Catwalk o dancefloor? Anche la moda balla...
Questa settimana inziamo con delle scuse: la serata modenese che abbiamo citato la scorsa settimana si chiama Qasi, non Quasi (certo, Qasi non è italiano e si pronuncia uguale, ma è così) e il sito è www.qasiclub.it. Il sito di Claudio Coccoluto forse non è il più attivo del mondo ma certamente non è vuoto come abbiamo scritto la scorsa settimana, perchè dall'altra parte del web c'è lui, Claudio Coccoluto, uno che spesso è al pc e risponde personalmente alle mail e agli sms. Bene, detto questo, facciamo quattro chiacchiere con Marco Polo Cecere, top dj che ha appena "sonorizzato" (si dice così e poi fa molto cool) un bel po' delle sfilate milanesi appena concluse. Ormai le passerelle sembrano dancefloor e poi il vero 'clubber' deve sapere qua li sono i suoni davvero 'in voga': "Ho suonato soprattutto electro house 'pesante'. Suonare musica che abbia un certo ritmo è un'esigenza per far camminare le modelle, la tendenza musicale, la musica elttronica, l'ho scelta io. Elettronica con ispirazioni che vanno dal pop elettronico alla musica celtica o etnica". Come funziona la musica d'una sfilata, c'è spazio per improvvisare? "Prima della sfilata propongo allo stilista 'l'ultimo trend', ovvero la musica che vorrei suonare, e realizzo una scaletta definendo con lui quali sono i brani. I tempi dei brani li decido al momento, e c'è anche molta improvvisazione. Per la sfilata di Alviero Martini, dedicata al mondo di chicago anni '40 ho usato Madonna. Per Angelo Marani ho proposto il suono di David Bowie. Per Luciano Soprani, suoni elettrici e più english... Per Thess & Thess, produttori di pellicce che hanno proposto una nuova linea ho suonato molta house elettronica, dando spazio a due mie produzioni, Love Machine e Sexy Star". Marco Polo Cecere lo trovate in giro per i migliori club italiani e ha in serbo un progetto (per ora top secret) che mescola, guarda caso, moda e musica (foto tratta da www.alvieromartini.it)