizzare fino al terzo posto, 36 settimane di permanenza nelle charts, con conseguente disco di platino.
Questo lavoro si distingue dagli altri per la particolarità dei suoni, la sperimentazione dei generi, la diversificazione dei pezzi, che hanno comunque un ottimo livello, a dimostrazione che i Queen non possono essere classificati con accezione assoluta “un gruppo Rock”.
I primi due pezzi sono considerati i due pezzi più popolari del gruppo, (vi ricordo che l’aggettivo popolare NON DEVE essere considerato sinonimo di qualitativamente eccellente).
1. We Will Rock You [2:01]:un pezzo dalla semplicità disarmante, poco da dire, scritto quasi per gioco e diventato celebre per il suo semplice doppio senso (to Rock = Scuotere), un pezzo che ha contribuito alla celebrità dei Queen, che li ha etichettati per sempre nella memoria ignorante del grande pubblico, per questo un pezzo poco amato dai fan.
2. We Are The Champions [2:59]: senza ombra di dubbio il pezzo più popolare delle regine.
Mercury si fa trascinare dalla suo proverbiale megalomania mischiata al senso della lotta che lo porterà più tardi a lottare contro la morte.
Un pezzo magnifico a partire dalle seconde voci all’interpretazione dell’autore, bellissima la batteria, come bellissima è la chitarra che accompagna la voce limpida di freddie che adotta un’interpretazione commossa e orgogliosa. Perfetta la scelta del vibrato a scapito del falsetto o del semplice acuto.
È un piacere persino scriverne la recensione.
3. Sheer Heart Attack [3:24]: Roger iniziò a lavorare su una canzone con questo nome durante le sessioni di "Sheer Heart Attack", ma non riuscì a finirla in tempo. Il nome della canzone fu usato per il titolo dell’album, ma la canzone fu completata solo tre anni dopo,e inserita in “News of The World”.
Stiamo parlando di una canzone adrenalinica, dove Roger (che prende parte ai cori e suona basso e chitarra) e la sua batteria sono al centro dell’attenzione, si scatena dando una scossa (Rocchettara) a tutto l’album.
I cori sono accentuati e la voce di Freddie e chiaramente manomessa, dalle sovraincisioni all’eco.
Tranne in alcuni punti, basso e chitarra sembrano sovrapporsi in un tutt’uno che disorienta.
Outro inesistente, la leggenda narra che nel mezzo della canzone il nastro di registrazione finì, quando i 4 sentirono il lavoro finito, decisero di lasciarla intatta. Fecero bene.
Irrequieta.
4. All Dead All Dead [3:09]:spiacente di deludervi, questa non è una ballata tradizionale, non è una canzone sul cuore spezzato da un amore finito, il nostro originale Brian l’ha composta ispirato dal dolore della perdita della sua….MICIA!!!ebbene, Freddie ci “rimise la faccia” ma non era il solo a cui piacevano i gatti, Bri amava così tanto la sua gattina da dedicarle un commiato tutto suo, ecco che frasi come “She came without a farthing A babe without a name” oppure “Of course I don't believe You're dead and gone trovano una spiegazione.
5. Fight From The Inside [3:03]:secondo ed ultimo brano di Roger, in cui il batterista si alza dalla batteria e abbraccia il microfono. il ritmo quasi ipnotico culla benissimo la voce arrabbiata di Roger, nella parte strumentale posso evidenziare la scelta dei quattro di dare molto spazio al basso, suonato dallo stesso Roger, che suona anche le chitarre insieme a Bri.
Freddie non prende parte alle liriche. 100%roger, 100%rock.
7. Get Down Make Love [3:51]: È puro Rock afrodisiaco, un pezzo che i queen dedicano al lato dirty del sentimento più etereo dell’universo.
La penna strappa dalla mano di Freddie parole irriguardose, ineleganti, ma di una chiarezza smodatamente persuasiva.
Come altri gruppi(come non citare i led zep di whole lotta love?) i queen non resistano alla tentazione poco glam(che per definizione ammicca senza essere esplicito) di incidere,tra luglio e settembre1977nei Wessex Studios, il “ritmo della scopata”.
