Terrorist Takedown 2

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speedy13
00giovedì 6 marzo 2008 20:24


Recensione > PC

Produttore:City Interactive
Genere:Sparatutto
PEGI:16+
Disponibile dal:22/2/2008
Lingua:Tutto in italiano
Giocatori:1
Prezzo:20,99 Euro

Hardware
Per giocare a Terrorist Takedown 2: Forze speciali bisogna disporre almeno di un processore Pentium 4 da 1.7 GHz, di 512 MB di RAM, di una scheda video GeForce 4Ti o Radeon 9000 da 64 MB e di 2.5 GB di spazio libero sull'hard disk.

Multiplayer
È possibile giocare in modalità multiplayer sia via LAN che su Internet. Sono disponibili partite Deathmatch, Deathmatch a squadre e Conquista la bandiera.

Lati Positivi
Azione
Intelligenza artificiale
Costo

Lati Negativi
Grafica
Percorsi obbligati

Sito ufficiale

All’assalto per annientare cellule terroristiche

È triste e doloroso dover affermare che i terroristi vanno di moda, ma purtroppo è così. Sono ormai tantissimi i giochi che, in un modo o nell’altro, s’ispirano a questo filone, tanto da farci dire che preferiremmo anche occuparci d'altro. Terrorist Takedown 2: Forze speciali è il quinto capitolo della saga, anche se, questa volta, il numero due del titolo ci permette di poter apprezzare un nuovo motore, decisamente migliore del precedente.

Italia contro terroristi

L’azione si svolge in un paese arabo non meglio identificato. La popolazione del luogo sembra amichevole, ma non mancano bande militari organizzate che si danno ad atti di terrorismo. Lo sport da loro più praticato è quello di rapire lavoratori di note multinazionali che operano in quei territori per poi chiedere alle aziende stesse forti riscatti. In genere vengono pagati, ma ora è il momento d’interrompere questa catena viziosa. Saranno quindi le forze speciali ad occuparsi della loro liberazione prima che sia possibile pagare un qualsiasi riscatto che andrebbe solo a finanziare le cellule terroristiche.
Da notare che il gioco è stato, per così dire, nazionalizzato a seconda del paese in cui viene distribuito. Non vogliamo solo dire che sia il parlato che i testi sono nella nostra lingua, ma anche che i soldati che si occupano della caccia ai terroristi sono proprio italiani, con tanto di nome e tricolore sul braccio.

Buona intelligenza artificiale

Terrorist Takedown 2: Forze speciali segue lo stile di gioco che va adesso per la maggiore negli sparatutto e si può quindi definire come un clone di Call of Duty. Non raggiunge comunque i suoi livelli qualitativi, anche se può appassionare chi vive di pane e sparatutto. La grafica non è del tutto convincente: il numero dei poligoni, non elevatissimo, fa sì che i personaggi e le strutture risultino spesso disegnati con spigoli troppo accentuati, mancano quindi quelle rotondità che rendono la scena nel suo insieme più realistica e credibile. Per superare questo problema i disegnatori hanno reso gli oggetti presenti nel gioco e le costruzioni troppo squadrati e, quindi, anche molto simili tra di loro. Se si considera poi che praticamente tutto il gioco si svolge nella stessa ambientazione, ecco che appare chiaro come ciò non possa soddisfare del tutto. Inoltre, cosa più grave, non è possibile avventurarsi in una vera e propria esplorazione del luogo, la strada è unica e obbligata e troveremo, di continuo, porte che non si possono aprire.
Un aspetto positivo è invece dato dall’intelligenza artificiale degli avversari. Rispetto ad altri giochi abbiamo potuto apprezzare il fatto che tentino di ripararsi, non appena possibile, quando sono bersagliati dai nostri colpi.
Ad esempio ne abbiamo sorpreso uno sulla balconata interna di un edificio e questo, visto che si trovava allo scoperto, è subito saltato giù mettendosi al riparo dietro a una colonna. Ciò non avviene sempre, abbiamo anche visto terroristi comportarsi da perfetti idioti, ma, in linea di massima, non sarà facile, soprattutto al livello di difficoltà maggiore, avere ragione di loro.

Tutti all’attacco
Un altro limite di Terrorist Takedown 2: Forze speciali è dato dalla strategia. Inizialmente ci muovevamo con circospezione, nella speranza di cogliere qualche nemico impreparato, di sorprenderlo alle spalle e di eliminarlo in silenzio. Nulla di tutto questo è praticamente possibile visto che, a quanto pare, gli avversari hanno una sorta di area entro la quale si accorgono inevitabilmente di noi. Peccato perché le unità speciali d’assalto fanno, o dovrebbero fare, dell’accortezza e della strategia uno dei loro cavalli di battaglia. Può darsi che non tutti i nemici si comportino così, sta di fatto che, vista l’inutilità di muoversi strategicamente, abbiamo perso la pazienza e ci siamo gettati nella mischia a spron battuto, cosa che crediamo farà la maggior parte dei giocatori. Di contro, non possiamo che apprezzare l’azione frenetica che ci coinvolge. I proiettili che fischiano da tutte le parti e la presenza di tanti avversari risulterà appagante per chi è alla ricerca dell’azione più pura.

Commento:

Terrorist Takedown 2: Forze speciali ha dei limiti, sia nella grafica che nell’esplorazione dei siti visto che la strada da percorrere è sempre obbligata. Manca quindi quella sensazione di realismo che abbiamo potuto apprezzare sui più recenti sparatutto di successo. Ha però due assi nella manica da non sottovalutare. Il primo è quello di portare il giocatore al centro dell’azione, che si dimostra frenetica e coinvolgente. Il secondo è il prezzo: costa solo venti euro e regala comunque qualche piacevole ora di adrenalinica battaglia contro i terroristi. È presente la modalità multiplayer, ma non siamo riusciti a trovare avversari da sfidare, forse per l’uscita recentissima del gioco.

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