Meglio andare a scuola o...

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silvercloud87
00lunedì 28 aprile 2008 14:59
Siccome molti parlano di meritocrazia, dicono che non è possibile prendere il diploma con insufficienze ed ora la legge prevede che con una sola materia insufficiente uno studente possa essere bocciato e/o non ammesso all'esame, voglio fare una domanda: è preferibile andare a scuola, fare 5 anni di lezioni e avere il diploma, indipendentemente dalla quantità di studio che si impiega quindi anche indipendentemente dai risultati e dalle insufficienze che si hanno alla fine di ogni anno (ovviamente cambierà il voto^^) oppure non andare a scuola affatto?

Voglio dire, il vantaggio globale per la società c'è quando dalla scuola escono pochi studenti ma con ottimi voti, o quando tutti possono fare 5 anni di scuola e concluderla indipendentemente dai voti ottenuti?

Sintetizzando:

1)Meglio fare 5 anni anche senza risultati in termini di voti, almeno anche se solo "per sentito dire" saremo meno ingoranti.

2)Meglio non andare a scuola e fare l'operaio da subito, se uno non ha voglia di studiare, tanto non diventerà mai nessuno.

fonte
~=€MM@=~
00martedì 29 aprile 2008 16:56
dipende da tante cose....se uno non voglia nemmeno di lavorare e di farsi il culo può anke smettere di andar a scuola...ma se è un fannullone...
dinda90
00martedì 29 aprile 2008 18:05
se uno non ha voglia fa prima a lasciar lì e andare a lavorare, come hanno fatto diversi miei amici
silvercloud87
00mercoledì 30 aprile 2008 00:57
Giusto. Ma poi non ci ritroviamo con una società ancora più ingorante di quella che abbiamo adesso?
Secondo. E se un giorno a uno venisse voglia di andare all'università, come fa senza diploma?
Se uno è "fannullone" "colui che non fa nulla" non morirà di fame e di stenti, ma io non ne ho mai conosciute così di persone: al massimo ci sono persone a cui piace studiare una cosa e altre altre cose, poi invece c'è chi riesce a studiare tutto....
Allora se una persona riesce a studiare solo determinate cose, come famo?!
silvercloud87
00mercoledì 30 aprile 2008 01:01
Re:
~=€MM@=~, 29/04/2008 16.56:

dipende da tante cose....se uno non voglia nemmeno di lavorare e di farsi il culo può anke smettere di andar a scuola...ma se è un fannullone...


Indipendentemente dalle tante cose, indipendentemente dai risultati portati a casa (tipo 4 o 5 materie insufficienti), è meglio fare 5 anni oppure non ne vale la pena, tanto codesto personaggio è un fallito a scuola e lo sarà nella vita?


dinda90, 29/04/2008 18.05:

se uno non ha voglia fa prima a lasciar lì e andare a lavorare, come hanno fatto diversi miei amici


Quindi i tuoi amici pensando di essere dei somari a scuola hanno creduto bene di fare gli operari tutta la vita? Dato che senza diploma oggi o comunque nei prossimi giorni non puoi avere nessun tipo di attività in proprio e sempre senza diploma non vai certo a lavorare in ufficio, a meno che tu abbia appoggi in aziende.
dinda90
00giovedì 1 maggio 2008 11:44
Re: Re:
silvercloud87, 30/04/2008 1.01:


Quindi i tuoi amici pensando di essere dei somari a scuola hanno creduto bene di fare gli operari tutta la vita? Dato che senza diploma oggi o comunque nei prossimi giorni non puoi avere nessun tipo di attività in proprio e sempre senza diploma non vai certo a lavorare in ufficio, a meno che tu abbia appoggi in aziende.



Esatto, infatti non appoggio la loro scelta, ma se sono convinti così...
silvercloud87
00giovedì 1 maggio 2008 21:28
Quindi non condividi la loro scelta? Però pensi che sia meglio andare a lavorare se uno non ha voglia? E se gli viene voglia in un secondo momento, e magari gli piace un corso universitario?

