Scuola, varata la riforma oggi la protesta a Roma

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Raul19
00giovedì 30 ottobre 2008 14:44
Dopo il sì del Senato al decreto Gelmini, il mondo della scuola arriva oggi a Roma da tutta Italia per manifestare contro le politiche dell'istruzione del governo. Opposizione e studenti ora chiedono un referendum per abrogare la legge. All'indomani del decreto Gelmini che ieri ha avuto l'ok del Senato, ha preso il via a Roma la grande manifestazione di protesta. Già da ieri un nutrito drappello di manifestanti era assiepato davanti all'ingresso principale di Palazzo Madama e altri mini-cortei si erano aggiunti nel corso della mattinata mentre in aula il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, annunciava con un intervento pungente, il suo voto a favore della conversione in legge del decreto sulla scuola.

RESTIAMO IN PIAZZA. Dalle prime ore di questa mattina, invece, sono gli studenti e gli insegnanti di tutta a Italia ad essersi riuniti a Roma, in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo. Alla manifestazione sono attesi in migliaia e seguiranno quella dei sindacati". "Le manifestazioni sono in corso in tutta Italia - precisa la Rete degli studenti -, e il voto del Senato non fermerà la protesta che continuerà a essere pacifica, trasversale e non violenta. Il corteo è una prima risposta all'arroganza del governo: la Gelmini passa in parlamento ma non passerà nelle nostre scuole e nelle nostre università".

LA PROTESTA CONTINUA "Noi da qui non ce ne andiamo, Gelmini, Gelmini vaffa", avevano annunciato ieri i ragazzi subito dopo l'approvazione del decreto. Ora gli studenti chiedendo un referendum e promettendo che la lotta continuerà. Subito dopo il voto, i parlamentari dell'opposizione sono scesi in strada a parlare con i ragazzi. "Non ci lasciate soli, venite in piazza con noi" hanno chiesto gli studenti al presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro. Stessa richiesta è stata fatta al presidente Napolitano, accolto dai ragazzi con gli applausi in piazza Montecitorio.

IL MINISTRO DRIBBLA I GIORNALISTI. La Gelmini, ieri, è invece sgusciata via da Palazzo Madama dribblando i giornalisti e rinunciando al suo intervento all'universita Lateranense su consiglio della Questura ("per motivi di sicurezza"). Ha affidato il suo commento a un comunicato: "La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione". E ha ringraziato governo e maggioranza per il sostegno avuto. "E' stato un voto che è andato come è logico che andasse: spiace solo vedere tanti ragazzi ingannati e presi in giro dalla sinistra", ha dichiarato il Premier Berlusconi.

PAURA IN PIAZZA NAVONA. Momenti di tensione si sono registrati nella Capitale a piazza Navona: due feriti è il bilancio dell' aggressione da parte di un gruppo di ragazzi di Blocco studentesco. Mentre la Questura di Roma ha arrestato G.Y., di 34 anni, appartenente a un movimento di sinistra e D.M, di 19 anni, che invece milita in uno di destra. Per i due l'accusa è di danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La polizia ha inoltre sequestrato mazze, catene e altri oggetti contundenti. Il dissenso al provvedimento varato ieri si è fatto sentire in tutta Italia.

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