Parliamo di FOLLETTI

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La vampira
00lunedì 2 febbraio 2004 16:33
I folletti sono spiriti della natura, gentili con chi li tratta bene, ma dispettosi con chi non riscuote la loro simpatia. Sono d'antichissima origine (li si può trovare nella mitologia greco-romana) e il loro nome deriva dalla radice fol e fl dal latino flare, flatus e starebbe ad indicare il soffio d'aria, forse perché anticamente si pensava che i folletti potessero provocare piccoli vortici di vento e passare dal buco delle serrature. Questa creaturina ha moltissimi nomi che, nella maggior parte delle volte, sono simili alla parola folletto: foetto (in provincia di La Spezia), in Francia viene chiamato follet, a Ginevra viene chiamato foele, a Montreaux foulot; ma i veri conoscitori del popolo fatato sono gli irlandesi e gli scozzesi. Essi hanno classificato tutti gli esseri che fanno parte del popolo fatato, sanno come tenerli lontani e come farseli amici. Se volete farvi amico un folletto (tranquilli anche in città ci sono dei folletti .....i Boogan), non dovete far altro che fargli trovare qualche volta dei buoni dolci, ma ciò che più amano sono i biscotti attorcigliati fatti con farina fresca, cotti sulla brace e cosparsi di miele, ma, se i dolci non sono il vostro forte, potrete ripiegare su delle belle focaccine d'orzo. Ora sicuramente vi chiederete a cosa possa servire farsi amico un folletto, ebbene si racconta di un folletto di nome Tom Bollicina o Tom Cokle particolarmente affezionato ad una famiglia molto povera. Tom procurava all'intera famiglia legna da ardere, occasionalmente cibo, vestiti ecc.ecc., ma ecco che un brutto giorno la famiglia fu costretta a traslocare; in casa tutti erano tristissimi poiché ciò significava perdere Tom Bollicina. Dopo un viaggio melanconico, la famiglia arrivò in quella che sarebbe stata la nuova dimora, ma Tom Bollicina li aveva preceduti ed essi trovarono la casa pulita, il fuoco acceso e cibo sulla tavola. Se i folletti sono buoni amici, è anche vero che sono fastidiosi nemici, sanno mettere in atto scherzi terribili ... noi però non diremo come scacciare i folletti molesti perché in fin dei conti anche noi siamo esseri del popolo fatato (per chi non avesse capito siamo Boogan). Fra gli appartenenti al popolo fatato sono rinomatissimi i gentili Brownie, i servizievoli Lepricauni che di sera diventano terribili Clauricani, i mostruosi Troll, i chiassosi folletti delle coste: i Dunters, i sanguinari Red Caps, i Dooiney-oie che avvertono gli uomini dell'arrivo delle tempeste, gli Elfi, gli oscuri Coboldi e i violenti Goblin, i potenti Derricks, le graziose Gwillion, i Pwca, i velocissimi Boogan e tanti altri ve ne sarebbero, tanti da riempire un libro intero, ma purtroppo lo scetticismo e la cecità dell'uomo ha relegato questi fantastici esseri in luoghi sempre più lontani ed isolati, li ha costretti a diventare sempre più veloci e prudenti. Solo dosi massicce di fantasia potrebbero salvare il popolo fatato (che in barba a tutti per ora vive), poiché ogni volta che qualcuno dice di non credere ai folletti ne uccide uno e ogni volta che sogna ne crea uno. In proposito c'è un bel passo nel racconto "Il bosco incantato" tratto da "I racconti e leggende dell'antica terra di Cornovaglia" che riassume i rapporti fra il piccolo popolo (qui rappresentato dal popolo dei Pixies) e la civiltà (rappresentata da un integralista pastore metodista): "I Pixies ascoltarono, e le facce perplesse si incupivano via via che il predicatore perorava, prometteva, minacciava. Al termine del discorso, il Pixies più alto si inchinò con cortesia, agitò le piccole mani e disse: "Siamo esseri minuscoli e sciocchi, le cose che annunci sono troppo profonde e non ci appartengono. Sono fatte per i buoni e per i cattivi, e noi non siamo né uno né l'altro. Che ridiamo o che piangiamo, che agiamo in un modo o in un altro, è per puro capriccio e non per una qualsiasi ragione. E allora come dovrebbe riguardarci tutto questo? La sola cosa che ci tocca è la nostra statura che si rimpicciolisce, i pericoli che ci attendono. La richiesta che ti abbiamo rivolto nasce dalla paura, ed è rimasta senza risposta. L'abbiamo esposta in modo oscuro? La ripeteremo. Dicci predicatore: non c'è spazio per noi nel tuo credo? Nemmeno un angolino per il riso, per le favole liete e il canto, e il battere dei tacchi sull'erba a primavera?"
Il predicatore voltò le spalle al piccolo tentatore e rivoltosi ai propri seguaci denunciò con veemenza i Pixies e, preso da spirito profetico, annunciò la caduta dei Pixies, degli Spriggan, dei Knocker, delle fate e di tutto il piccolo popolo, disse che sarebbero stati dapprima disprezzati, e in fine del tutto dimenticati per poi scomparire definitivamente dal paese. Da quel giorno sono passati molti anni ed il fato del piccolo popolo non si è ancora compiuto, i folletti esistono ancora, ma sono riluttanti a mostrarsi. Le vecchie credenze non periscono in combattimento aperto e leale, ma perch´ vinte da nemici più terribili chiamati sberleffo e derisione. Oggi i ragazzi tornano da scuola discutendo di quello che hanno appreso sui libri e irridono i Pixies e i giganti, e magie e incantesimi: la saggezza dei padri, gli antichi costumi loro estranei, non bastano più. Così la statura del piccolo popolo diminuirà e non è lontano il giorno in cui l'ultimo Pixies giacerà nella terra. Chi presenzierà al funerale potrà forse vedere una lieve nuvola di polvere impalpabile volare nell'aria e poi disperdersi, allorché il becchino darà l'ultimo colpo di pala. Quando la polvere sarà svanita, avrete visto l'ultimo Pixies".

http://www.ingame.com/servizi/siti_ospiti/boogan/folletti.html
YUKI MINAMI
00martedì 15 giugno 2004 23:08
io amo i foletti...ne vado pazza...sono creature stupende...
W I FOLLETTI^__^
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