Il discorso è che ormai il Diploma è un obbligo sociale, giusto?
°°Jen Lindley°°
00giovedì 1 maggio 2008 22:22

Partire con il presupposto del "Tanto non diventerò mai nessuno" fa malissimo a chiunque...
Secondo me, se uno ha un sogno, deve quantomeno provare a realizzarlo, poi se non succede, pazienza, ma almeno non avrà il rimpianto di non averci provato.. no?
jolly76
00sabato 3 maggio 2008 02:26
io sono per la prima sempre meglio studiare. però se si inaspriscono le condizioni per diplomarsi, è lecito anzi d'obbligo pretendere controlli severi sull'operato sul metodo di valutazione dei professori (anche con rischio licenziamento) che divengono grossi artefici del destino degli alunni. quindi io sarei sempre per una strada "soft" in cui su qualche insufficienza si può passare sopra, vista l'inattuabilità di una scuola severa.

insomma votate me alle prox elezioni per realizzare queste cose (scherzo [SM=g27828] )
silvercloud87
00sabato 3 maggio 2008 11:02
Il mio discorso parte da un mutamento storico fondamentale, per comprenderlo occorre prima capire qual'è stata la funzione principare della scuola dell'obbligo.

1)la scuola venne aperta alle frange povere della società quando si crearono gli "eserciti di massa". In questo frangente la scuola serviva a "calmierare" gli istinti rivoluzionari del "popolino" (sudditi, non cittadini)

2)l'obbligo era ristretto ai primi anni di scuola, insomma le "elementari"

3)in questo momento continuavano gli studi solo quelli che avevano veramente voglia di studiare, quelli che erano pronti a farsi anche 30km a piedi scalzi pur di arrivare a scuola, per intenderci

PASSAGGIO STORICO
La scuola gradualmente viene obbligatoria fino alle superiori, ed ora l'obbligo, anche se non per legge, si estende fino al diploma. Non per legge, ma sociale perché in alternativa un ragazzo non può andare all'università, non può aspirare ad altro che fare l'operaio per tutta la vita.

