Qualche consiglio per affrontare la prima prova scritta
La prima prova scritta è il primo ostacolo che lo studente si trova di fronte. Nel vecchio ordinamento degli esami di maturità era costituita dal classico "tema"; oggi il maturando può scegliere in una gamma di alternative più varia e complessa: proprio per questo è bene conoscere tutte le possibilità.
>
Le coordinate fondamentali della prima prova scritta
Lo scopo fondamentale di questa prova è valutare la padronanza della lingua italiana come strumento di espressione del proprio pensiero, in modo il più possibile chiaro ed efficace. Si tratta di un obiettivo fondamentale e che interessa tutti gli studenti: infatti le tracce assegnate sono uniche per tutti gli indirizzi di studio e tipi di scuola.
Inoltre questa prova, a differenza degli altri scritti dell'Esame di Stato, dovrebbe permettere allo studente, come recita il Regolamento istitutivo, "la libera espressione della personale creatività". Altri elementi che verranno valutati dalla Commissione saranno la correttezza formale e la capacità di argomentare, cioè di fondare le opinioni espresse su dati concreti e verificabili.
Analizziamo ora le tipologie di lavoro più frequentemente svolte dagli studenti
>
Svolgere il tema di attualità e il tema storico
Il tema di argomento storico e il tema di attualità sono le tipologie più tradizionali di scritto argomentativo, su cui probabilmente ti sarai esercitato maggiormente nel triennio.
Si tratta di commentare un soggetto proposto dalla traccia. Tale argomento può essere rispettivamente una tematica rilevante della storia (generalmente piuttosto recente) per quanto riguarda il tema storico, o un evento, un fenomeno o una caratteristica del mondo contemporaneo, per quanto riguarda invece il tema di attualità.
Statisticamente quest'ultimo è la tipologia cui si rivolge la maggioranza dei candidati, convinti che essa dia la possibilità di affrontare un tema su cui non sia necessaria alcuna preparazione, e che quindi permetta di parlare "a ruota libera". Si tratta però di un errore. Infatti il tema do vrebbe essere appunto un esercizio di scrittura argomentativa.
Vediamone le fasi principali:
1) Innanzi tutto bisogna chiarire bene la traccia, anche al fine di evitare di dire cose che non c'entrano con essa, cioè di andare "fuori tema"
2) poi si dovrebbe enunciare una tesi personale; meglio una sola, o due, o al massimo tre, ma non di più, per evitare di disperdersi, e soprattutto per il motivo che le proprie idee vanno argomentate. Infatti esporre le proprie tesi di per sé non basta.
3) il nocciolo del tema dovrebbe essere costituito proprio dall'argomentazione della tesi esposta, ovvero dalla raccolta, in modo ordinato e sistematico, di tutti gli elementi utili per dimostrarne la validità, con un metodo che si potrebbe definire quasi scientifico.
Quindi ti puoi rendere conto che svolgere bene un tema non può certo essere considerato un lavoro facile, bens&igra ve; al contrario richiede delle buone doti di senso critico e di organizzazione, anche perché, per la logica stessa della prova, svolgendo queste tipologie non ti puoi basare su alcuna fonte, come invece accade per il saggio breve o l'articolo di giornale.
Questi dati spiegano perché la maggior parte dei candidati, specie quelli alle prese con il tema di attualità, rischiano di cadere nei "luoghi comuni" e nelle "chiacchiere", cioè di dire cose banali e poco fondate su fatti concreti.
Per concludere, devi considerare che il tema argomentativo tradizionale è a tutti gli effetti un "esercizio di retorica". Considerando il significato antico di questa parola, l'espressione non ha necessariamente senso negativo: infatti si tratta della capacità di padroneggiare la comunicazione - in questo caso scritta - al fine di persuadere gli altri della validità delle proprie tesi.
>
Realizzare un saggio breve o un articolo di giornale
Anche il saggio breve e l'articolo di giornale sono testi argomentativi, ma pensati con una "prospettiva editoriale": in parole semplici il saggio breve è una simulazione di testo destinato a una rivista di cultura, o comunque letta da un pubblico specialistico; l'articolo di giornale, come spiega bene la definizione, è un testo destinato a un pubblico più vasto, quello che compra normalmente i quotidiani a diffusione nazionale.
Viene anche indicata allo studente una lunghezza massima prestabilita (e implicitamente consigliata): circa 5 colonne di foglio protocollo per il saggio breve, circa 4 colonne per l'articolo di giornale.
