Robot sull'asteroide che minaccia la Terra

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m.harlock
00domenica 25 settembre 2005 19:25

Una piccola sonda giapponese sta per sbarcare sull'asteroide Itokawa che nel prossimo futuro potrebbe colpire la Terra.

Il minuscolo veicolo spaziale preparato e lanciato nel maggio 2003 senza tanti clamori dagli scienziati nipponici sta per compiere un'operazione mai tentata: portare sulla Terra un campione di suolo del piccolo mondo distante circa trecento milioni di chilometri. Lì si trovava, infatti, lunedì scorso, Itokawa quando la sonda Hayabusa dell'agenzia spaziale Jaxa lo raggiungeva e, da allora, viaggiando sulla stessa orbita ad una distanza di venti chilometri. Il programma di lavoro che ha davanti è molto ambizioso e ben più complicato di qualsiasi altro finora condotto da analoghe missioni americane come Deep Impact che nelle scorse settimane ha incontrato la cometa Tempel-1.

PROPULSORI IONICI - La sonda nipponica collauda sofisticatissime tecnologie: dai quattro propulsori ionici al sistema automatico di navigazione e guida indispensabile per compiere le delicatissime manovre previste all'inizio di novembre. Per tre volte, infatti, Hayabusa scenderà verso la superficie e per raggiungere il punto stabilito lancerà prima al suolo un bersaglio sferico di pochi centimetri che illuminerà con un flash durante la discesa per autodirigersi. In prossimità del suolo, inoltre, sparerà un proiettile che dissoderà il terreno così da permettere ad una sorta di tromba aspiratrice installata sul veicolo di appoggiarsi lievemente e raccogliere un campione. Poi, riaccendendo i motori spenti durante la caduta per non inquinare la superficie, risalirà a cento metri aspettando di ripetere la manovra altre due volte. Se gli «occhi elettronici» della sonda scoprono qualche pericolo nell'avvicinamento i computer decideranno di interrompere tutto e volare altrove. Ogni tuffo, se va bene, consentirà di raccogliere un cucchiaino da caffè di terriccio asteroidale.

SALTI DI 10 METRI - L'ultima prodezza sarà rilasciare, sempre in superficie, il minirobot Minerva delle dimensioni di un pompelmo capace di saltare sino a 10 metri d'altezza e intanto prendere fotografie con le sue tre camere steroscopiche e misurare la temperatura con sei termometri. Riceveremo, dunque, immagini straordinarie. Gli scienziati nipponici avevano organizzato la spedizione inizialmente con la partecipazione della Nasa la quale doveva fornire il robottino per lo sbarco. Ma gli americani si ritiravano e Tokyo faceva da sola. L'obiettivo era lo studio di un asteroide, cioè uno di quei piccoli mondi considerati fossili del sistema solare perché mantengono le caratteristiche primordiali della materia dalla quale uscirono pianeti. I nipponici sceglievano un asteroide particolare scoperto nel 1968 da scienziati americani e che si rivelava appartenente al gruppo di quegli oggetti cosmici (circa seicento) che incrociano pericolosamente l'orbita terrestre. « Anzi, il suo destino più probabile — ha calcolato Patrick Michel dell'Osservatorio della Costa Azzurra — è una collisione con la Terra nel corso dei prossimi milioni di anni». Le foto già trasmesse da Hayabusa mostrano un corpo dalla strana forma di patata, lungo 690 metri e largo 300. «La sua superficie è una sorpresa perché è ricoperta di soffice materiale e questo secondo alcune teorie non dovrebbe accadere — spiega Jun Kawaguchi, direttore della missione — . Altrettanto sorprendente è la sua orografia molto movimentata. Ne studieremo le caratteristiche e cercheremo di decifrare anche la precisa origine del suo enigmatico colore rossastro». La sonda Hayabusa riporterà i campioni di Itakawa sulla Terra chiusi in una capsula che scenderà in Australia appesa ad un paracadute nel giugno 2007.

Fonte Corriere.it
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