Date e considerate queste condizioni imprescindibili, voi credete che la scuola superiore sia in grado di SELEZIONARE i CAPACI dagli INCAPACI?
lupetta821
00lunedì 26 maggio 2008 00:22
io penso che la cultura non fa un uomo intelligente.
ho visto gente intelligentissima con la 5 elementare, e ne ho vista di veramente stupida con tanto di laurea.
detto questo la scuola è importante, ma fino ad un certo punto.
è importante perchè ti prepara alla vita, ti mette in relazione con gli altri, ma spesso non fornisce quegli strumenti utili per far si che la persona si formi culturalmente.
silvercloud87
00lunedì 26 maggio 2008 20:43
quindi è giusto che sia determinante e possa bloccare il percorso di una persona?
elyna.luna
00giovedì 14 agosto 2008 06:56
Ma blocca in che senso?, tu parli da studente che ha sempre e solo studiato quello che ti faceva comodo... nemmeno io amavo tutte le mie materie scolastiche ma per arrivare a fare quella che sarà la mia professione devo studiare.. e l'ho fatto.. se vuoi arrivare in alto devi farti il mazzo..
silvercloud87
00sabato 16 agosto 2008 14:27
c'è chi non capisce tutto.
elyna.luna
00domenica 17 agosto 2008 14:34
esistono ripetizioni, professori che ti aiutano ad arrivare a poter almeno avere un livello sufficiente.. su ora non parliamo tanto per.. se studi per quanto una cosa ti puo essere ostica.. e se vieni aiutato dei piccoli risultati li hai.
silvercloud87
00lunedì 18 agosto 2008 14:14
c'è chi non ha le possibilità economiche per buttare 30€ a lezione per arrivare a 6, quando quel 6 ti farà ricordare solo i soldi buttati e nulla di più..e qui interviene una nuova disuguaglianza sociale, con i ricchi che possono fare ciò che vogliono e altri che devono adeguarsi e fare gli operai..cozzando contro il proprio destino..
ma il discorso non è nemmeno questo, il discorso è: dare la possibilità ad un ragazzo di 18 anni, che in quel tal momento non comprende e forse mai comprenderà l'importanza di arrivare a 6, di andare avanti comunque e diventare un ingegnere (esempio) geniale in qualche disciplina..
E forse tutt'ora non lo comprendo se escludo il fatto che il diploma è un obbligo sociale perché senza di esso fai l'operaio e sei condannato a restare una cozza agganciata al tuo scoglio..
elyna.luna
00mercoledì 20 agosto 2008 19:14
abbiamo delle idee leggermente diverse sul discorso scuola.. tu rimani convinto nella tua idea.. dovresti cercare di vedere le cose da un altro punto di vista..
silvercloud87
00giovedì 21 agosto 2008 15:02
Vedi penso di aver fatto tutte le esperienze in campo scolastico, ho vissuto le bocciature, periodi di studio "matto e disperato", periodi in cui i voti andavano dal 7 al 9 e altri in cui andavano dal 3 al 6.
Ho vissuto l'esame in cui gli scritti sono andati male e l'orale bene, ho girato 3 istituti differenti e conosciuto (avuto) più di 40 professori solo alle superiori.
Credo che la scuola sia vecchia, infatti non è cambiato quasi niente dagli anni in cui è stata introdotta per calmierare le frange povere della popolazione che costituivano gli eserciti di massa.
Gli unici cambiamenti, sono costituiti dai balletti degli ultimi governi che fanno un passo avanti e due indietro, ecc.
La scuola "non funzione" è il coro che tutti fomentano, ma pare che le idee siano sempre le stesse, non ci sono cambiamenti radicali e le cose restano sempre le stesse, sempre a non funzionare, strano è!?
elyna.luna
00venerdì 22 agosto 2008 18:06
si in effetti hai ragione.
Triboniano
00giovedì 9 ottobre 2008 14:55
La questione si comprende meglio esaminando due norme presenti nella nostra Costituzione:
1) "È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale." (art. 33, comma 5, Costituzione)
2) "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società." (art. 4, comma 2, Costituzione).
Dalla lettura combinata di queste due norme, possono invero affermarsi i seguenti principi:
A) chi aspira al conseguimento di titoli di studio ha il DOVERE di studiare e di superare con profitto tutti gli esami prescritti
B) chi non intende impegnarsi nello studio, o chi non ha le capacità o la cultura necessaria per conseguire i titoli di studio, deve edicarsi ad un lavoro meno qualificato, il quale comunque è necessario per la società, contribuendo al progresso materiale della società stessa.
Regalare diplomi a tutti è sbagliato, perchè è un danno che si fa a chi si è impegnato nello studio per ritrovarsi con lo stesso titolo che ha anche chi non ha mai adempiuto al proprio dovere di studiare!
silvercloud87
00sabato 11 ottobre 2008 18:20
1) hanno eliminato già alcuni esami fra un ordine scolastico e l'altro, ma in ogni caso l'esame di maturità è comunque un'esperienze importante ma io non ho mai contestato questo: solo che l'esame non deve assolutamente condizionale pesantemente la vita di un ragazzo, ragazzo diciottenne! c'è gente che non capisce e non comprende a 30 anni, cosa vogliamo pretendere da un diciottenne che sappia già cosa fare della sua vita? direi di no..è utopico..
2) l'essere umano non è una macchina che risponde a degli stimoli "SI" o "NO" ci sono condizioni di vita che determinano le risposte immediate, poi tali condizioni (presa di coscenza, ecc) possono cambiare rapidamente, non possiamo determinare i successivi 60 anni di vita di una persona a 18 anni, è una follia!

Ora ci sono persone fortunate che hanno appreso l'indottrinamento dello studio, che può essere giusto perché studiare è fondamentale per avere una società decente ma sarebbe il caso che non fosse un indottrinamento ma un semplice apprendimento personale e graduale, infatti ci sono altri che queste pratiche non le hanno acquisite e magari si accorgono di questo dopo..autonomamente senza condizionamenti all'età di 5 anni..
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