Tra le due tipologie ci sono anche gradazioni diverse a livello di codice linguistico (o di "stile" di scrittura): il saggio breve potrà utilizzare un lessico più specialistico (quasi per "addetti ai lavori"), mentre l'articolo di giornale dovrà attenersi a un'impostazione più divulgativa, proprio per il fatto che ipoteticamente si rivolge ad un pubblico vasto e variegato, privo di competenze specifiche.
Ma saggio breve e articolo di giornale sono soprattutto accomunati da una grande diversità rispetto al tema tradizionale: alla traccia sono allegati dati ed indicazioni, sotto forma di testi, tabelle ecc., di cui lo studente dovrà servirsi per svolgere la propria argomentazione e sviluppare la sua tesi. In questo modo gli esaminatori presuppongono che sia già stata fatta la prima fase di un lavoro di ricerca scientifica in merito a un determinato argomento, che è appunto la ricerca delle fonti utili alla dimostrazione di una tesi: tra l'altro questa prova potrebbe essere una utile preparazione per affrontare l'università, nel momento in cui dovrai preparare la tesi di laurea.
Veniamo ad alcuni consigli specifici per le due tipologie: il lavoro da svolgere con il saggio breve è organizzare i materiali proposti in modo coerente e ordinato, al fine di far emergere nel modo più chiaro la tesi che vuoi dimostrare, la quale deve essere pensata come un contributo al progresso scientifico di una particolare disciplina. Questo infatti è lo scopo dei saggi dei veri ricercatori. A tal fine ti risulterà utile organizzare la tua trattazione in paragrafi numerati progressivamente, ciascuno con un titolo che chiarisca bene il procedere della tua argomentazione. Puoi anche ricorrere, per non appesantire troppo il tuo testo, a delle note a pié di pagina, a condizione di non eccedere.
Riguardo all'articolo di giornale, è invece fondamentale precisare il tipo di giornale su cui intenderesti pubblicare il tuo contributo, nonché la sua collocazione ( prima pagina - pagina di cronaca - pagina sportiva - pagina culturale, ecc.). Inoltre è fondamentale scegliere un titolo per il tuo articolo, che riassuma in modo sintetico ma immediatamente comprensibile ciò che dirai. Coerentemente con lo scopo di questa tipologia, dovrai utilizzare uno stile semplice, piano e preferibilmente paratattico. Inoltre, qualunque sia il tema che tratti, dovresti sforzarti di trovarvi un qualche collegamento con l'attualità (ad esempio una ricorrenza, una similitudine con tematiche attuali), al fine di rendere il tuo articolo interessante per un ipotetico lettore di oggi.
> Analizzare e commentare un testo letterario
L'analisi e il commento di un testo letterario costituisce un'altra tipologia di tema piuttosto ambita dagli studenti.
Il lavoro fondamentale da compiere in questo caso è di decodificare il testo: infatti ogni testo letterario (sia esso narrativo o poetico) utilizza un particolare "codice" di comunicazione, cioè non si limita a comunicare dei dati, bensì aggiunge alla comunicazione un "valore aggiunto", che ne costituisce il valore.
In ogni caso il primo obiettivo dell'analisi è chiarire la struttura sintattica (e nel caso di una poesia, anche metrica) del testo. Poi bisogna valutare le scelte lessicali (ricorda che, soprattutto nella poesia, le parole hanno anche un valore fonico!). Solo dopo una attenta analisi del piano formale, si può passare alla considerazione del messaggio che l'autore vuole comunicare, in quanto nel testo letterar io forma e contenuto non sono mai slegati.
> Chiariamo i dubbi più frequenti
Quanto tempo si ha per svolgere la prima prova?
Il tempo massimo assegnato al candidato è di 6 ore.
Quanto devono essere lunghi gli elaborati?
Per alcune tipologie di prima prova, come articolo di giornale e saggio breve, è esplicitamente prevista una lunghezze massima; in ogni caso sarebbe consigliabile non scrivere più di due fogli di protocollo (conta la qualità, non la quantità di ciò che si scrive), e non meno di uno (devi argomentare in modo sufficientemente articolato le tue affermazioni).
Nella prima prova si possono esprimere idee personali?
Certamente sì, a condizione che tutto ciò che si afferma sia fondato su dati di fatto certi e incontrovertibili: evita luoghi comuni, banalità o frasi categoriche.
Per svolgere la prima prova occorre studiare?
La prova non valuta competenze nozionistiche specifiche, quanto piuttosto il senso critico, la capacità di argomentare in modo logico, le capacità espressive, quindi abilità che richiedono comunque una seria preparazione.
Esiste una tipologia di prima prova più facile delle altre?
No. Ogni tipologia ha elementi di difficoltà e richiede impegno e attenzione; anche il tema di attualità, che spesso è vissuto come "ancora di salvezza", è più insidioso di quanto sembri a prima vista.