Il tuo modo di 'amare' è cambiato con l'uso del telefonino?
Neve
L’AMORE AI TEMPI DEL TELEFONINO
Parafrasando il titolo di un noto romanzo, è innegabile come i nuovi mezzi di comunicazione (telefonia mobile e Internet) hanno cambiato la natura dei sentimenti. Ne è’ una spia l’offerta variegata che i principali gestori di telefonia propone per San Valentino, spaziando tra sms, mms o telefonate.
Cambia inoltre il codice linguistico dell’amore, che da articolato e ricco (si pensi alle poesie e alle lettere romantiche di una volta) diventa “standard”. Costretto dallo spazio ridotto dell’sms ad una sintassi sincopata, il linguaggio dell'amore perde la sua forza espressiva, anche a causa del frequente ricorso alle sigle.
Ma non è solo questo.
L’amore permesso dai nuovi mezzi di comunicazione rimanda continuamente ad uno stato di possibilità nuove. Attraverso scambi di e-mail, chattate on line e sms si costruiscono continuamente possibilità sentimentali, nelle quali si entra (e si esce) con facilità grazie alla tecnologia. E’ il regno della potenzialità allo stato puro, che - estremizzando - non contempla più la concretezza di un abbraccio ma l’evanescenza di parole.
Si ha come l’impressione inoltre che ad essere privilegiata è la dimensione ludica delle relazioni affettive, dove conoscersi e innamorarsi o fare sesso è solo gioco.
Risultato? Caos più totale. Da un lato donne che non hanno più paura di buttarsi, si lanciano in voli di corteggiamenti dai sapori osè, e poi…atterrano esauste nella loro "singlitudine". Dall’altro uomini che corrono con queste nuove creature, si avventurano e si ritrovano su un pianeta inesplorato. E da entrambe le parti si eleva un lamento: dov’è finito l’amore?
Conseguenza principale della modernità è infatti l’impossibilità di prendere in considerazione rapporti a lungo termine. Il modello imperante oggi in ambito sentimentale è la parcellizzazione dei legami. L’individuo costellato da tanti affetti. Tanti, sì, ma Fragili Incostanti Effimeri. Pronti ad assumere mille forme senza mai diventare davvero concreti.
Ci si scambia decine di sms e di e-mail. Con le parole scritte si osa più di quanto si farebbe a voce. Nel rifugio degli sms e delle chat ci si sente più sicuri. E questo scrivere incessante crea l’illusione di intimità. Ma quando per un motivo x lo scambio si arresta, si ha l’impressione che quell’intimità non sia mai esistita. E’ come se le parole siano state prive di importanza e peso.
Si interrompono le relazioni come se, con il comando "Canc", si chiudesse un docu mento del pc.
E se il trasporto delle passioni è reso più agevole dai nuovi mezzi di trasgressione ehm comunicazione, gli obiettivi - di conquista - si fanno più sfumati, più distanti.
L’amore è diventato fluido, come sostiene Zygmunt Bauman in “Liquid Love” (Polity Press). “Come per l’upgrade dei giochi elettronici anche le relazioni devono essere aggiornabili”.
Certo, la virtualità dei sentimenti può essere divertente, dal momento che tiene in allenamento cuore e desiderio. A patto che non si cada nella trappola di inseguire un fantasma irreale che sostituisca la relazione personificata. È un modo per coltivare l’affettività. Perchè in definitiva, uomini e donne continuano a nutrire il sogno di un amore che duri per sempre. E se al momento il binomio psicologia - tecnologia sembra il modo più efficace per raggiungere l’obiettivo, ben venga! Basta aver sempre in mente che il tasto “Canc” è sempre in agguato.