Maturità ... 3° prova

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neve67
00sabato 19 giugno 2004 23:08
Le coordinate fondamentali della terza prova scritta

Questa prova viene definita anche pluridisciplinare o multidisciplinare, perché ha per oggetto specifico 5 discipline tra quelle studiate nel triennio, che vengono scelte autonomamente dalla Commissione d'esame e tenute segrete fino al giorno della prova. Quindi la terza prova scritta, a differenza delle altre due, non ha un testo unico su scala nazionale, ma è basata sulla realtà di ciascun istituto e sulle attività effettivamente svolte nel corso dell'ultimo anno scolastico. Infatti un'altra differenza rispet to alle prove d'esame tradizionali è che la "terza" si basa su tipologie d'esercizio specifiche, con cui è necessario familiarizzarsi. Vediamo le principali di esse.

> La trattazione sintetica di argomenti

Come indica il nome stesso, vengono presentati al candidato una serie di temi, che possono vertere su materie differenti, anche se in genere le Commissioni cercano di collegarli con un filo logico interdisciplinare, che il candidato deve spiegare e sviluppare. Si tratta di un'esposizione "sintetica", perché viene indicata al candidato l'estensione massima consentita per la sua trattazione, che in genere non è troppo lunga. È quindi fondamentale riflettere e selezionare criticamente le informazioni, al fine di proporre una risposta esaustiva, senza perdersi in inutili giri di parole.

> I quesiti a risposta singola

Si tratta di quesiti riguardanti una o più materie: il Ministero ha fissato il numero di quesiti, variabile tra 10 e 15. Sono, anche in questo caso, domande a risposta aperta, cioè che lasciano al candidato la possibilità di impostare liberamente la propria risposta. Però lo spazio a disposizione è ancora più ridotto (dalle 3 alle 5 righe), per cui si impone con forza ancora maggiore l'obiettivo di centrare subito il "nocciolo" delle questioni, distinguendo tra gli aspetti realmente fondamentali della domanda, e i corollari meno importanti.

> I quesiti a risposta multipla

In questo caso si tratta di domande a risposta chiusa: il candidato non deve scrivere la risposta esatta ex-novo, bensì sceglierla tra le alternative che gli vengono presentate (minimo 4): solo una di esse è infatti del tutto corretta, mentre le altre sono dei "distrattori", cioè affermazioni che possono indurre in errore gli studenti poco preparati. Questa tipologia ha sollevato critiche da parte di alcuni, che la ritenevano una sorta di "quiz" poco utile a saggiare la reale preparazione dei candidati. In realtà il test a risposta multipla, qualora sia predisposto in modo corretto e rigoroso, senza ambiguità e invece con domande miranti a valutare i punti veramente "fondanti" delle varie discipline, è uno strumento efficace di valutazione. Inoltre il numero di domande di questo tipo proposto dal ministero (tra 30 e 40) è sufficiente per fornire un quadro a bbastanza ampio delle conoscenze dello studente: inoltre considera che lo strumento "test" lo potrai trovare in molte forme nel prosieguo della tua carriera di studio e professionale, in quanto è sempre più utilizzato per le selezioni universitarie e per l'ottenimento di un posto di lavoro.

> Le altre tipologie di terza prova

La scelta delle tipologie di domande non si limita a quelle fin qui viste, per quanto statisticamente negli scorsi anni esse siano state le più adottate dalle Commissioni d'esame. Esistono però anche altre tipologie, come:
- i problemi a soluzione rapida, brevi problemi scientifici che non richiedono calcoli complessi per la loro risoluzione (non più di due per ogni prova);
- l'analisi di casi pratici professionali (anche in questo caso non più di due): è una tipologia che riguarda soprattutto gli istituti tecnici e professionali;
- lo sviluppo di un progetto, prova che riguarda soprattutto gli studenti dei licei artistici, che si sono trovati ad affrontare spesso questo tipo di lavoro nel corso dell'anno scolastico, così come anche quelli degli istituti tecnici e professionali;
- i percorsi di domande mult idisciplinari a partire da un testo di riferimento o da un'immagine di riferimento.

- Chiariamo i dubbi più frequenti

Qual è il peso della terza prova in termini di punteggio?
La terza prova può conferire un massimo di 15 punti, esattamente come le altre due prove scritte: quindi non si tratta affatto di una prova di "serie B", e sarebbe sbagliatissimo sottovalutarla.

Qual è la durata della prova?
Non avendo un testo unico proposto dal Ministero, bensì essendo elaborata dalla Commissione, anche la durata della terza prova può variare a seconda dei casi, soprattutto in relazione alle tipologie adottate. Si tratta comunque di una prova più breve delle prime due, ma non meno impegnativa, anzi più concentrata e "intensa".

La Commissione deve per forza scegliere una sola delle tipologie sopra viste?
No, può anche mischiare le varie tipologie a suo piacere, al fine di valutare le competenze dello studente in tutte le discipline non "coperte" dai primi due scritti. Ad esempio un'opzione molto diffusa è l'accoppiamento tra quesiti a risposta singola e quesiti a risposta multipla.

La terza prova valuta anche le competenze nella lingua straniera?
Sì, anzi questo è uno degli scopi fondamentali di questo scritto.

Come ci si prepara alla terza prova?
Data la varietà delle materie e delle tipologie di domanda in oggetto, è problematico formulare dei consigli in generale. Si può però affermare che, nonostante le apparenza, anche questa prova richiede doti di logica e ragionamento, molto più che sterile conoscenza nozionistica
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