Recensione > PS2
Versione Recensita:Europea
Produttore:Sierra Entertainment
Sviluppatore:Stormfront studios
Genere:Azione
PEGI:12+
Distributore:Vivendi Games
Disponibile dal:5/2/2008
Lingua:Tutto in italiano
Giocatori:2
Hardware
Per tuffarsi nel mondo magico di The Spiderwick Chronicles bastano una confezione originale del gioco, una PlayStation 2 PAL, un joypad e una Memory Card con almeno 128 KB di spazio libero per ospitare i salvataggi.
Multiplayer
Alcuni mini-giochi sbloccabili dopo aver risolto delle quest secondarie possono essere affrontati fino a un massimo di due giocatori.
Lati Positivi
Graficamente discreto
Ottimo sonoro
Doppiaggio italiano ben eseguito
Atmosfera evocativa
Gameplay ben equilibrato
Lati Negativi
Piuttosto breve
Combattimenti alla lunga ripetitivi
Non piacerà certo ai giocatori più esperti e navigati
Enigmi fin troppo semplici
sito ufficiale
La casa nel bosco
In questo periodo i tie-in non stanno attraversando un grande momento (non che l’abbiano mai fatto comunque), soprattutto dopo un pessimo titolo come La bussola d’oro, il deludente Shrek Terzo e il mediocre Ratatouille. Ammettiamo quindi di aver accolto The Spiderwick Chronicles, versione videoludica dell’omonimo film fantasy per ragazzi tratto dalla saga letteraria di Holly Black, con un certo scetticismo, anche se il coinvolgimento di uno sviluppatore già a suo agio con il genere come Stormfront Studios (Eragon, Il Signore degli Anelli: Le Due Torri) ha in parte mitigato la convinzione di trovarci di fronte all’ennesimo e deludente gioco su licenza.
IL LIBRO MALEDETTO
In realtà basta poco per capire come The Spiderwick Chronicles sia una spanna sopra La bussola d’oro e altri titoli simili. Lo si evince non solo dall’inserimento di spezzoni tratti dal film (cosa teoricamente scontata e dovuta eppure troppo spesso assente in numerosi tie-in), ma anche dal discreto comparto grafico e da un’ottima colonna sonora carica d’atmosfera (anche il doppiaggio italiano è di buon livello), segno che a livello realizzativo il team californiano si è impegnato non poco nel restituire intatta la magica atmosfera dei romanzi e del film.
La trama del gioco segue infatti fedelmente quella della saga originale, mettendoci nei panni dei tre fratelli Grace (Jared, Molly, Simon) che dopo il divorzio dei genitori si trasferiscono con la madre nella grande villa di uno zio, autore anni prima di un libro sul mondo fatato e sulle creature fantastiche che vivevano in una dimensione parallela nei dintorni della villa. Dopo aver trovato il libro in soffitta, Jared lo apre, liberando così piccoli folletti malvagi e risvegliando il grande troll Mulgarath, deciso a tutto pur di entrare in possesso del magico volume.
Un plot che fa quindi della compenetrazione tra realtà e fantasia il suo punto centrale e che, tra richiami a Labyrinth, Stardust e a Le Cronache di Narnia, si pone come un racconto perfetto per i più giovani e per un modo classico e decisamente poco dark di intendere un concept fantasy.
FANTASIA AL POTERE
Lo stesso gameplay, unito a un livello di difficoltà piuttosto basso (anche grazie al sistema di aiuti), è un chiaro sintomo di come The Spiderwick Chronicles troverà molti estimatori più tra i neofiti che non tra i giocatori più esperti. Alternandoci nei panni dei tre fratelli, ognuno con caratteristiche di combattimento proprie, e in quelli più platform del folletto Thimbletack, ci troviamo ad affrontare un mix piuttosto riuscito di avventura, esplorazione e azione, che di fatto rappresenta l’elemento di maggior spicco del gameplay. Se infatti gli enigmi sono sempre molto semplici (ma piacevoli) e l’esplorazione rimane per lo più lineare, i combattimenti con i seguaci di Mulgarath ci porteranno via la maggior parte del tempo.
Anche in questo caso nulla di particolarmente originale, ma l’accesso ad attacchi speciali e la possibilità di variare arma da personaggio a personaggio permettono un minimo di varietà, senza contare che catturando i vari tipi di folletti e disegnandone le fattezze in un simpatico mini-gioco possiamo utilizzarne i poteri, che vanno dall’aumento della velocità a quello della forza, dall’invulnerabilità alla cura delle ferite.
Non nascondiamo che dopo un po’ i combattimenti possano stancare e diventare ripetitivi, ma per fortuna questo rischio è in parte mitigato dal cambio di personaggio, dagli enigmi da risolvere e dalle nuove aeree da esplorare.
A rischio di essere ripetitivi tutto quanto descritto finora difficilmente potrà appassionare chi è abituato a concept e a strutture di gioco molto più complesse, durevoli e articolate, ma finalmente possiamo contare su un tie-in ben fatto e divertente, che per una volta non è solo uno mero sfruttamento di un brand di richiamo ma un gioco con una sua “dignità” e un suo innegabile, seppur non straordinario, valore.
Commento:
Contrariamente alle attese The Spiderwick Chronicles non è quel solito tie-in povero, scialbo e realizzato in fretta e furia che siamo abituati troppo spesso a vedere sugli scaffali. Non è nemmeno un titolo di primissimo piano o un action-adventure dei più impegnativi e originali, ma abbiamo apprezzato innanzitutto la bella atmosfera tipica da fantasy per ragazzi e la vicinanza all’omonimo film, di cui vengono riproposte molte sequenze che aiutano a entrare al meglio nello spirito del gioco. Gioco che a conti fatti riserverà ben poche sorprese agli appassionati di lungo corso, ma che per i più giovani rappresenta un valido mix di combattimenti, enigmi, platform ed esplorazione tenuto insieme da un buon comparto grafico e da un andamento sempre piacevole e quasi mai stancante.
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