Il decreto Urbani anche in Aula a Montecitorio non ha vita facile. Nella conversione del decreto in legge, infatti, è stato approvato un emendamento proposto dall'opposizione, i firmatari sono Pietro Folena (Ds) e Mauro Bulgarelli (Verdi).
L'emendamento sopprime l'obbligo per i provider di denunciare le violazioni commesse tramite Internet, una norma molto contestata proprio dai fornitori di connettività, che avrebbero dovuto diventare una sorta di sceriffi della rete.
La battuta d'arresto sarebbe dovuta principalmente alle assenze nella maggioranza; non sappiamo quanto abbiano contribuito anche le discussioni sviluppatesi in rete nelle scorse settimane.
Il senatore Fiorello Cortiana, presidente dell'Interguppo Bicamerale per l'Innovazione Tecnologica, nelle scorse settimane aveva molto criticato la prima stesura del decreto; adesso esprime soddisfazione per i fatti di questa mattina. "L'emendamento promosso dall'on. Bulgarelli dei Verdi e dall'on. Folena, su cui il Governo e' stato battuto, toglie di mezzo l'ultima questione su cui gia' nei giorni scorsi avevamo sollevato aspre obiezioni: ridurre i provider a cani da guardia di internet".
Cortiana tocca anche un altro punto, quello del cinema italiano: "Non si capisce perché i film prodotti con denaro pubblico mai restituito non possano diventare di dominio pubblico, visto che sono fatti con i soldi dei cittadini, e divenire quindi liberamente scaricabili tramite internet, sottoposti alla licenza Creative Commons".
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