Dirge of Cerberus ha due grossi difetti: il primo è quello di non essere assolutamente un capolavoro, né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista del gameplaying (entrambi probabilmente un po' troppo semplicistici); il secondo è quello di essere fondamentalmente un gioco di “nicchia”, ossia destinato ad una fetta piuttosto precisa, e per questo probabilmente limitata di utenti. Nella fattispecie, parliamo di utenti che abbiano giocato, amato e presumibilmente portato a termine l'originale Final Fantasy VII, e contemporaneamente non disdegnino gli FPS dalle tinte estremamente arcade, perché è questo che in fin dei conti DoC è. Infine, devono nutrire perlomeno una certa simpatia per Vincent e per la sua storia, ed accettare che l'universo di FFVII possa essere stravolto per far spazio al pistolero misterioso e alla sua fidata Cerberus. Superato questo scoglio, DoC si presenta come un gioco gradevole, divertente, in fin dei conti appassionante e con un retroscena di trama e personaggi che niente hanno da invidiare ai “classici” FF (dopotutto c'è pur sempre Nomura dietro).
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