00 17/04/2009 09:56

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JK Rowling non si dà pace da quando ha scoperto che il sito di book sharing Scribd (un vero e proprio YouTube dei libri, secondo alcuni editori atterriti) metteva a disposizione dei suoi utenti delle copie piratate della serie di Harry Potter.

Dalla scorsa notte l’autrice e i suoi editori stanno facendo di tutto perché i file in questione vengano rimossi dal sito, uno ad uno, e sono esterrefatti dall’atteggiamento dei gestori di Scribd. Una volta avvertiti della cosa, questi si sarebbero sì dimostrati collaborativi per quanto riguarda la rimozione dei casi segnalati, ma si sarebbero ben guardati dal cercarne di altri simili, come in attesa di altre segnalazioni. Casi che, invece, di ora in ora sempre più numerosi, stanno arrivando all’attenzione degli aventi diritto d’autore.

Secondo i fondatori, Scribd sarebbe dotato di un sistema automatizzato che previene l’immissione di nuove copie di testi contraffatti. Ma per avere giustizia su quelli già presenti in archivio, non resta che un’azione diretta, legale o non, da parte degli editori. E molti altri casi stanno facendo sentire la loro voce, dopo le accuse della Rowling, facendo pagare a Scribd in reputazione lo scotto di una policy così “leggera”.




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