00 08/04/2009 14:32
<< ehi tutto ok...?>> i suoi occhi verdi scrutano i miei, cerco di evitare il suo sguardo ma non posso farlo troppo a lungo, non ci riesco, non posso mentirgli, ma soprattutto non voglio..
le sue mani sul mio viso, mentre una lacrima sfugge al mio controllo.
Lo sento irrigidirsi.. << mi vuoi dire cosa c'è?>> mi prende fra le braccia.. posso sentire il suo profumo, gliel'ho regalato io.. per il compleanno, giorno in cui finalmente gli ho confessato cosa provo per lui, giorno in cui ci siamo baciati.. in cui è iniziata la nostra storia...
lo guardo, è elegante, pronto per uscire con me.. che strano, avevo sempre pensato che se ci fossimo decisi a stare assieme non saremmo durati, invece andava tutto bene.. eravamo felici.. e io ero una stupida.
Non riuscivo a trovare il coraggio per raccontargli tutti, perchè poi? perchè fargli del male?.. perchè mi sentivo in colpa? o perchè volevo scaricarmi la coscienza? non mi avrebbe mai perdonato, perchè allora rovinare tutto?.. perchè lo avevo fatto..
chiusi gli occhi.. Quando avevo ricevuto la sua telefonata mi era sembrato strano, erano mesi che non ci sentivamo se non ogni tanto, mesi in cui avevo quasi dimenticato l'effetto che mi faceva la sua voce, ma non avevo dimenticato il perchè non ci eravamo più sentiti... ma quando mi aveva detto che stava arrivando.. che voleva vedermi.. non avevo resistito, curiosità?, dopotutto ci eravamo visti solo una volta e poi continuati a sentire solo via tel o msn.. ed erano mesi che il rapporto si era raffreddato.. cosa poteva mai essere un caffè..
<< Beh che c'è di male?.. potevi dirmelo non mi sarei arrabbiato>> come poteva non capire.. come poteva fidarsi a tal punto di me da non capire perchè le parole mi si smorzavano in gola?
Non lo sapevo, che vederlo mi avrebbe scossa cosi tanto, non sapevo che quello che avevo provato la prima volta sarebbe tornato tutto insieme, mi ero persa, per un solo secondo in quegli occhi scuri e profondi, un solo secondo era bastato per farmi dimenticare tutto, anche il mio nome..
era bastato il suo sorriso, e le sue labbra avevano trovate le mie..
e io avevo trovato in men che non si dica le chiavi della macchina.. per andare verso casa mia... le sue mani.. lente mentre mi spogliava.. ancora prima di arrivare a casa.. le sue labbra sul mio collo mentre con la lingua disegnava dei piccoli cerchi.. nuda davanti a lui.. appoggiata al muro, lui in ginocchio davanti a me aprendomi leggermente le gambe la sua lingua tra le mie gambe, lenta, poi decisa.. fino a che non mi ha sentito arrivare quasi al limite, e allora sorridendo si era alzato, mi aveva preso il viso tra le mani e mi aveva dato il bacio più dolce che potessi immagina.. e aveva sussurrato "è come lo avevi immaginato?".. no era anche meglio.. mi aveva presa tra le braccia e aveva fatto l'amore con me.. mi aveva amata.. come mi ero immaginata migliaiai di volte, o forse meglio...
e ora io ero seduta sul divano del ragazzo a cui avevo detto TI AMO.. a cercare di spiegare perchè lo avevo tradito.. ero innamorata di quel ragazzo con cui l'avevo tradito?.. no, non lo amavo.. ma amavo quel ragazzo dagli occhi verdi che aspettava che continuassi a parlare...
<< non ti preoccupare, dimmi cosa c'è.. lo risolviamo insieme..>> socchiusi gli occhi.. respirando a fondo.. trovando la forza dentro di me.. per mentire.. per dirgli che avevo solo una brutta giornata... ma non ce la facevo.. qualcosa dentro di me mi impediva di nascondergli la verità..
ma la consapevolezza arrivò sul suo viso prima che io riuscissi a pronunciare il suo nome.. << Ci sei andata a letto vero? cazzo dimmi che non è vero.. non ci puoi essere andata a letto..>> se un minuto prima era preoccupato ora era l'indifferenza più glaciale.. << Allora? rispondimi.. si o no? >> annuii.. ma lui scosse la testa, voleva sentirlo.. << si.. io, non lo so perchè.. non c'eri.. e lui..>> alzò una mano per impedirmi di continuare.. << Non c'ero? no già, ero via, per due giorni, a sciare, a te non piace sciare, non sei venuta via.. ma credimi se avessi saputo che oltre ad uscire con un tuo vecchio amico te lo saresti portata a casa per scopartelo.. forse non sarei partito.>> le lacrime ora rigavano il mio volto, non volevo piangere, sapevo che avrebbe reagito cosi, prima della nostra storia, quando i miei casini lo toccavano solo perchè mi voleva bene e non voleva che stessi male.. ne avevamo parlato.. sapevo che avrebbe fatto l'indifferente.. << Per favore di qualcosa.. per favore.. mi dispiace.. so che non è una scusa.. io non so.. perchè... ma io ti amo..>> si ok, era la cosa più stupida da dire in quel momento.. " io ti amo".. certo.. magari dovevo pensarci prima di andare a letto con un altro... ma non potevo non dirglielo.. poteva essere l'ultima volta che l'avrei visto.. << esci da casa mia.. prendi tutte le tue cose e vattene >> gli tremava la voce.. << no ti prego..>> cercai di afferargli la mano ma lui si ritrasse.. << Non toccarmi.. abbiamo anche fatto l'amore prima.. ma come hai potuto? mi fai.. >> scosse la testa.. io ero inerme.. aveva ragione.. me lo meritavo.. io e la mia impulsività.. << ti prego.. pensa a quello che abbiamo costruito.. pensaci..>> le sue mani sul mio viso.. mentre le sue labbra si muovevano con le mie.. era appassionato.. travolgente, devastante nella sofferenza.. mi avvinghiai a lui.. mentre mi stringeva forte, mentre con la mano scivolava sotto la maglietta... e poi di colpo.. << ora vai via.. >> mi avvicinai alla porta.. << è finito tutto? >> .. la sua voce per la prima volta era rotta dal pianto.. << Non lo so...>>..



... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..

"...Raccontaci delle segrete schiere del male, o Cimone..."
"Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."