Il pezzo è altalenante, vacillante, la parte strumentale, è per lo meno nella prima parte, in cui la fa da padrone il basso, solo un sottofondo alla voce di Freddie(tra l’altro l’uso del piano, che a me personalmente evoca magia, si poteva evitare!), che interpreta magistralmente la prima parte della canzone usando grinta, ingordigia, frenesia.
Nella sconfortante seconda parte, che inizia circa nella seconda metà del secondo minuto, la parte strumentale convince molto di più, infatti improvvisamente ne viene alzato il volume in modo da conferirgli più rilievo, mentre Freddie da il via ad un acme del piacere a senso unico(si sente solo la sua voce!!!), che da l’idea più di autoerotismo che di sesso.
IMPUDENTE.
8. Sleeping On The Sidewalk [3:07]: Un testo fine, avvolto nei ricordi che profumano d’antico e di nostalgia, registrato “in presa diretta”, all’insaputa della band,
Sonorità distanti dal rock che ricordano saloon e racconti di vecchi e sdruciti cow boys.
Questa è la storia, generata dalla mente di Brian, di un trombettista, un artista di strada, un viandante senza un quattrino che viene raccolto dalla strada e fatto interprete del “record of the year”, che però diventa vittima della celerità con cui la sua fama si presentò :in un batter d’occhio, il povero trombettista viene rigettato in strada come un sudicio cencio vecchio!
Brian ricorda che scrisse questo brano di getto, ma la sua efficacia non venne affatto intaccata : ritmo ripetitivo e al tempo stesso genuino, parte strumentale inappuntabile.
La canzone non richiede all’interprete troppe acrobazie canore ma Brian se la cava abbastanza bene con la voce e riesce a dare al pezzo un gran sigillo.
9. Who Needs You [3:07]:la prima cosa che salta all’orecchio nell’ascolto di questo pezzo è sicuramente la chitarra ineccepibilmente suonata da John, che scrive un pezzo dalle venature soul e blues. Il testo non è originalissimo, ma Freddie riesce a lasciare il segno anche in questo brano.
10. It's Late [6:27]: Una canzone segnata dalla disperazione del rimpianto, carica, in cui, fatto strano per i Queen, voce, chitarra, basso e batteria hanno lo stesso rilievo.
La struttura di It's Late è simile ad una lirica teatrale, benché non sia firmata Mercury.
Brian Harold May concepì la canzone dividendola in 3 scene, ma non lasciatevi ingannare, non sono nient'altro che 3 strofe più il ritornello ripetuto 3 volte.
La peculiarità del brano è l'interpretazione di Freddie, disperata. Il testo narra la storia di una coppia :lui viene inseguito da una lei che lo ama e cerca di trattenerlo nonostante i di lui "It's Late".
Alla fine, nell'ultima scena, dopo vari tira e molla, giochi di colpe, lui cede e la coppia si concede una notte di passione che, si spera, annulli tutti gli It's Late.
Strumentalmente parlando, la canzone è piena, nessun neo, cori ben inseriti, acuti e bassi perfetti.
Il pezzo appare fin troppo preciso, ma al 6' Freddie provvidenzialmente lascia andare la sua voce a vocalizzi impedibili.
11. My Melancholy Blues [3:29]:piano e voce per il pezzo che chiude (in bellezza) News Of The World.
Freddie si lascia trascinare in un blues in cui la mera malinconia prende il sopravvento su tutti gli altri sentimenti. Un pezzo dalle sfumature retrò, particolare e classico al tempo stesso.
All’altezza dell’album.
(¯'·.¸¸.·´¯'·.¸¸.-->Era già l'ora che volge il desio
ai navicanti e'ntenerisce il core lo dì
c'han detto ai dolci amici addio<--.¸¸.·´¯'·.¸¸.·´¯)
Dante
ho acceso la mia candela da entrambi i lati, si consumerà presto, ma amici miei, che luce meravigliosa fa