Iraq, sale il numero degli ostaggi
Prima pagina LA STAMAPA
13 Aprile 2004
BAGHDAD. Un’altalena continua di annunci di nuovi sequestri tra i civili e i militari e di imminenti scarcerazioni. La situazione in Iraq appare sempre più difficile: sono finiti nelle mani dei guerriglieri anche due giornalisti della Repubblica ceca e 11 russi, mentre sono stati rilasciati solo autisti di origine araba e alcuni cinesi. Il bilancio dell’ultima settimana di scontri è drammatico: almeno 700 vittime tra gli iracheni, 70 tra i soldati della coalizione. Sul fronte delle operazioni militari gli Usa confermano il loro nuovo obiettivo: «La nostra missione è uccidere o catturare Muqdata Al Sadr». l’esponente religioso sciita, i cui seguaci sono stati al centro dell’ultima ondata di attacchi. «E' stata una settimana dura, prego ogni giorno affinché vi siano meno vittime ed è difficile dire quando la violenza terminerà, ma non dobbiamo dimenticare che stiamo facendo la cosa giusta», ha detto Bush, recandosi domenica a Fort Hood per consegnare 10 medaglie al valore ad altrettanti militari feriti in battaglia. A fronte delle prime ammissioni, Bush continua a difendere la strategia di un'America all'attacco dei terroristi. Ma le foto di ostaggi catturati e militari feriti o morti rendono perplessi gli americani. E i sondaggi sull'Iraq bersagliano la Casa Bianca: secondo «Newsweek», il 50% disapprova la guida della guerra.